00 13/12/2008 20:39
La Chiesa purificata della Riforma espressamente ripudia ogni miracolo. La Riforma, di fatto, era confrontata con i miracoli su due fronti: Roma e i gruppi anabattisti con la loro mistica “religione dello Spirito”. Sia Roma come i mistici facevano appello ai loro miracoli come prova di essere la vera religione, e si prendevano gioco della Riforma perché priva di miracoli. Colpendo intuitivamente il cuore della questione – e questo stesso è pure il cuore della questione oggi con il Pentecostalismo, Lutero chiamava il popolo di Dio a credere, a vivere e ad aderire strettamente alla nuda Parola di Dio, anche quando gli eretici potessero sfoggiare autentiche valanghe di miracoli al fine di sedurlo e di allontanarlo dalla verità. Giovanni Calvino esprime in questo modo, più dettagliato, la posizione riformata al riguardo:

Nel richiederci miracoli sono irragionevoli. Noi non fabbrichiamo un qualche nuovi Evangelo, ma teniamo per certo quello la cui verità è confermata dai miracoli che hanno fatto Gesù Cristo e i suoi apostoli. Si potrebbe dire che essi abbiano questo vantaggio su di noi: possono confermare la loro dottrina con continui miracoli che avvengono fino al dì d’oggi. I miracoli che essi menzionano dovrebbero piuttosto scuotere e far dubitare uno spirito fermo, tanto sono frivoli e menzogneri. E quand’anche fossero i più straordinari che si possano immaginare, non devono tuttavia essere contrapposti alla verità di Dio, dato che il nome di Dio deve essere santificato sempre e dappertutto, sia dai miracoli che dall’ordine naturale delle cose. Essi sarebbero più convincenti, a questo riguardo, se la Scrittura non ci avesse istruito sullo scopo legittimo dei miracoli. San Marco dice che quegli fatti dagli apostoli hanno servito a confermare la loro predicazione (Mr. 16:20). Similmente San Luca dice che nostro Signore, facendoli, ha voluto rendere testimonianza alla parola della sua grazia (At. 14:3). A ciò corrisponde quanto dice l’Apostolo, che la salvezza annunciata dall’Evangelo è stata confermata dalla testimonianza di Dio con segni e potenza miracolosa (Eb. 2:3,4). Quando ci viene detto che questi sono sigilli destinati a stabilire la verità, li applicheremo a rafforzare la menzogna? Per questo motivo bisogna che la dottrina, la quale precede i miracoli come dice l’Evangelista, sia esaminata per prima.

Se essa è approvata, allora potrà essere confermata dai miracoli. Ora un buon indizio di vera dottrina, come dice Cristo, si ha quando essa tende non alla gloria degli uomini, ma a quella di Dio (Gv. 7:18; 8:50). Poiché Cristo afferma che questa deve essere la prova, significa intendere male i miracoli utilizzarli ad altro scopo che ad illustrare il nome di Dio. E ci dobbiamo anche ricordare che Satana ha i suoi miracoli; i quali, sebbene siano illusione più che vera potenza, tuttavia sono tali da poter ingannare i semplici ignoranti. I magi e gli incantatori sono stati sempre noti per i loro miracoli; l’idolatria dei pagani è stata nutrita da miracoli eccezionali che tuttavia non ci spingono ad accettare la superstizione dei magi né degli idolatri. Con questo stesso argomento i Donatisti, anticamente, colpivano la semplicità del popolo compiendo numerosi miracoli. Diamo dunque ora ai nostri avversari la stessa risposta che ha dato S. Agostino ai Donatisti: nostro Signore ci ha messo in guardia contro questi operatori di miracoli, predicando che verrebbero dei falsi profeti e con grandi prodigi e fatti meravigliosi trarrebbero in inganno anche gli eletti, se questo fosse possibile (Mt. 24:24). S. Paolo ha avvertito che l’Anticristo sarebbe accompagnato da ogni potenza e da miracoli e prodigi menzogneri (2 Ts. 2:9). Ma i nostri miracoli, essi dicono, non sono operati né dagli idoli, né dagli incantatori, né dai falsi profeti, ma dai santi. Come se noi non fossimo in grado di comprendere che è appunto l’abilità di Satana di trasfigurarsi in angelo di luce (2 Co. 12:14) ... ciò che i nostri avversari si attribuiscono sono semplicemente illusione di Satana, che servono a sviare il popolo di Dio da rendere onore al suo Dio”[17].


I miracoli del Pentecostalismo, come i miracoli di Roma, sono fraudolenti[18]. Essi sono solo conformi agli unici miracoli che la Scrittura profetizza per gli ultimi giorni: i segni ed i miracoli dei falsi cristi e dei falsi profeti che, se possibile, avrebbero ingannato anche gli eletti (Mt. 24:24), i portenti, i segni e i prodigi bugiardi dell’uomo di peccato destinati “per quelli che periscono, perché hanno rifiutato di amare la verità per essere salvati” (2 Ts. 2:9-12).

Attenzione, dunque! Non lasciatevi imbrogliare e raggirare dai moderni venditori di miracoli!

La Chiesa riformata non ha bisogno alcuno di miracoli. La sua fede è la dottrina degli apostoli, quella che hanno ricevuto da Gesù. Questa dottrina è già stata confermata da molti miracoli. Non ha bisogni di ulteriori attestazioni. L’unico vangelo che richiede nuovi miracoli è un nuovo vangelo. Questo, però, non implica che la religione riformata sia priva di miracoli. Il Pentecostalismo vorrebbe lasciarci con questa impressione: sarebbe un vangelo con miracoli, il pieno vangelo! mentre la fede riformata sarebbe un vangelo senza miracoli, e quindi meno che un pieno vangelo!



Pedro