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CONCLUSIONE

Dio ci aiuti ad usare bene la nostra lingua: "O Signore, chi dimorerà nella tua tenda? Chi abiterà sul tuo santo monte? Colui che è puro e che agisce con giustizia e dice la verità come l'ha nel cuore; che non calunnia con la sua lingua, né fa male alcuno al suo vicino, né insulta il suo prossimo" (Salmo 15:1-3). 
San Pietro nella sua epistola ci consiglia come comportarci verso taluni: "Non vi sgomenti la paura che incutono e non vi agitate, ma glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori. Siate sempre pronti a rendere conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni. Ma fatelo con mansuetudine e rispetto e avendo la coscienza pulita affinché quando sparlano di voi, rimangano svergognati quelli che calunniano la vostra buona condotta in Cristo" (1Pietro 3:14-16).
Chiediamoci quando stiamo per rapportare fatti e avvenimenti: "Ciò che sto per dire porterà incitamento al mio fratello? Gli darà della forza spirituale? Lo renderà più saldo nelle cose del Signore"? Impariamo con l'aiuto di Dio a parlare meno, al momento giusto e con parole appropriate: "Le parole dette a tempo, sono come frutti d'oro in vasi d'argento cesellato" (Proverbi 25:11).
Non dimentichiamo che un giorno renderemo conto a Dio d'ogni parola che è uscita dalla nostra bocca e saranno le nostre parole che ci assolveranno o ci condanneranno: "L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone; e l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato" (Matteo 12:35-37).
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Pedro