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CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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LA BIBBIA E I TESTIMONI DI GEOVA

Ultimo Aggiornamento: 04/03/2017 17:04
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Sesso: Femminile
23/06/2009 19:39
 
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COME USANO LA BIBBIA I TDG?  I tdg si servono della Bibbia traendo da essa brevi frasi o qualche versetto isolato, sia che vogliano sostenere le loro idee sia che cerchino di mettere in dubbio e poi negare qualche verità della fede cristiana.Essi non fanno il discorso sulla storicità della Bibbia e quindi sulla progressività della rivelazione di Dio e sulla verità che si deve cercare nella Bibbia. Se talvolta parlano di progressività della rivelazione, usano questa parola per togliersi d’imbarazzo quando devono cambiare le loro interpretazioni della Bibbia. La “rivelazione” infatti per i tdg, più che la parola di Dio, è l’interpretazione che essi ne danno e che è monopolio del loro corpo direttivo, un gruppo di “esperti” poco noti tra i veri studiosi delle scienze bibliche.I tdg credono di seguire la Bibbia alla lettera e mai come in questo caso si tratta della “lettera che uccide”, come dice S. Paolo ( 2Cor 3, 6). In realtà non seguono neppure la lettera della Bibbia, perché, anche restando materialmente alle parole che vi sono scritte, sarebbe onesto almeno leggerle tutte queste parole, non le poche frasi che servono per sostenere un’idea. Usando la Bibbia in questo modo si possono trovare altre frasi per sostenere idee opposte, cioè si può provare tutto e il contrario di tutto; ma così non si prova niente.Più che conoscere la Bibbia, i tdg conoscono frasi della Bibbia, anche molte, che usano per i loro scopi e per di più interpretare al di fuori di ogni contesto storico e religioso in cui sono state scritte. Essi sono i tipici rappresentanti di una lettura della Bibbia che si potrebbe chiamare a “versetto selvaggio”, che nessun serio biblista e nessun vero credente in Dio e nella sua rivelazione può prendere in considerazione.  LA PRESUNZIONE DEI TDG DI STABILIRE IL VERO SENSO DELLA BIBBIA.  Una terza cosa su cui è importante riflettere - e che diventa una domanda da porre senza reticenze ai tdg - riguarda la loro pretesa di possedere, essi soli, la verità sull’interpretazione delle Scritture.La setta è nata nel 1878, cioè 1700 anni, dopo che la Bibbia è stata completata con gli ultimi libri del N. T., alla fine del I secolo d. C.Chi potrà mai convincere qualunque persona, fornita di un minimo di buonsenso, anche se non ha una specifica cultura biblica, che Dio abbia tenuto nascosto per 17 secoli il vero senso delle Scritture da Lui ispirate e lo abbia poi rivelato al fondatore di questa setta e ai suoi successori?A questa domanda ne seguono molte altre imbarazzanti per i tdg. Che senso ha la chiamata degli apostoli da parte di Gesù perché stessero con Lui e diventassero - loro sì - suoi testimoni autorizzati e annunciassero il suo messaggio a tutte le genti? Che senso ha la promessa dello Spirito Santo fatta da Gesù ai suoi apostoli affinché avessero la luce e la forza per compiere la loro missione? Che senso ha la venuta effettiva di questo Spirito sugli apostoli il giorno della Pentecoste? Che senso ha la stesura dei Vangeli, che raccolgono la predicazione degli apostoli alle prime comunità cristiane da loro fondate? Apostoli, discepoli, evangelisti e prime comunità non hanno capito niente di Gesù, della sua persona e del suo messaggio? Oppure lo hanno deformato, stravolto, tradito? E Dio Padre, Gesù Cristo e lo Spirito Santo avrebbero abbandonato la Chiesa e tutti i cristiani per millesettecento anni in balia di una falsa fede e di una morale aberrante, per rivelare tutto poi al signor Russel e successori? Concludiamo dicendo che prima di ascoltare i tdg bisogna aver chiare queste premesse.Passiamo ora a qualche esempio di interpretazione della Bibbia secondo i tdg. ALCUNE QUESTIONI PARTICOLARI.  CHI  È GEOVA?       Iniziamo con il nome che qualifica la setta: Geova. La denominazione” Testimoni di Geova” è emersa abbastanza casualmente in un congresso tumultuoso del 1931, in cui tra l’altro vari gruppi di aderenti si separarono.La parola “Geova” non esiste neppure nella Bibbia. Ormai tutti sanno che si tratta delle pronuncia storpiata del nome di Dio, rivelato a Mosè (Es 3, 14). Nella Bibbia ebraica ricorre scritto con le quattro consonanti Jhwh, la cui pronuncia scientificamente più attendibile è “Jahweh”. Diciamo più attendibile perché tale nome non veniva, né viene tuttora pronunciato dagli Ebrei. Essi infatti quando incontravano le quattro lettere (il tetragramma sacro) leggevano Adonai (“Signore” o “Signore mio”). Come è noto, il testo ebraico della Bibbia è solo consonantico, secondo la natura e la storia della lingua ebraica. Quando i dotti ebrei, detti i Masoreti, nel secolo IV d. C. intrapresero ad applicare le vocali al testo ebraico della Bibbia per fissarne la pronuncia, al nome sacro di Dio apposero le vocali di Adonai, con qualche leggera variazione richiesta dalle norme della pronuncia ebraica. Il lettore ebreo sapeva bene che quelle vocali non erano proprie di quelle consonanti, ma erano solo la guida alla lettura, perciò non leggeva Jahweh né Jehnowah (tanto meno Geova), ma leggeva semplicemente Adonai. È vero che questa pronuncia si è diffusa in Europa verso il secolo XV, quando cominciò a circolare il testo ebraico masoretico, perché si leggeva quella parola strana così come era scritta. A un certo punto però si chiarì il piccolo mistero, e questo è avvenuto ormai già da molto tempo. Ma i tdg continuano imperterriti a testimoniare questa storpiatura!In certo senso, si può dire che quasi tutti i nomi propri della Bibbia sono stati più o meno storpiati nelle traduzioni, a cominciare dalla prima, cioè da quella greca detta dei settanta( II- III secolo a.C.)Anche noi, per esempio, diciamo Isaia non Jesha’ jàhu, Gerusalemme non Jerushalàim ecc. C’è però una grande differenza tra queste trascrizioni - propagatesi dal greco in latino e poi nelle traduzioni moderne - e il caso del nome di Dio, Jhwh. Gli altri nomi propri furono trascritti cercando di avvicinarsi in qualche modo all’originale, rispettando le regole fonetiche della nuova lingua; la parola Jhwh, invece, non fu trascritta, ma tradotta regolarmente dai Settanta con Kyrios (Dominus in latino), il Signore; anche l’ebraico Elohim non fu trascritto, ma fu tradotto con Theos, Deus, Dio.Possiamo concludere come abbiamo cominciato: la parola” Jehowah”, e tanto meno Geova, non esiste nella Bibbia. 

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