00 13/12/2008 20:33
Il battesimo di Cristo di ciascun membro del Suo popolo con lo Spirito Santo, dipende esclusivamente dalla Sua opera di meritare questo dono con la Sua morte. Non dipende da opere che il Suo popolo possa compiere. Quindi, ogni figliolo eletto di Dio non solo può riceverlo, ma di fatto lo riceve. Giovanni promise: “Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”.

Certo, il battesimo con lo Spirito Santo significa ricevere, da parte di ciascuno che così viene battezzato, di una grande potenza, come Cristo disse ai Suoi discepoli: “Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all'estremità della terra” (At. 1:8). E’ la Scrittura, però, che deve insegnarci in che cosa consista questa potenza e come essa venga esercitata. Per quanto riguarda la Chiesa, si tratta della potenza di testimoniare per Cristo: “…e mi sarete testimoni” (At. 1:8). Il segno di una Chiesa battezzata con lo Spirito Santo, quindi, è la fedele proclamazione di Cristo.

Per quanto riguarda il singolo figliolo di Dio, la natura della potenza del battesimo con lo Spirito è indicata da Giovanni Battista quando dice che noi veniamo battezzati “con lo Spirito Santo e con il fuoco” . Noi riceviamo lo Spirito come un fuoco. Il fuoco purifica bruciando completamente le scorie che rendono impuro il metallo prezioso. Allo stesso modo lo Spirito Santo brucia via il nostro peccato, affinché noi possiamo essere consacrati a Dio nell’ubbidienza dell’amore. La potenza del battesimo con lo Spirito Santo è la stupefacente potenza della santificazione. Era esattamente questa la profezia del battesimo con lo Spirito Santo nell’Antico Testamento: “In quel giorno il germoglio, dell'Eterno sarà tutto splendore e gloria, e il frutto della terra sarà l'orgoglio e l'ornamento per gli scampati d'Israele. Ed avverrà che chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme, sarà chiamato santo, cioè chiunque in Gerusalemme sarà iscritto tra i vivi. Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà eliminato il sangue dal mezzo di Gerusalemme col soffio di giudizio e col soffio di sterminio” (Is. 4:2-4).

Il segno di un cristiano battezzato con lo Spirito Santo, quindi, è il profondo dispiacere che prova per i suoi peccati (il ravvedimento) e l’obbedienza che manifesta verso la Legge di Dio (la santità).

Sei nato di nuovo? Lo sei senz’altro se credi sinceramente in Cristo. Sei davvero dispiaciuto per il fatto di essere peccatore e per i tuoi peccati? C’è stato un nuovo inizio nella tua vita, per quanto non appariscente possa essere stato, tanto che oggi ti adoperi di tutto cuore ad ubbidire ai comandamenti di Dio? Allora sei stato battezzato con lo Spirito Santo, ed il sacramento è segno e suggello per te del tuo battesimo con lo Spirito Santo, fintanto che avrai vita. Che nessuno ti inganni e ti faccia supporre che tu abbia bisogno di un altro migliore battesimo.

In che modo, allora, si può spiegare che nel libro degli Atti vi sono ovviamente due opere distinte dello Spirito Santo su alcuni membri del popolo di Dio? I discepoli di Gesù – Pietro, Giacomo, Giovanni e gli altri , erano persone nate di nuovo e salvate prima del giorno di Pentecoste. Questo fatto, ovviamente, era dovuto all’opera dello Spirito Santo sui loro cuori. Eppure, nel giorno di Pentecoste, questi uomini “furono tutti ripieni di Spirito Santo” (At. 2:4). Lo Spirito viene versato su di loro[8]. Essi furono “battezzati con lo Spirito Santo” (At. 1:5).


Il Pentecostalismo fa appello a questo racconto di Atti come prova per la loro pretesa che vi debbano essere due opere distinte della grazia sui loro cuori: la rigenerazione (o conversione) ed il battesimo con lo Spirito Santo. L’esperienza dei discepoli, e di altri, nel libro di Atti, viene considerata come normativa per ogni figliolo di Dio. Il Pentecostalismo insiste che la Pentecoste debba essere ripetuta, sempre di nuovo, per ogni membro della Chiesa. Esso parla di “una Pentecoste personale” per ogni cristiano.

Tutto questo tradisce una completa mancanza di comprensione del grande avvenimento della Pentecoste. Postulare una seconda Pentecoste sarebbe altrettanto folle quanto esigere un’incarnazione personale di Gesù, una morte personale di Gesù, oppure una risurrezione personale di Gesù.

La Pentecoste era il dono del Cristo esaltato, il dono dello Spirito Santo alla Sua Chiesa. Lo Spirito venne dato in misura piena e ricca, Egli fu effuso, riversato. Egli venne dato come Colui che porta alla Chiesa le primizie dell’opera compiuta da Gesù Cristo, i benefici della morte e della risurrezione di Cristo, cioè la salvezza di Cristo. Nel dono dello Spirito la promessa evangelica dell’Antico Testamento fu adempiuta per la Chiesa[9], perché il Figlio di Dio diede al popolo di Dio piena salvezza – il perdono dei peccati e la vita eterna. Egli battezzò la Chiesa con lo Spirito Santo[10]. Essendo più grande di Giovanni Battista, Egli inondò la Chiesa con quella realtà, mentre Giovanni solo poteva darne il segno[11].

Quella grande domenica segnò il passaggio dall’antica alla nuova era, è il confine fra la vecchia e la nuova dispensazione. La distinzione fra Antico e Nuovo Testamento riguarda la pienezza dello Spirito, e la pienezza dello Spirito riguarda le piene ricchezze della salvezza compiuta da Cristo. Questo è l’insegnamento di Gv. 7:37-39: “Or nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò dicendo: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d'acqua viva». Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato”.




Pedro