Di:
Franco Libero Manco
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Qualche anno fa, e precisamente il 4.1.2008 in un omelia nella Cappella Sistina, l’attuale papa ha sentito la necessità di ribadire la preminenza dell’uomo sul creato dicendo che gli esseri umani hanno la prospettiva dell’immortalità mentre gli animali con la morte fisica sono destinati a svanire nel nulla: “Nelle altre creature (gli animali) che non sono chiamate all’eternità, la morte significa soltanto la fine dell’esistenza sulla terra”. Goffried W. Von Leibnitz, filosofo e matematico tedesco (1646-1716) su questo tema dice: “Io credo che le anime degli animali siano imperiture. L’idea che Dio annienti l’anima dell’animale non ha alcun fondamento né logico né teologico.Nell’ambito del Giudaismo, il Libro dei Misteri di Enoch in uno dei suoi viaggi celesti arriva ad un cielo in cui le anime degli animali accusano gli esseri umani davanti al tribunale dei morti: “Tutte le anime degli animali, nella grande èra, hanno un posto per loro, un grande recinto, un grande pascolo nel cielo. Poiché l’anima degli animali che il Signore ha creato non sarà annientata nella morte fino al giorno del Giudizio: da lì tutte le anime accusano l’uomo”.Sempre nel Giudaismo il Libro della Figura, uno dei libri più alti del misticismo ebraico, così dice riguardo alla crudele macellazione delle bestie: “Non arrechiamo danno agli animali affinché la loro anima non gridi contro di noi, poiché l’anima è il sangue, l’anima di ogni carne è nel sangue”.
Non so su quali basi Benedetto XVI affermi che gli animali siano privi di anima. Però essendo il papa un eminente teologo avrà tratto sicuramente dai testi biblici tale assunto, anche se nella Bibbia il sostantivo “pneuma” viene usato indifferentemente per indicare sia lo spirito degli uomini che quello degli animali.A tal proposito riporto alcuni riferimenti tratti appunto dalla Bibbia.”C’è un soffio vitale per tutti” (Ecclesiaste 3,18-21 si legge). “Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose” (Sap. II 23-26).“Egli ha in mano l’anima di ogni vivente ed il soffio di ogni carne umana” (Gb.12,7-10). “Se Egli richiamasse il suo spirito e a se ritornasse il suo soffio ogni carne morirebbe all’istante. (Gb. 34,14). “Dio, Dio degli spiriti di ogni essere vivente” (Num. 16,22).
“La terra è piena delle tue creature, mandi il tuo Spirito sono create e rinnovi la faccia della terra” (Sal. 103,24-30). Ezechiele: “In quanto a voi, animali della terra, che avete sofferto a causa dell’uomo, verrà il giorno in cui preparerò una grande festa, un grande banchetto in cielo e voi gioirete alla presenza di Dio”. Ciò implica necessariamente l’esistenza dell’anima. E S. Bernardo parla dei 4 generi di spirito: di Dio, dell’Angelo, dell’Uomo, dell’Anima
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