26 Che dice la Scrittura? (Romani 4:3)

Manlio-
00mercoledì 20 aprile 2011 19:35
Prendere la sua croce

«Allora Gesù disse ai suoi discepoli: Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua.» Matteo 16:24

— Come dobbiamo capire l’espressione del Signore «prenda la sua croce»?

Il Signore aveva parlato per la prima volta della Sua morte; l’aveva fatto nel momento in cui doveva lasciare la Galilea per andare a Gerusalemme, dove lo aspettava il supplizio della croce. Nessuno era in grado di capire, solo Lui; ma la circostanza era adatta per far pesare sulla coscienza dei Suoi discepoli il carattere del cammino che Egli seguiva, per compiere la volontà del Padre.

La croce era necessaria per fare l’espiazione dei peccati. Senza la propiziazione, i nostri peccati ci avrebbero impedito per sempre l’accesso a Dio. Senza la morte di Gesù, nessuno avrebbe ottenuto la propria parte in cielo: «In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto» (Giovanni 12:24). Tutta la testimonianza del Signore, tutto il Suo servizio, doveva avere questa conclusione; e siccome i discepoli sono chiamati a seguirLo, devono comprendere il cammino che Lui ha percorso.

Anche per noi non esiste un’altra via, perché dobbiamo seguire da vicino le sue orme, altrimenti non avremmo il carattere del «discepolo». Questo fatto, che prova il cuore umano più di ogni altra cosa, è espresso dall’espressione «prendere la propria croce». Se troviamo alla croce di Gesù la liberazione da tutto il peso dei nostri peccati, dobbiamo anche accettare la croce: essa è il cammino che Cristo ha percorso traversando il mondo che non Lo voleva riconoscere. La Sua via diventa anche la nostra via, la Sua croce diventa la nostra croce. L’apostolo Paolo aveva compreso bene questo concetto, come si può comprendere bene nell’epistola ai Galati. «Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri» (Galati 5:24). «Ma quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo» (Galati 6:14). Di conseguenza ogni discepolo deve imparare a prendere su di sé la croce, per seguire il Maestro. Luca aggiunge «ogni giorno» (Luca 9:23).

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