Ma non hai mai letto poi che il profeta Amos dice: “Una sciagura piomba ella sopra una città, senza che l’Eterno ne sia l’autore?” (Amos 3:6)? Ora, prendiamo per esempio il terremoto che ha colpito tanti anni fa la città di Messina e quello che ha colpito pochi anni fa la città dell’Aquila, cosa dice la Bibbia? Che quelle sciagure sono piombate su quelle città per ordine e volere di Dio, o meglio perchè le ha mandate Dio in quanto Egli ne è stato l’autore. Non ti è abbastanza chiaro il concetto? Tu erri grandemente per mancanza di conoscenza.
Tu dici poi che voi credete che la natura segue il proprio corso determinato dalla corruzione introdotta dal peccato del primo uomo. Ma che linguaggio è questo? Questo non è il linguaggio biblico ma è la lingua ‘adiese’ piena di sofismi, di menzogne, e di ambiguità che hanno come scopo quello di creare confusione nella mente dei credenti, e che tu conosci molto bene.
La natura è sotto la piena sovranità di Dio, che ne dirige e governa ogni minimo movimento e atto, e quindi tutte le calamità naturali, dalle carestie ai fulmini, dagli alluvioni ai terremoti, non avvengono perchè come dici tu ‘la natura segue il proprio corso determinato dalla corruzione introdotta dal peccato del primo uomo’ ma per volere ed ordine di Dio. In altre parole, la natura segue il corso determinato da Dio per cui le calamità naturali che colpiscono gli uomini sono dei suoi castighi o flagelli.
Questo è quello che insegna la Scrittura.
Cominciamo con i terremoti. La Bibbia dice che essi avvengono per l’ira di Dio, per cui sono una manifestazione dell’ira di Dio. La Scrittura dice che per l’ira di Dio trema la terra (cfr. Geremia 10:10), e difatti sempre la Scrittura dice che ai giorni di Uzzia ci fu un forte terremoto (cfr. Zaccaria 14:5), che era stato predetto da Dio tramite il profeta Amos contro Israele a motivo della malvagità che imperava tra il popolo: “Così parla l’Eterno: Per tre misfatti d’Israele, anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza. Perché vendono il giusto per danaro, e il povero se deve loro un paio di sandali; perché bramano veder la polvere della terra sul capo de’ miseri, e violano il diritto degli umili, e figlio e padre vanno dalla stessa femmina, per profanare il nome mio santo. Si stendono presso ogni altare su vesti ricevute in pegno, e nella casa dei loro dèi bevono il vino di quelli che han colpito d’ammenda. Eppure, io distrussi d’innanzi a loro l’Amoreo, la cui altezza era come l’altezza dei cedri, e ch’era forte come le querce; e io distrussi il suo frutto in alto e le sue radici in basso. Eppure, io vi trassi fuori del paese d’Egitto, e vi condussi per quarant’anni nel deserto, per farvi possedere il paese dell’Amoreo. E suscitai tra i vostri figliuoli de’ profeti, e fra i vostri giovani de’ nazirei. Non è egli così, o figliuoli d’Israele? dice l’Eterno. Ma voi avete dato a bere del vino ai nazirei, e avete ordinato ai profeti di non profetare! Ecco, io farò scricchiolare il suolo sotto di voi, come lo fa scricchiolare un carro pien di covoni. All’agile mancherà modo di darsi alla fuga, al forte non gioverà la sua forza, e il valoroso non salverà la sua vita; colui che maneggia l’arco non potrà resistere, chi ha il piè veloce non potrà scampare, e il cavaliere sul suo cavallo non salverà la sua vita; il più coraggioso fra i prodi, fuggirà nudo in quel giorno, dice l’Eterno. ….. Ascoltate questo, o voi che vorreste trangugiare il povero e distruggere gli umili del paese; voi che dite: ‘Quando finirà il novilunio, perché possiam vendere il grano? Quando finirà il sabato, perché possiamo aprire i granai, scemando l’efa, aumentando il siclo, falsificando le bilance per frodare, comprando il misero per danaro, e il povero se deve un paio di sandali? E venderemo anche la vagliatura del grano!’ L’Eterno l’ha giurato per colui ch’è la gloria di Giacobbe: Mai dimenticherò alcuna delle vostre opere. Il paese non tremerà esso a motivo di questo? Ogni suo abitante non ne farà egli cordoglio? Il paese si solleverà tutto quanto come il fiume, ondeggerà, e s’abbasserà come il fiume d’Egitto” (Amos 2:6-16; 8:4-8). Nota in particolare queste parole pronunciate da Dio: “Ecco, io farò scricchiolare il suolo sotto di voi, come lo fa scricchiolare un carro pien di covoni” che confermano pienamente che un terremoto avviene per diretto intervento di Dio che fa tremare la terra; e queste altre: “Il paese non tremerà esso a motivo di questo?” che confermano che un terremoto è un giudizio di Dio contro coloro che fanno il male, infatti ai giorni di Amos gli Israeliti erano dati al male, e Dio a causa della loro malvagità li punì anche con un terremoto. Dico anche, perchè i giudizi di Dio furono di varia natura.