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CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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36 Che dice la Scrittura? (Romani 4:3)

Ultimo Aggiornamento: 20/04/2011 19:42
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20/04/2011 19:42
 
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Essere dei figli della pace
Essere dei figli della pace

— Come possiamo essere i figli della pace di cui parla il Signore in Luca 10:5-6?

Le istruzioni che il Signore dà ai Suoi messaggeri sono precise: «In qualunque casa entriate, dite prima: Pace a questa casa!» La pace era la prima cosa che si doveva annunciare da parte Sua. Abbiamo tutti bisogno di pace. Ma nessun uomo può procurarsela da solo; essa viene da Dio. Dio è «il Dio della pace» (Romani 15:33; Filippesi 4:9) che presto stritolerà Satana sotto i piedi dei Suoi (Romani 16:20). Nessun uomo può liberarsi dalle catene che ha forgiate lui stesso, quando si è donato all’avversario... (leggere Isaia 49:24-25).

L’uomo si è allontanato da Dio ponendosi all’ascolto di Satana e ne è diventato schiavo; i suoi sforzi non sono sufficienti a spezzare questo giogo. Ma il Signore Gesù è venuto per legare l’uomo forte e per saccheggiare i suoi beni (Matteo 12:28-29). Ha potuto farlo con giustizia, mantenendo i diritti di Dio che esigevano che il peccato fosse punito, perché ha portato Lui stesso i nostri peccati, nel Suo corpo sul legno della croce. È morto al posto nostro come sacrificio per il peccato, e Dio è giusto offrendo la pace e perdonando tutti coloro che ricevono la Sua testimonianza riguardo il Figlio.

Egli è il «Signore della pace» (2 Tessalonicesi 3:16). È la nostra pace e ha fatto la pace con noi; è venuto ad annunciare la buona notizia della pace ai Giudei e ai pagani (Efesini 2:14-15, 17). Non vale la pena di mettere da parte ogni idea di poter fare qualcosa con i nostri sforzi? Altrimenti rimarremo ignoranti riguardo a tutto ciò che ha fatto il Vincitore di Satana e della morte a cui si è dato per amor nostro, secondo le ricchezze della Sua grazia! Non sarebbe meglio prendere il posto che ebbe Maria, ai piedi del Salvatore quando ascoltava la Sua parola? Egli è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto.

La maggior difficoltà che si erge sul nostro cammino, viene proprio dai nostri cuori. Se siamo come il fariseo, che era soddisfatto di se stesso, non saremo convinti di aver bisogno di pace, non ne sentiremo la necessità e non la cercheremo. Chi ha fiducia nelle proprie buone opere si allontana dal Salvatore, come chi non si crede malato e non cerca l’aiuto di un medico. Ma quando riceviamo la testimonianza di Dio che non c’è neppure un giusto, neppure uno (Romani 3:10), la nostra coscienza viene risvegliata e ci fare sentire che il Dio giusto deve necessariamente giudicarci. Allora proveremo una grande gioia nel sapere che Dio vuole essere il nostro Salvatore, rimanendo giusto: per questo ha mandato Suo Figlio per soffrire e morire al posto nostro! Come peccatore perduto, senza risorse e meritevole di giudizio, ognuno di noi deve rivolgersi al Salvatore: per quanto sia disperato il suo caso, pari a quello del malfattore crocifisso per i suoi crimini, farà la dolce esperienza che il Signore non ha mai respinto chi è andato a Lui. Al contrario ha detto: «colui che viene a me, non lo caccerò fuori» (Giovanni 6:37).

Un figlio della pace è dunque qualcuno che è andato al Salvatore come peccatore perduto e che, ascoltando la Sua Parola, ha ricevuto da parte Sua la certezza della pace con Dio e del perdono dei suoi peccati — pace e perdono fondati sul prezioso sangue che purifica da ogni peccato. Noi siamo giustificati con il Suo sangue (Romani 5:9). Essendo resi giusti, abbiamo la pace con Dio.

La vita cristiana è un cammino continuo nella comunione con Dio, grazie alla forza che viene dallo Spirito Santo. Una vita di pace e di gioia, di cui il Signore Gesù stesso è stato la perfetta espressione in tutti i campi, una vita di relazione attuale con il Padre (Giovanni 1:12-13), nell’attesa del ritorno del Signore che presto accoglierà i Suoi presso a Sé nella gloria (Giovanni 14:1-3; 17:24). Gesù ha detto: «Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l’onorerà.» (Giovanni 12:26) E ancora: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero» (Matteo 11:28-30).

A coloro che vanno a Lui, Egli dice: «Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.» (Giovanni 14:27).


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