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visti dai cattolici romani
Vecchi Cattolici     

Sotto questo nome si radunano quattro gruppi.
  1. A Utrecht (Olanda), in seguito alla riforma protestante, i seguaci di Cornelius Jansen (1585-1638), specialmente quelli francesi, si riunirono per seguire una morale rigida ed un intimismo religioso ed ascetico (Giansenismo). Roma condannò questo movimento e per opposizione fu fondata la “Chiesa Vetero-episcopale” o “Piccola Chiesa d’Utrecht”.

  2. Alcuni teologi cattolici tedeschi, in seguito al Concilio Vaticano I, protestarono contro la proclamazione del dogma dell’infallibilità da parte di questo Concilio. Nel 1871 essi vennero scomunicati da Roma e costruirono, attorno al teologo Ignazio von Döllinger, una nuova Chiesa detta “Vecchio-cattolica”. Circa 18 anni dopo questa si unì con la “Chiesa Vetero-episcopale” di Utrecht. Si misero insieme così i Vecchi Cattolici tedeschi, svizzeri e olandesi nell’unione di Utrecht con il primato d’onore della sede d’Utrecht, i quali sancirono l’autonomia delle Chiese nazionali ed il mantenimento del principio episcopale.

  3. Nel 1897 alcuni polacchi cattolici emigrati negli Stati Uniti si rifiutarono di essere sottomessi ad un clero a maggioranza irlandese e fondarono la “Chiesa cattolica nazionale polacca“ o “Chiesa mariavita” accolta nell’Unione di Utrecht.

  4. A questa Unione in seguito aderì anche la “Chiesa Filippina Indipendente” o “Chiesa Aglipaiana”, (vedi avanti).

Nel 1974 La Chiesa cattolica e le Chiese dell’Unione di Utrecht hanno stabilito un accordo, seppur limitato, d’intercomunione.
La Chiesa Vetero-episcopale e le Chiese vecchio-cattoliche sono nate da una reazione antiromana, dove le motivazioni politiche furono talvolta preponderanti rispetto ai dissensi teologici. Attualmente la Chiesa mariavita (polacca), le Chiese Vecchio-cattoliche di Germania, Olanda e Svizzera sono in diminuzione; quelle della ex Cecoslovacchia e della ex Jugoslavia si sono considerevolmente ridimensionate; solo la Chiesa cattolica nazionale polacca e la Chiesa filippina indipendente mantengono le loro posizioni.

Queste Chiese professano la fede della Chiesa prima dello scisma del 1054 tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa, respingono però alcuni dogmi specifici del cattolicesimo: l’Immacolata Concezione, l’infallibilità del papa e l’Assunzione della Beata Vergine Maria.

La liturgia vecchio-cattolica è basata sul rito romano, con la lingua del luogo e non ammette il culto dei santi, i pellegrinaggi e le indulgenze.

La Chiesa Vecchio-cattolica riconosce i sette sacramenti (compresi la confessione auricolare, facoltativa, e il matrimonio indissolubile) come la Chiesa cattolica, ma colloca il Battesimo e l’Eucaristia (nelle due specie) al di sopra degli altri.

La Chiesa cattolica nazionale polacca, la Chiesa mariavita e la Chiesa filippina indipendente possiedono alcuni usi particolari. I responsabili delle parrocchie coprono cariche elettive e non sono tenuti al celibato.

I Vecchi Cattolici sono molto vicini agli Anglicani, agli Ortodossi e persino a quei Protestanti che hanno mantenuto l’episcopato storico.

[Modificato da Melin 06/01/2009 09:51]