00 13/12/2008 20:08

I DANNI DELLA MALDICENZA

    La maldicenza è una delle principali cause di amarezza, di liti, di disunione nella famiglia di Dio: "Infatti temo, quando verrò, di non trovarvi quali vorrei e di essere io stesso da voi trovato quale non mi vorreste; temo che vi siano tra di voi contese, gelosie, ire, rivalità, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini" (2Corinzi 12:20).
La maldicenza non ha mai unito, al contrario, è sempre fonte di separazione: "L'uomo perverso semina contese, il maldicente disunisce gli amici migliori" (Proverbi 16:28).
Davide descrive questa perversità: "Ti siedi e parli contro tuo fratello, diffami il figlio di tua madre. Hai fatto queste cose, io ho taciuto e tu hai pensato che io fossi come te; ma io ti riprenderò e ti metterò tutto davanti agli occhi" (Salmo 50:20,21).
La vita comunitaria è molto difficile, se c'è l'abitudine di fare maldicenza. La comunione degli uni con gli altri è interrotta e i rapporti d'amicizia s'inaridiscono, per la diffidenza e il timore, fino a scomparire del tutto. La maldicenza è un frutto della carne: "Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni agli altri; poiché tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Ma se vi mordete e divorate gli uni gli altri, guardate di non essere consumati gli uni dagli altri. Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne" (Galati 5:13-16).
Il riferimento ad animali che si addentano è molto crudo: alla fine sono tutti sbrindellati e sanguinanti. Non ha vinto nessuno; hanno perso tutti. È forse questo il piano del Signore per noi? Siamo forse lontani da quella chiesa che dovrebbe essere una culla di piume per i nuovi nati e che invece è un ruvido nido di spine: "In ogni fatica c'è profitto, ma il chiacchierare procura la miseria" (Proverbi 14:23).

Pedro