È possibile essere religiosi e perseguitare Cristo? Sì! Saulo lo faceva! Gesù disse così! "Saulo, perché mi perseguiti?" Altri lo avevano perseguitato. I sacerdoti, i farisei, Erode, i soldati romani, ma ad un solo persecutore Gesù chiese il motivo. Non chiese "Perché la persecuzione?", ma piuttosto "Perché proprio tu?"
"Fra tutti quanti, Saulo, perché proprio tu? Potevo capire i soldati, i sacerdoti, i farisei. Erano tutti ciechi, spiritualmente. Lo facevano per odio. Ma tu, perché? Tu sei spiritualmente affamato; sei diverso".
Cristo cercava di mostrare a quest'uomo sincero che non c'era alcuna ragione perché continuasse a rigettarlo. Questa è la domanda che si pone a tutte le anime sincere: "Perché proprio tu?" Per il peccatore incallito, si può capire! Per il cieco che non è mai stato evangelizzato ... forse! Ma tu? PERCHÉ? Per quale ragione?
Vedete, per Saulo, Cristo Gesù non era uno sconosciuto! Quando Gesù gli chiese: "Perché mi perseguiti?", Saulo chiese: "Chi sei tu, Signore?" Ecco il punto. Egli avvertiva di già Cristo nel suo cuore. Era come dire: "Chi sei tu, David Wilkerson?"
Non puoi chiamarlo Signore senza riverirlo! Non puoi chiamarlo Signore, se non per lo spirito.
"Nessuno può chiamarlo Signore, se lo Spirito non è in lui"
Lo Spirito Santo aveva operato su Saulo. Egli avrebbe potuto ben dire: "Sei proprio tu, Signore? Allora eri tu quello che mi ha reso cosi miserabile!?" Ecco un uomo sotto la convinzione dello Spirito Santo, con un crescente disgusto per il suo rigetto, che sa nel suo cuore ciò che è giusto, ma continua a comportarsi come uno che rifiuta.