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La Chiesa larga, sorta all'inizio del XIX sec., è vicina al deismo razionalista, in quanto mira a esprimere la fede cristiana in modo comprensibile all'uomo moderno. In campo sociale afferma un socialismo cristiano che l'ha portata a contrasti con la Chiesa Alta. E' sempre stata minoritaria rispetto alle altre due. E' chiamata anche "modernista".

Naturalmente, a seconda che seguano l'orientamento ritualistico della Chiesa Alta o la semplicità di culto evangelico della Chiesa Bassa, le varie comunità anglicane hanno notevoli differenze liturgiche. In particolare, la Chiesa episcopale di Scozia, le Chiese di Galles e d'Irlanda fanno parte della "Comunione anglicana" ma sono separate dalla chiesa d'Inghilterra.

un movimento spirituale sorto a Oxford con l'intento di rivendicare l'indipendenza della chiesa dallo Stato, di ostacolare la secolarizzazione della chiesa e di favorire una riapertura verso il cattolicesimo romano in campo dottrinale e liturgico. Ebbe tra i suoi maggiori esponenti J. Newman, J. Keble e E. Pusey, che facevano parte della Chiesa Alta. Newman passò al cattolicesimo nel 1845; gli altri due fondarono appunto l'anglocattolicesimo, che effettivamente in molti punti dottrinali e liturgici è simile al cattolicesimo (ad es. nella valorizzazione dell'episcopato, del ritualismo e del monachesimo).
Alla fine del XIX sec., allorché papa Leone XIII sancì l'invalidità delle ordinazioni anglicane, l'anglocattolicesimo subì una grave crisi, ma si riprenderà grazie all'impegno teorico e pratico di Lord Halifax e T. Eliot.

Nel 1852 furono nuovamente autorizzate le convocazioni dei vescovi, i quali così poterono riacquistare maggiore autonomia ai fronte al potere politico. A partire dal 1867 si è aggiunta una struttura molto elastica: la Conferenza di Lambeth, che raduna ogni 10 anni circa tutti i vescovi anglicani. E' un'assemblea priva di autorità giuridica, cioè le decisioni non hanno carattere vincolante. L'arcivescovo di Canterbury invita non convoca gli altri vescovi. Dal 1968 sono stati invitati alcuni cattolici come osservatori.

Tentativi privati per giungere a un accordo totale con la chiesa romana sono stati fatti dopo la I Guerra Mondiale (ad es. Conferenze di Malines, 1921-25), ma senza risultati significativi.

In seguito all'emigrazione di molti inglesi in vari continenti e grazie a un'intensa opera missionaria, l'anglicanesimo si è diffuso in tutto il mondo. Sono così sorte altre 16 chiese nazionali autonome che non dipendono dal governo inglese e che riconoscono all'arcivescovo di Canterbury un'autorità puramente morale. La più importante di queste chiese è la Protestante Episcopale degli USA, con 4 milioni di fedeli; poi vi è la Chiesa anglicana del Canada con 2,5 milioni di fedeli.