15/04/2012 15:54

La formula battesimale

Gesù, dopo che risuscitò, si mostrò ai suoi discepoli per quaranta giorni, insegnando loro dei comandamenti per lo Spirito santo (Atti 1:1,2).

Tra gli altri, c'è questo comandamento molto chiaro:

“Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo , insegnando loro d'osservar tutte quante le cose che v'ho comandate.” (Matteo 28:19,20)

Qui abbiamo visto che Gesù ordina agli undici di ‘ andare ', di ‘ ammaestrare tutti i popoli ', di insegnare agli uomini di osservare tutte le cose che Lui ha comandato, oltre all'ordine di ‘ battezzarli nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito santo '.

Tale formula battesimale comunica diverse cose, tra cui:

• chi battezza utilizzando tale formula testimonia di aver ricevuto l'incarico di farlo nel nome e per conto del Padre, del Figlio e dello Spirito santo (nel nome si deve intendere ‘nella persona'); • il credente nato di nuovo che scende nelle acque battesimali, accettando la stessa formula crede che all'opera della sua salvezza hanno partecipato congiuntamente tutte e tre le persone della Divinità, cioè Dio Padre, il quale attira coloro che vuole salvare verso il Figliolo, infatti sta scritto in Giovanni 6:44, Gesù ha detto: “ Niuno può venire a me se non che il Padre, il quale mi ha mandato, lo attiri ;”; ancora in Giovanni 6:65 viene affermato “ Per questo v'ho detto che niuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre .”; • poi ha partecipato Gesù Cristo, il Figliolo di Dio, facendo conoscere il Padre, infatti sta scritto: “ Nessuno ha mai veduto Iddio; l'unigenito Figliuolo, che è nel seno del Padre, è quel che l'ha fatto conoscere .” (Giovanni 1:18) E ancora: “Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me .” (Giovanni 14:6) • anche lo Spirito santo ha partecipato alla salvezza, a tal proposito leggiamo nelle sacre Scritture: “ Pure, io vi dico la verità, egli v'è utile ch'io me ne vada; perché, se non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo manderò. E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché me ne vo al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato .” (Giovanni 16:7-11)

Quindi, riassumendo, come abbiamo visto con i passi della Parola di Dio che abbiamo citato, la salvezza di ogni credente avviene con la partecipazione di Dio Padre che attira l'uomo a Gesù; Gesù Cristo è colui che rivela il Padre; lo Spirito santo è Colui che convince e compunge l'uomo nel suo cuore per credere, nascere di nuovo ed essere così salvato, ricevendo, per fede nell'opera compiuta da Cristo Gesù, la remissione dei propri peccati.

Quindi, utilizzando la formula battesimale scritta in Matteo 28:19,20 si accetta e si crede ai passi biblici che abbiamo citato; ma rifiutando tale formula vi è un implicito rifiuto nel credere ed accettare tali passi biblici.

Quello che si può dire ancora a proposito della formula battesimale è che l'adozione di una o dell'altra è influenzata dal credere o no nella dottrina che i tre sono uno e sono concordi, cioè in una parola se si crede o no nella ‘Trinità'.