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I. La risposta riformata all’appello biblico di fondo del Pentecostalismo
Per Pentecostalismo intendiamo il movimento religioso che insegna esservi una seconda e distinta opera di grazia nel figlio di Dio, quella a cui ci si riferisce come “battesimo con lo Spirito Santo”. In un determinato momento dopo la rigenerazione (o conversione), il credente riceverebbe lo Spirito Santo, di solito inteso come una meravigliosa esperienza emotiva, in modo tale che ora, per la prima volta, questi abbia una meravigliosa sensazione di gioia, possegga potenza per una vita cristiana dinamica al servizio del Signore, ed eserciti i doni straordinari dello Spirito, quali il parlare in lingue. Anche se prima il credente aveva ricevuto Cristo, il perdono dei peccati, e la santificazione, non sarebbe fintanto che questi riceve il battesimo con lo Spirito Santo che verrebbe innalzato ad un livello spirituale più alto tanto da possedere una piena, gioiosa, potente e reale vita cristiana.

Questa è la dottrina che costituisce il cuore stesso del Pentecostalismo. Altre caratteristiche del Pentecostalismo possono magari attrarre l’attenzione di chi lo osserva dall’esterno, ad es. le lingue, i miracoli, l’esuberanza dei culti, ma questo movimento si regge o cade esattamente con questa nuova dottrina della salvezza – il suo secondo battesimo. La critica fondamentale che gli rivolge la Fede riformata è che proprio questa è una dottrina eretica sulla salvezza. I Pentecostali identificano questo “Battesimo di Spirito Santo” con la discesa dello Spirito sui 120 credenti nel giorno di Pentecoste. Da questo essi prendono il nome del loro movimento: Pentecostalismo.

Dato poi che si suppone che lo Spirito dia doni straordinari a coloro che così sono battezzati, il movimento è pure chiamato “movimento carismatico”. Nel Greco del Nuovo Testamento, la parola significante “doni” è charismata[4]. I doni di cui il Pentecostalismo tanto parla sono le lingue, l’interpretazione delle lingue, la profezia, i miracoli, e il potere di cacciare i demoni. Il dono principale è parlare in lingue. Il movimento, quindi, talvolta è chiamato “movimento delle lingue”, o “glossolalico”[5].

Il Neo-pentecostalismo è il nome dato a questo movimento quando viene praticato nelle chiese protestanti stabilite e nella chiesa cattolica romana. Vi sono state chiese pentecostali dall’inizio del 1900 (ad es. le Assemblee di Dio). Nel primi anni 1960 persone all’interno delle chiese protestanti stabilite cominciarono a promuovere credenze e pratiche pentecostali nelle loro chiese. Da quegli anni non vi è quasi denominazione che non tolleri, o approvi, pentecostali praticanti fra i loro membri.


Il Pentecostalismo sostiene essere del tutto biblica la sua dottrina del battesimo nello Spirito Santo come seconda opera della grazia come pure il suo insegnamento della presenza nella Chiesa degli straordinari doni dello Spirito. Esso adduce a prova i testi di Atti 2, 8, 10, e 19 ed l’apparente fatto che vi sia stata una distinta effusione sui credenti di Spirito Santo che avrebbe dato loro grandi doni e potenza. Esso usa, inoltre, 1 Corinzi 12 come prova che i doni dello Spirito alla Chiesa del Nuovo Testamento includessero guarigioni, miracoli, profezia, lingue, e simili.

Qual è la risposta riformata a questi appelli alla Bibbia in appoggio alle dottrine pentecostali del battesimo con lo Spirito Santo e ai doni straordinari?


Il battesimo con lo Spirito
Un battesimo con lo Spirito Santo esiste: è parte essenziale della salvezza. Questo è chiaro dalla descrizione che Giovanni Battista fa dell’opera salvifica di Gesù: “Io vi battezzo in acqua, per il ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno neanche di portare i suoi sandali, egli vi battezzerà con lo Spirito Santo, e col fuoco” (Mt. 3:11[6]). Non si tratta, però, di una seconda opera dello Spirito susseguente alla rigenerazione ed al dono della fede, né è limitato ad alcuni cristiani soltanto, coloro che avrebbero adempiuto a certe condizioni e resi sé stessi degni di questo livello più alto di salvezza. Il battesimo di Cristo con lo Spirito è l’opera salvifica che Egli, mediante il Suo Spirito, compie in ogni figliolo eletto di Dio. E’ la Sua opera di rigenerazione, la nuova nascita dall’alto[7]. E’ la Sua opera di purificazione dal peccato e la Sua consacrazione a Dio riversando lo Spirito nel suo cuore. Di questa realtà spirituale, il battesimo di Giovanni con acqua ne era il segno. Il sacramento del battesimo nella Chiesa è un segno del battesimo con lo Spirito, come insegna Tito 3:5,6: “egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, che egli ha copiosamente sparso su di noi, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore” (Tt. 3:5,6).


Vi è solo un battesimo nella Chiesa di Gesù Cristo: il battesimo con lo Spirito Santo significato dall’aspersione con acqua nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo. Questo è l’insegnamento apostolico in Efesini 4:5: “Vi è un unico Signore, un'unica fede, un unico battesimo”. Il Pentecostalismo, invece, contempla due battesimi: il primo, un battesimo inferiore – la salvezza dal peccato (di cui il segno è l’acqua), ed un secondo battesimo, superiore – il battesimo con lo Spirito Santo. In questo modo il Pentecostalismo divide Cristo, la salvezza, e la Chiesa.

Pedro