00 04/01/2009 18:45

Questa rinascita lo porterà anche a vedere le cose in una maniera totalmente diversa da come le vedeva prima quando era morto nei suoi falli, e questo perché egli sarà stato rinnovato da Dio nello spirito della sua mente. Succederà quindi che se prima considerava l’uomo come divino o sede della divinità che lui doveva scoprire o parte di Dio adesso comincerà a considerarlo in una maniera completamene diversa, cioè per quello che è, una creatura miserabile che vive nel peccato (una creatura però sempre superiore alla terra e agli animali e alle piante), nemica del suo Creatore che si deve riconciliare con Lui per mezzo di Cristo Gesù, il Figlio di Dio. Se egli prima pensava che poteva creare lui la realtà con il potere della sua mente perché si considerava ‘l’architetto’ della sua vita, adesso comprenderà che egli non può aggiungere alla misura della sua vita un solo cubito (cfr. Matt. 6:27; Luca 12:25), perché è Dio che ha nella sua mano il suo spirito e da Lui dipendono tutte le sue vie (cfr. Dan. 5:23). Se prima riponeva la sua fiducia in se stesso o negli uomini adesso per ogni suo bisogno rimetterà tutta la sua fiducia nell’Iddio Creatore dell’universo che ha conosciuto perché avrà compreso che l’uomo non può fare un solo capello bianco o nero (cfr. Matt. 5:36) e che il suo aiuto non è che vanità, un soffio che passa (cfr. Is. 2:22 e 30:7). Se prima pensava che ognuno ha la sua verità adesso penserà che siccome la verità è Cristo Gesù chi lo ha accettato ha la verità ma chi lo rigetta non la possiede ma giace nella menzogna, nelle tenebre. Se prima pensava che ognuno era libero di comportarsi come meglio credeva, adesso crederà che bisogna vivere solo come ha comandato di fare Gesù Cristo cioè osservando i suoi comandamenti, perché quello è il modo di vivere giusto agli occhi di Dio.

Il suo modo di vedere le cose cambierà anche per quanto riguarda la malattia; perché per lui essa non sarà più una mancanza di armonia tra corpo e mente e spirito come vuole fare credere il New Age o uno squilibrio della energia universale (per fargli credere che lui può guarire se stesso con il solo potere della mente o con qualche tecnica psicofisica) ma in molti casi per lui sarà una disfunzione corporale inflitta direttamente dal diavolo (come nel caso di Giobbe), e da spiriti maligni di infermità come nel caso di alcuni muti, sordi, e ciechi, e paralitici; altre volte sarà la conseguenza del peccato, cioè quello che uno riceve come mercede dal proprio traviamento (malattie veneree, l’AIDS, ecc.) perché secondo la Scrittura coloro che seminano secondo la carne mietono dalla carne corruzione (cfr. Gal. 6:8) (questo significa anche che l’ansietà, l’invidia, e l’arrabbiarsi facilmente influiscono negativamente sulla salute, perché questi stati d’animo corrodono il debole fisico umano e lo fanno ammalare, e difatti egli si studierà di mantenersi puro, calmo e fiducioso nel Signore per non fare deperire il proprio corpo [cfr. Prov. 3:1-8; 4:20-22]); altre volte sarà dovuta ad una trascuratezza come può essere nel caso di raffreddori ecc.; e altre volte sarà un flagello direttamente inflitto da Dio sull’uomo ribelle a lui (cfr. Sal. 107:17-22; Giob. 33:19-30; 2 Cron. 21:18,19; 1 Cor. 11:28-30).

Ed anche per la guarigione dalla malattia l’uomo rinnovato dallo Spirito Santo non la penserà più come prima; perché se prima si affidava a queste pratiche di medicina alternativa viste sopra (o anche alla medicina tradizionale), egli adesso si affiderà completamente al Signore pregandolo di guarirlo da tutte le sue infermità (cfr. Ger. 17:14). Perché la parola di Dio dice che Gesù Cristo stesso "ha preso le nostre infermità ed ha portato le nostre malattie" (Matt. 8:17) oltre che i nostri peccati; e quindi come mediante la fede in lui si ottiene la remissione dei peccati così mediante la stessa fede si ottiene la guarigione dalla malattia (cfr. Matt. 9:22 e Atti 3:16). Lui avrà la ferma convinzione che il Signore Gesù Cristo che è risorto dai morti è presente in mezzo alla sua chiesa anche per guarire (cfr. Ebr. 13:8).

Anche per ciò che concerne il dopo la morte egli vedrà le cose in maniera completamente diversa dato che sarà uscito dalle tenebre ed entrato nella luce (cfr. Giov. 8:12). Egli crederà infatti che esiste il paradiso (un luogo meraviglioso in cielo) dove vanno i salvati, e l’Ades (un luogo di tormento posto nel cuore della terra) dove vanno i perduti; i salvati vanno in paradiso ad attendervi la risurrezione di vita, i perduti vanno nell’Ades (cfr. Sal. 9:17 e Luca 16:22,23) ad attendervi la risurrezione di giudizio. E per ciò che lo concerne egli, essendo divenuto un figlio di Dio, sarà sicuro di possedere la vita eterna perché Gesù ha detto che chi crede in lui anche se muoia vivrà (cfr. Giov. 11:25); e perciò egli non avrà più paura della morte sapendo che quando morirà andrà ad abitare in paradiso con il Signore (cfr. 2 Cor. 5:1,8) scampando alle fiamme dell’Ades nel cuore della terra. Se dunque prima credeva nella reincarnazione questa credenza vana svanirà e subentrerà in lui la certezza di andare in paradiso in attesa della risurrezione (cfr. Atti 24:15).

Che avverrà dunque quando l’uomo sperimenta per la grazia di Dio questo profondo e radicale cambiamento nella sua vita? Egli si sentirà spinto a parlare agli altri di Cristo Gesù, Colui che ha trasformato la sua vita; l’apostolo Paolo dice infatti che "l’amore di Cristo ci costringe" (2 Cor. 5:14). Tutto questo nella speranza che coloro che lo udiranno parlare invochino il Signore Gesù come ha fatto lui, trovando così la salvezza della loro anima, la pace con Dio e la gioia vera.

Se dunque dobbiamo parlare di un cambiamento di paradigma (ancora una volta usiamo un’espressione del New Age), parliamo di quello vero che è potente a produrre Dio nell’uomo che si volge verso il Signore o meglio verso cui si volge il Signore. Noi lo abbiamo sperimentato e sappiamo che una volta sperimentato non siamo stati più quelli di prima secondo che è scritto: "Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, sono diventate nuove" (2 Cor. 5:17); spiritualmente siamo diventati totalmente nuovi, ed ora possediamo una mente nuova. Siamo dunque in obbligo di rendere grazie a Dio in Cristo Gesù per essersi compiaciuto di darci il ravvedimento che ha dato l’inizio a questa radicale e profonda trasformazione i cui benefici godiamo continuamente. Una cosa è evidente; il cambiamento di paradigma (ricordiamo che per paradigma il New Age intende un modo di vedere le cose, uno schema di pensiero) che produce la grazia di Dio nell’uomo, è l’esatto opposto di quello che produce il New Age con tutte le sue pratiche; difatti mettendoli a confronto si nota che mentre il vero paradigma (il retto modo di pensare) porta l’uomo innanzi tutto a riconciliarsi con Dio per mezzo di Cristo Gesù e poi a vivere una vita santa, giusta e temperata in attesa del ritorno dal cielo di Gesù Cristo, il falso paradigma che sbandiera il New Age (cioè lo schema di pensiero sbagliato) porta l’uomo a innalzarsi contro Dio e non a umiliarsi nel suo cospetto e quindi a non sentire il bisogno di riconciliarsi con Lui; a fargli trovare un falso dio e a rimanere così nell’ignoranza del vero Dio; a confidare maggiormente in se stesso e a non riporre per nulla la fiducia in Dio, e quindi a rimanere lontano da Dio e dalla sua grazia salutare. In realtà dunque, alla luce delle sacre Scritture dietro questi proclami di pace, serenità, salute e allegrezza che il New Age fa servendosi anche del simbolo dell’arcobaleno, non si nasconde nient’altro che il Seduttore di tutto il mondo, il nemico di Dio, che cominciò a sedurre l’umanità nel giardino dell’Eden e che si sforza di mantenere sotto la sua potestà gli uomini promettendogli la soluzione dei loro problemi spirituali e fisici a condizione che essi ricorrano alle vie da lui prescritte che sono in aperta opposizione alle vie sante e giuste di Dio. Che poi, i problemi il diavolo non li risolve ma li aumenta perché Gesù disse che "il ladro non viene se non per rubare e ammazzare e distruggere" (Giov. 10:10). Dobbiamo riconoscere quindi per l’ennesima volta che il diavolo si traveste da angelo di luce e si usa di una falsa luce per fare rimanere le persone nelle tenebre, lontane da Dio.