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(36) Ibid., p. 127.

(37) Cfr., per esempio, Roger Du Pasquier, Il risveglio dell’Islâm, trad. it., Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (Milano) 1990, p. 8.

(38) Cfr. L. Gardet, L’Islam. Religion et Communauté, Desclée de Brouwer, ed. riveduta e corretta, Parigi 1967; Idem, Gli uomini dell’Islam, trad. it., Jaca Book, Milano 1981; e Idem, La Cité musulmane. Vie sociale et politique, cit.; "a capire, più che a spezzare come tanti hanno tentato di fare, questo wa che sta tra le due parole e che in arabo vale "e", nient’altro che una modestissima copula, è dedicata [...] [l’]opera" di Bertrand Badie, I due stati. Società e potere in Islam e Occidente, a cura di S. Noja Noseda e K. F. Allam, trad. it., Marietti, Genova 1991; la notazione riassuntiva è di Noja Noseda, ibid., p. IX.

(39) Cfr. C. A. Nallino, "Islamismo", cit., pp. 7-8.

(40) Ibid., pp. 7-8; cfr. pure A. d’Emilia, "Diritto islamico", "Sharî’ah" e "Fiqh (Iurisprudentia Islamica)", in Idem, Scritti di diritto islamico, cit., rispettivamente pp. 1-43, 45-64 e 65-76; e J. Schacht, op. cit., p. 1.

(41) C. A. Nallino, "Islamismo", cit., p. 8.

(42) Cfr. ibid., pp. 42-44.

(43) Ibid., p. 42; sul discusso problema del califfato e sulla sua storia, cfr. Idem, "Califfato", "Appunti sulla natura del "Califfato" in genere e sul presunto "Califfato ottomano"" e "La fine del così detto Califfato ottomano", in Idem, Raccolta di scritti editi e inediti, vol. III, Storia dell’Arabia preislamica. Storia e istituzioni musulmane, cit., rispettivamente pp. 227-233, 234-259 e 260-283.

(44) Idem, "Islamismo", cit., p. 43.

(45) Ibidem; cfr. pure J. Schacht, op. cit., p. 98; e i termini del khatt-i sherîf — il rescritto imperiale emanato dal sultano ‘Abd ul-Megîd I (1823-1861) il 3-11-1839 —, detto di Gülkhâneh dal nome della località nel recinto del Serraglio di Costantinopoli ove avvenne la cerimonia della lettura di esso, in Mario G. Losano, L’ammodernamento giuridico della Turchia (1839-1926), Unicopli, Milano 1985, pp. 11-12; cfr. pure B. Lewis, "L’Islam e l’Occidente", in Idem, La rinascita islamica, cit., pp. 71-136 (pp. 132-133).

(46) C. A. Nallino, "Islamismo", cit., p. 44.

(47) J. Schacht, op. cit., p. 58.

(48) M. Borrmans M.Afr., "L’Islam contemporaneo e i problemi che ne derivano per musulmani e cristiani", in Idem, Islam e Cristianesimo. Le vie del dialogo, cit., pp. 121-144 (pp. 128-129).

(49) Ibid., p. 132.

(50) Ibidem.

(51) Ibid., p. 143; cfr. pure Debats autour de l’application de la Sarî’a, "Études Arabes Dossiers", n. 70-71, Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica, Roma 1986, che raccoglie interventi e documenti a favore e contro, fra i primi uno di Sayyd Qutb (1906-1966) (pp. 25-41) e fra i secondi uno di Mahmûd Muhammad Tâhâ (1916-1985) (pp. 215-238); Dibattito sull’applicazione della "Shari‘a", con introduzione di A. Pacini, Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli, Torino 1995, trad. it. di diversi testi contenuti nel dossier precedente nonché di altra fonte; Islâm dîn al-dawla. L’Islam religion de l’État, "Études Arabes Dossiers", n. 72, Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica, Roma 1987-1, che raccoglie in trad. francese il testo integrale del progetto del Consiglio Islamico d’Europa del Modello di Costituzione Islamica, del 1983, parti dei testi costituzionali del Regno Hashemita di Giordania, della Repubblica Democratica del Sudan, della Repubblica Araba d’Egitto e della Repubblica Islamica d’Iran, nonché documenti ideologici di riferimento d’Algeria, Libia e Arabia Saudita; e Islam et laïcité, "Études Arabes Dossiers", n. 91-92, Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica (P.I.S.A.I.), Roma 1996/2-1997/1, che raccoglie interventi su, a favore, contro e oltre la ‘ilmâniyya, la nozione islamica di laicità.

(52) M. Borrmans M.Afr., "Risveglio islamico o rinnovamento musulmano?", in Idem, Islam e Cristianesimo. Le vie del dialogo, cit., pp. 145-155 (p. 152); cfr. pure Marie-Thérèse Urvoy, "Islam et politique", in A. Laurent (a cura di), Vivre avec l’Islam? Réflexions chrétiennes sur la religion de Mahomet, cit., pp. 17-29.

(53) M. Borrmans M.Afr., "L’Islam contemporaneo e problemi che ne derivano per musulmani e cristiani", cit., pp. 126-127.

(54) Ibid., p. 141.

(55) Cfr. ibid., pp. 134-135.

(56) Cfr. R. Caspar M.Afr., Pour un regard chrétien sur l’islam, Centurion, Parigi 1990, p. 9; tematicamente, cfr. Paolo Naso, "Tra radicalità evangelica e tentazione politica. I diversi volti del fondamentalismo cristiano", in Idem, S. Allievi e D. Bidussa, Il Libro e la spada. La sfida dei fondamentalismi religiosi. Ebraismo, cristianesimo e islam, cit., pp. 153-201, soprattutto pp. 156-160.

(57) Cfr., sulla tutt’altro che trascurabile "questione di parole" e sulla problematica relativa, F. Burgat, op. cit., I e II — entrambi i capitoli portano significativamente nel titolo l’espressione "difficoltà di dar nome alle cose" —, pp. 10-47, nonché la "Nota dell’editore", ibid., p. VII; e Riccardo Redaelli, "L’Islam politico", in Idem e Gianluca Pastori, L’Italia e l’Islam non arabo. Percezioni e priorità, FrancoAngeli, Milano 1999, pp. 13-38 (pp. 13-18).

(58) M.-Th. Urvoy, art. cit., p. 24.

(59) B. Lewis, "Il risveglio dell’Islam", cit.. p. 285; più ampiamente, cfr. Idem, "L’Islam classico", cit., pp. 20-41.

(60) Cfr. Renzo Guolo, "Attori sociali e processo di rappresentanza nell’islam italiano", in Ch. Saint-Blancat (a cura di), L’islam in Italia. Una presenza plurale, cit., pp. 67-90 (pp. 67-68); Idem, Il partito di Dio. L’Islam radicale contro l’Occidente, con prefazione di E. Pace, Guerini e Associati, Milano 1994; Idem, "Teologia e territorio nel radicalismo islamico", in "liMes. Rivista Italiana di Geopolitica", n. 3, Roma luglio-settembre 1994, pp. 257-263; Idem, Avanguardie della fede. L’islamismo tra ideologia e politica, Guerini e Associati, Milano 1999; Idem, "Il fondamentalismo islamico", in E. Pace e Idem, I fondamentalismi, Laterza, Bari-Roma 1998, pp. 35-54; B. Étienne, L’islamismo radicale, trad. it., Rizzoli, Milano 1988; Youssef M. Choueiri, Il fondamentalismo islamico. Origini storiche e basi sociali, trad. it., a cura di E. Pace, il Mulino, Bologna 1993; Bruce B. Lawrence, "Oltre la retorica delle guerre sante. Il fondamentalismo islamico all’ombra del Nuovo Ordine", trad. it., in Roberto Giammanco (a cura di), Ai quattro angoli del fondamentalismo. Movimenti religiosi nella loro tradizione, epifania, protesta, regressione, La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) 1993, pp. 131-231, soprattutto pp. 161-207; Serge Cordellier (a cura di), L’islamisme, Éditions La Découverte, Parigi 1994; O. Roy, Généalogie de l’islamisme, cit.; Bassam Tibi, Il fondamentalismo religioso alle soglie del Duemila, trad. it., Bollati Boringhieri, Torino 1997; E. Pace, Il regime della verità. Mappa ed evoluzione dei fondamentalismi religiosi contemporanei, il Mulino, Bologna 1998, pp. 63-101; D. Bidussa, S. Allievi e P. Naso, Il Libro e la spada. La sfida dei fondamentalismi. Ebraismo, cristianesimo, islam, cit.; ed E. Pace e Piero Stefani, Il fondamentalismo religioso contemporaneo, Edizione Queriniana, Brescia 2000, pp. 51-90. Merita di essere segnalato che, nelle opere che intendono costituire un tour d’horizon sul fenomeno fondamentalista, le sezioni dedicate al "fondamentalismo cattolico" — prescindendo dalla qualità delle informazioni e nonostante lo "spirito" scarsamente comprensivo del cattolicesimo che spesso le anima — sono titolate in modo interrogativo o ipotetico, quando non ricorrono addirittura a formulazione diversa da "integrismo", hanno comunque carattere più problematico che assertivo: così, cfr. E. Pace, "Le possibili basi del fondamentalismo cattolico contemporaneo", in R. Giammanco (a cura di), Ai quattro angoli del fondamentalismo. Movimenti religiosi nella loro tradizione, epifania, protesta, regressione, cit., pp. 349-415; Idem, "Esiste un fondamentalismo cattolico?", in Idem, Il regime della verità. Mappa ed evoluzione dei fondamentalismi religiosi contemporanei, cit., pp. 135-158; di nuovo, Idem, "Le possibili basi del fondamentalismo cattolico", in Idem e R. Guolo, I fondamentalismi, cit., pp. 73-84; E. Pace e P. Stefani, "Il neointegrismo cattolico", in Iidem, Il fondamentalismo religioso contemporaneo, cit., pp. 133-151; e P. Naso, "Tra radicalità evangelica e tentazione politica. I diversi volti del fondamentalismo cristiano", cit., pp. 153-201, che, quasi in apertura, sentenzia: "In genere non si parla di "fondamentalismo cattolico", evidenziando correttamente che il cattolicesimo "relativizza il testo sacro in quanto ‘lettera’ e soprattutto qualora lo si leghi alla pretesa di unicità e di esaustività in rapporto alla Parola"" (p. 155; la citazione è da monsignor Luigi Sartori, "Esiste un fondamentalismo cattolico?", in "Studi di teologia. Rivista teologica semestrale edita a cura dell’Istituto di Formazione Evangelica e Documentazione", nuova serie, anno II, n. 2, Padova II° semestre 1990, pp. 175-182 [p. 176]).

(61) Cfr. R. Guolo, "Attori sociali e processo di rappresentanza nell’islam italiano", cit., pp. 81-84.

(62) Cfr. Pino Blasone, "Introduzione" a Il Corano, ed. cit., pp. 7-16 (p. 15); e Livio Tescaroli M.C.C. I., Islàm e cristianesimo secondo i musulmani, EMI. Editrice Missionaria Italiana, Bologna 1996, pp. 86-90; sul divieto di tradurre il Corano, cfr. Tafsîr al-Manâr [Commento del Manar], Fatwa fî hazr targamat al-Qur’ân [Fatwa sul divieto di tradurre il Corano], trad. francese, in La passion de l’Unicité, "Études Arabes Dossiers", n. 65, cit., pp. 91-95.

(63) Cfr. Il Corano, ed. cit., pp. 589-590.

(64) Cfr. ibid., p. 589; il rimando è a S. Qutb, Fî dhilâl al Qur‘ân [All’ombra del Corano], Dâr Ash-Shrûq, Il Cairo 1992. Sull’Associazione dei Fratelli Musulmani, Al-Ikhwân al-muslimûn, una delle espressioni maggiori del fondamentalismo islamico o islamismo, cfr. in genere una scheda, in R. Mantran (a cura di), Le grandi date. Islam, ed. it., a cura di Claudio Balzaretti, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (Milano) 1991, p. 262; G. Rizzardi, Islâm, processare o capire? Indicazioni bibliografico-metodologiche, cit., pp. 243-245; Idem, La sfida dell’Islâm, cit., pp. 390-392; R. Du Pasquier, Il risveglio dell’Islâm, cit., pp. 71-86; ampiamente O. Carré e Gérard Michaud [pseudonimo di Michel Seurat], Les Frères musulmans. Égypte et Syrie (1928-1982), Éditions Gallimard/Julliard, Parigi 1983; Courants actuels dans l’islam: les frères musulmans (première partie), "Études Arabes Dossiers", Pontificio Istituto di Studi Arabi e Islamici, n. 61, Roma 1981-2, testo arabo e trad. francese di documenti programmatici del fondatore, Hasan al-Bannâ (1906-1949), esposizioni autorevoli dei princìpi e degli obiettivi del movimento in relazione al governo islamico, ai rapporti fra islam e società, ai pilastri della missione e ai diritti della donna; Courants actuels dans l’islam: les frères musulmans (deuxième partie), "Études Arabes Dossier", n. 62, Pontificio Istituto di Studi Arabi e Islamici, Roma 1982-1, testo arabo e trad. francese di un documento dello stesso al-Bannâ, Al-matâlib al-hamsûn, "Le cinquanta richieste", riassuntivo della prospettiva del movimento, di articoli di "fratelli musulmani" e di simpatizzanti comparsi nel 1979 sulla rivista tunisina Al-Ma‘rifa, infine di tre interventi, rispettivamente del 1965, del 1979 e del 1982, di avversari dichiarati; I Fratelli Musulmani e il dibattito sull’islam politico, con introduzione di A. Pacini, Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli, Torino 1996, trad. it. di diversi testi contenuti nei due dossier precedenti nonché di altra fonte; S. Allievi, "Gli islamisti. I fondamentalismi nei paesi musulmani", cit., pp. 46-57; e, in specie, cfr. una scheda su Sayyd Qutb, in R. Mantran (a cura di), Le grandi date. Islam, cit., p. 295; e l’esposizione delle tesi principali di Fî dhilâl al Qur‘ân, in O. Carré, Mystique et politique. Lecture révolutionnaire du Coran par Sayyid Qutb, Frère musulman radical, Éditions du Cerf-Presses de la Fondation Nationale des Sciences Politiques, Parigi 1984; cfr. pure dell’autore, trascritto come Sayd Qutub, Il futuro sarà dell’Islam, trad. it., con prefazione dell’Unione degli Studenti Musulmani in Italia e International Islamic Federation of Student Organization, S.I.T.A., Ancona 1979; e, per una migliore conoscenza della stessa prospettiva, cfr. Mohammad Qutub [Qutb], Equivoci sull’Islam, trad. it., S.I.T.A., Ancona 1980; l’autore, fratello di Sayyd Qutb e "fratello musulmano", vive in Arabia Saudita: cfr. Gilles Kepel, Jihad. Expansion et déclin de l’islamisme, Gallimard, Parigi 2000, p. 49.

(65) Cfr. Il Corano, ed. cit., p. 590; il rimando è allo sheikh Abu Bakr Djabar Al-Djazairi, La Via del Musulmano (Minhaj Al Muslim), trad. it. di Hamza Abu Dawud Piccardo, Unione degli Studenti Musulmani in Italia-U.S.M.I., Centro Islamico di Milano e della Lombardia e Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia-U.C.O.I.I., Perugia 1990. Quanto al titolo sheikh, termine trascritto anche shaikh o shaykh e che significa letteralmente "vecchio", è variamente utilizzato, ma sempre a indicare soggetto autorevole, degno di fiducia e, di conseguenza, di rispetto: cfr. C. A. Nallino, voce "sheikh", in Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, ristampa fotolitica del volume XXXI, cit., pp. 603-604. Quanto all’aggettivo "wahabita", riporto un’altra definizione di R. Guolo: "Il wahhabitismo è il movimento promosso da Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhab (1703-1792), che predica un ritorno alle "pure fonti", a un islam rigoroso e puro, liberato da tutte le "innovazioni riprovevoli" che sono state accolte nei secoli. La dinastia dei Sa‘ud, che regna oggi sull’Arabia Saudita, si convertì al credo wahhabita, imponendolo come dottrina ai suoi sudditi, sin dalla fondazione del regno nel Nagd" ("Attori sociali e processo di rappresentanza nell’islam italiano", cit., p. 83, nota 25); cfr. pure R. Caspar M.Afr., Traité de Théologie Musulmane, tomo I, Histoire de la pensée religieuse musulmane, cit., pp. 223-225; R. Du Pasquier, Il risveglio dell’Islâm, cit., pp. 55-61; e Alberto Ventura, L’islâm della transizione (XVIII-XVIII secolo), in G. Filoramo (a cura di), Islâm, cit., pp. 203-218 (pp. 207-211); più ampiamente, cfr. al-wahhâbiyya. Le mouvement wahhâbite, "Études Arabes Dossier", n. 82, Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica (P.I.S.A. I.), Roma 1992-2.

(66) A. Laurent, "Le statut des non-musulmans en Islam et le problème de la liberté religieuse", cit., p. 81.

(67) Cfr. Cl. Cahen, L’islamismo, vol. I, Dalle origini all’inizio dell’impero ottomano, cit., p. 303; cfr. pure Eustace Dockray Phillips, Genghiz khan e l’Impero dei Mongoli, trad. it., Newton & Compton, Roma 1998, pp. 78-83; e David Morgan, Breve storia dei Mongoli, trad. it., Mondadori, Milano 1997, pp. 143-152.

(68) Cfr. Stanford Jay Shaw, "L’Impero ottomano e la Turchia moderna", in G. E. von Grunebaum (a cura di), op. cit., pp. 21-159 (p. 148); cfr. una scheda su Kemal Atatürk, "padre dei turchi", in R. Mantran (a cura di), Le grandi date. Islam, cit. pp. 273-274; Morgan Philips Price (1885-1973), Storia della Turchia dall’Impero alla Repubblica, trad. it., Cappelli, Bologna 1958, soprattutto pp. 149-159; e Anna Maria Porciatti, Dall’Impero Ottomano alla nuova Turchia. Cronache e Storia, Alinea, Firenze 1997, pp. 252-271.

(69) S. A. Aldeeb Abu-Sahlieh, Les Musulmans face aux droits de l’homme. Religion & droit & politique. Étude et documents, cit., p. 22.

(70) Cfr. M. Borrmans M.Afr., "Risveglio islamico o rinnovamento musulmano?", cit.

(71) Ibid., p. 151.

(72) Ibidem.

(73) Sul jihâd, cfr. brevemente S. Scaranari Introvigne, op. cit., pp. 73-74; e G. Crespi e G. S. Eid, op. cit., pp. 58-59; ampiamente, David Santillana (1851-1931), Istituzioni di diritto musulmano malichita con riguardo anche al sistema sciafiita, vol. I, La comunità musulmana e il suo capo. Fonti del diritto e loro ermeneutica. La legge nello spazio e nel tempo. Le persone. La famiglia. I diritti reali, libro III, "Limiti della Legge nello spazio e nel tempo", titolo I, "Limiti della Legge nello spazio", capitolo I, "L’Islam rispetto ai paesi abitati dagl’infedeli ("dâr al-harb")", sezione II, "Il "gihâd" (Guerra Santa)", §§ 4-9, Istituto per l’Oriente, Roma s.d. probabilmente 1926, pp. 88-96; A. Fattal, op. cit., pp. 9-18; B. Scarcia Amoretti, Tolleranza e guerra santa nell’Islam, cit., soprattutto pp. 90-102; Idem, "Bellum pium et justum: il jihàd", in "Islàm. Storia e civiltà. Rivista trimestrale edita dall’Accademia della Cultura Islamica (U.I.O) sotto l’egida della Società per l’appello all’Islàm, Tripoli", anno VI, n. 1 (18), Roma gennaio-marzo 1987, pp. 5-11; Halim Sabit Sibay (E. Tyan), voce "djihâd", in Encyclopédie de l’Islam, tome II, cit., pp. 551-553; Giuseppina Ligios, "Teoria e prassi della dottrina classica del jihâd", in Valeria Fiorani Piacentini, Il pensiero militare nel mondo musulmano, FrancoAngeli, Milano 1996, pp. 189-228; Eadem, "La dottrina del "jihad" presso la shi‘ah imamita", in V. Fiorani Piacentini (a cura di), Rapporto di Ricerca su "Il pensiero militare nel mondo musulmano", vol. secondo, "RM. Rivista Militare", Roma 1991, pp. 87-110; e V. Fiorani Piacentini, "Credenti e non credenti: il pensiero militare e la dottrina del jihâd", in Eadem, Il pensiero militare nel mondo musulmano, cit., pp. 9-188.

(74) Ibn Haldûn, Muqaddima, cit., senza ulteriori indicazioni, in B. Scarcia Amoretti, Tolleranza e guerra santa nell’Islam, cit., p. 99.

(75) B. Scarcia Amoretti, Tolleranza e guerra santa nell’Islam, cit., ibidem.

(76) Proprio questa "confusione" credo possa fondare il riferimento alla "teologia della liberazione", in O. Roy, Généalogie de l’islamisme, cit., p. 28; sulla teologia della liberazione, cfr. Congregazione per la Dottrina della Fede, Istruzione "Libertatis nuntius" su alcuni aspetti della "teologia della liberazione", del 6-8-1984; Idem, Istruzione "Liberatatis conscientia" su libertà cristiana e liberazione, del 22-3-1986; e il mio "La "rivalutazione" della dottrina sociale della Chiesa", in "Cristianità", anno XIV, n. 133, Piacenza maggio 1986, pp. 3-5.

(77) M. Borrmans M.Afr., "Risveglio islamico o rinnovamento musulmano?", cit., p. 151.

(78) Ibid., pp. 151-152; sui movimenti missionari, cfr. al-da‘wa l-islâmiyya. L’Appel à l’Islam, "Études Arabes Dossiers", n. 73, Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica, Roma 1987-2; e Ch. W. Troll S.J., "La "missione" secondo la concezione musulmana", in "La Civiltà Cattolica", anno 149, quaderno 3541, Roma 3-1-1998, pp. 40-54; sulla situazione di fatto, cfr. Camille Eid e Carlo Broli, "La Da‘wa in Africa e Oceania", dossier in "Asia news", supplemento a "Mondo e Missione. Rivista del Pontificio istituto missioni estere", n. 6, Milano giugno-luglio 1999, pp. 31-54; Iidem, "La Da‘wa islamica e la sua diffusione in Asia", dossier ibid., n. 10, Milano dicembre 1999, pp. 23-56; e Iidem, "La Da‘wa in Europa e America", dossier ibid., n. 2, Milano febbraio 2000, pp. 23-43.

(79) Cfr. O. Carré, L’Islam laico, cit., pp. 38-44.

(80) Ibid., p. 31.

(81) L’affermazione socio-culturale esclude ogni considerazione relativa ai pensatori politici musulmani, quindi alla storia del pensiero politico musulmano almeno nelle sue espressioni non dominanti, e appoggia l’approccio al problema secondo la cosiddetta "interpretazione culturalista", avanzata dal politologo Samuel P. Huntington originariamente nell’articolo "The Clash of Civilization?" ("Foreign Affairs", vol. LXXII, n. 3, New York estate 1993, pp. 22-49), con risposte a obiezioni in Idem, "If Not Civilizations, What? Paradigms of the Post-Cold War World" (ibid., vol. LXXII, n. 5, New York novembre-dicembre 1993, pp. 186-194), poi in Idem, Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale (trad. it., Garzanti, Milano 1997). "Questo approccio — qualificato come "ingiustamente famoso" da Riccardo Redaelli —, pur non privo di validi argomenti, appiattisce il radicalismo islamico a semplice conseguenza inevitabile intrinseca ai fondamenti stessi della religione islamica" (op. cit., in G. Pastori e R. Redaelli, op. cit., p. 15 e nota 3); e lo stesso Redaelli rimanda a Shireen T. Hunter, "L’ascesa dei movimenti islamisti e la risposta occidentale: scontro di civiltà o scontro di interessi?", in Laura Guazzone (a cura di), Il dilemma dell’Islam. Politica e movimenti islamisti nel mondo arabo contemporaneo, trad. it., FrancoAngeli, Milano 1995, pp. 231-263): come se affermare la presenza di una causa dominante escludesse altre concause degli avvenimenti e come se le conseguenze potessero essere totalmente estranee se non alle condizioni del loro prodursi, almeno alle loro cause. Cfr. un giudizio analogo su Huntigton in S. Allievi, "Gli islamisti. I fondamentalismi nei paesi musulmani", cit., pp. 8-10. Comunque, circa il pensiero politico musulmano e i suoi protagonisti, cfr. un quadro grande, in L. Gardet, L’Islam. Religion et Communauté, cit., pp. 273-299; Idem, La Cité musulmane. Vie sociale et politique, cit., soprattutto pp. 17-104; e in F. Gabrieli, "Il pensiero politico musulmano", in Luigi Firpo (1915-1989) (diretta da), Storia delle idee politiche, economiche e sociali, vol. secondo, Ebraismo e Cristianesimo. Il Medioevo, tomo secondo, Il Medioevo, Unione Tipografico-Editrice Torinese, Torino 1983, pp. 867-899; quadri minori o analisi, in H. Enayat, op. cit.; Abdallah Laroui, Islam e modernità, trad. it., Marietti, Genova 1992; e Massimo Campanini, Islam e politica, il Mulino, Bologna 1999; ma, soprattutto, B. Lewis, Il linguaggio politico dell’Islam, cit., in quanto attento appunto al linguaggio, "la istituzione fondamentale della società" (Peter Ludwig Berger e Brigitte Berger, Sociologia. La dimensione sociale della vita quotidiana, trad. it., il Mulino, Bologna 1987, p. 95).

(82) L. Gardet, Conoscere l’Islàm, trad. it., Edizioni Paoline, Catania 1959, p. 52; più ampiamente, cfr. Idem, L’Islam. Religion et Communauté, cit., pp. 273-279; e Idem, La Cité musulmane. Vie sociale et politique, cit., pp. 22-29.

(83) Idem, Conoscere l’Islàm, cit., p. 52, nota 1; correggo il nome dello shaykh al-Azhar, cioè del rettore della moschea-università de Il Cairo, sulla base di quanto se ne legge in Idem, La Cité musulmane. Vie sociale et politique, cit., pp. 25 e 26, nota 2. L’istituto dei Piccoli Fratelli di Gesù s’ispira al progetto dei Piccoli Fratelli del Sacro Cuore del sacerdote francese, eremita e missionario, Charles-Eugène de Foucauld (1858-1916).

(84) Jacques Jomier O.P., Per conoscere l’Islam, trad. it., Borla, Roma 1996, p. 114.

(85) M. Talbi, Le vie del dialogo nell’islam, cit., p. 37. Con il termine nahda — "rinascimento" o "risorgimento", ma sembra meglio "risveglio" — viene indicato il movimento nato nel mondo islamico dal primo incontro con la modernità, cioè a partire dalla prima spedizione d’Egitto (1798-1801), guidata da Napoleone Bonaparte (1769-1821): sulla Nahda, cfr. sinteticamente Ali Merad, L’Islam contemporain, 5a ed. corretta, Presses Universitaires de France, Parigi 1995, pp. 19-32; e N. Tomiche, voce "nahda", in Encyclopédie de l’Islam, nouvelle édition établie avec le concours des principaux orientalistes par C. E. Bosworth, E. van Donzel, W. P. Heinrichs et feu C. Pellat, assistés de F. Th. Dijkema (pp. 1-384), P. J. Bearman (pp. 385-1060) et Mme S. Nurit, sous le patronage de l’Union Académique Internationale, tome VII, mif-naz, E. J. Brill-Éditions G.-P. Maisonneuve & Larose A.A., Leida-New York-Parigi 1993, pp. 901-904; ampiamente F. Gabrieli, Il risorgimento arabo, Einaudi, Torino 1958; R. Caspar M.Afr., Traité de Théologie Musulmane, tomo I, Histoire de la pensée religieuse musulmane, cit., pp. 221-319; Albert Habib Hourani (1915-1993), La pensée arabe et l’Occident, trad. francese, Naufal, Parigi 1991, dell’opera Arabic Thought in the Liberal Age (1798-1939), Cambridge University Press, Cambridge 1983, della quale si può trovare lo sfondo fattuale in Idem, Storia dei popoli arabi. Da Maometto ai nostri giorni, trad. it., Mondadori, Milano 1992, pp. 263-352; e K. F. Allam, "L’islâm contemporaneo", cit., pp. 221-252.

(86) M. Borrmans M.Afr., "Risveglio islamico o rinnovamento musulmano?", cit., pp. 153-154.

(87) Cfr. R. Guolo, "Attori sociali e processi di rappresentanza nell’islam italiano", cit., passim, ma soprattutto p. 82; cfr. Idem, "È possibile un partito islamico in Italia?", in "liMes. Rivista Italiana di Geopolitica", n. 4, Roma ottobre-dicembre 1997, pp. 271-284; Idem, "Le tensioni latenti nell’islam italiano", in Ch. Saint-Blancat (a cura di), L’islam in Italia. Una presenza plurale, cit., pp. 159-173; Idem, "La rappresentanza dell’Islam italiano e la questione delle intese", in S. Ferrari (a cura di), Musulmani in Italia. La condizione giuridica delle comunità islamiche, cit., pp. 67-82; e P. Naso, Il mosaico della fede. La religione degli italiani, Baldini & Castoldi, Milano 2000, pp. 103-140.

(88) R. Guolo, "Attori sociali e processi di rappresentanza nell’islam italiano", cit., p. 90.

(89) Ibidem.

(90) Cfr. la nozione di "religione politica", in Eric Voegelin (1901-1985), Le religioni politiche, in Idem, La politica: dai simboli alle esperienze. 1. Le religioni politiche. 2. Riflessioni autobiografiche, trad. it., a cura di Sandro Chignola, Giuffrè, Milano 1993, pp. 17-76.

(91) G. Rizzardi, Islâm, processare o capire? Indicazioni bibliografico-metodologiche, cit., p. 265.

(92) Idem, Introduzione all’Islâm, cit., pp. 15-16.

(93) K. F. Allam, "L’islâm contemporaneo", cit., p. 264, che rimanda a O. Roy, L’èchec de l’Islam politique, cit.

(94) J. Stamer M.Afr., op. cit., p. 11.

(95) S. Qutb, "L’islam e l’organizzazione della città", trad. it. di Idem, Ma‘rakat al-islâm wa-l-ra’smâliyya [La lotta fra l’islam e il capitalismo], Dâr al-Kitâb al-‘Arabî, Il Cairo 1952, pp. 70-79, in I Fratelli Musulmani e il dibattito sull’islam politico, con introduzione di A. Pacini, Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli, Torino 1996, pp. 35-39 (p. 35).

(96) Idem, "Il gihâd per la causa di Dio", trad. it. di Idem, Ma‘âlim fî al-tarîq [Pietre miliari], Dâr al-šurûq, Beirut 1979, pp. 59-65, in P. Branca (a cura di), Voci dell’Islam moderno. Il pensiero arabo-musulmano fra rinnovamento e tradizione, con prefazione di Maurice Borrmans M.Afr., Marietti, Genova 1991, pp. 197-200 (p. 199); cfr., pure, del predecessore di Sayyd Qutb come guida intellettuale del movimento dei Fratelli Musulmani, l’avvocato ‘Abd al-Qâdir ‘Ûda (m. 1954), "Islam e politica", trad. it. di Idem, al-Islâm bayna gahl abnâ’i-hi wa ‘agz ‘umalâi-hi [L’Islam, tra seguaci ignoranti e guide incapaci], al-Muthâr al-Islâmi, Il Cairo s.d., pp. 43-49, ibid., pp. 200-205; e Idem, "La sarî‘a: costituzione fondamentale dei musulmani", trad. it. di Idem, Al-Islâm wa-awdâ‘u-na al–qânûniyya [L’Islam e le nostre istituzioni giuridiche], Maktabat al-Kitâb al-‘Arabî, Il Cairo 1951, pp. 27-32 e 45-46, in Dibattito sull’applicazione della "Shari‘a", cit., pp. 11-15.

(97) S. Qutb, "Il gihâd per la causa di Dio", cit., p. 199.

(98) A. Maududi, Jihâd in Islâm, The Holy Coran Publishing House, Beirut 1980, p. 19, testo scritto in inglese nel 1939, cit. in O. Roy, L’échec de l’Islam politique, cit., p. 85; cfr. pure H. Enayat, op. cit., pp. 83-110, soprattutto pp. 106-107.

(99) Khorshid Ahmad, "Introduzione" a A. Maududi, The Islamic Law and Constitution, Islamic Publication, Lahore 1980, 1a ed. 1955, p. 5, cit. in O. Roy, L’échec de l’Islam politique, cit., p. 85.

(100) Panayotis J. Vatikiotis, Islam: stati senza nazioni, con presentazione di Giampaolo Calchi Novati, trad. it., il Saggiatore, Milano 1993, p. 47.