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Mi auguro e spero sempre di avere un compagno; ho in vista un ottimo sacerdote. Ma il suo direttore non gli permette ancora dì raggiungermi, esigendo dei segni più chiari della volontà di Dio a suo riguardo. Non rimane che attendere, confidando nel divin Maestro. Conosco tanto il sacerdote quanto il suo direttore, un uomo assai illuminato e virtuoso; entrambi sono la buona volontà
in persona-- Raccomando tutto questo a Gesù. Personalmente, trovandomi solo ai piedi del santo Tabernacolo, avendo Gesù così vicino notte e giorno, e potendo ormai celebrare la messa osi mattina, non mi manca nulla. Non provo alcun bisogno di compagnia, ne ho anzi paura, gustando infinitamente la solitudine con Gesù e temendo la responsabilità. Ma dovrei amare Gesù ben poco per badare ai miei gusti: e considerando unicamente la sua
gloria, che è il solo fine da tener presente, sarebbe molto meglio se avessi con me un santo e buon sacerdote; ciò significherebbe adorare e recitare l'ufficio divino in due; ma significherebbe soprattutto avere alla mia morte un sostituto, cosicché il paese conserverebbe il suo Tabernacolo, le sue preghiere, i suoi sacrifici e il suo sacerdote di Gesù...