00 20/01/2009 12:56
L'inconoscibile diventa conoscenza; l'amore realizza il passaggio della frontiera dell'invisibile; l'al di là delle cose transita al di qua e diventa vita.
Gesù l'ha definita vita eterna e l'ha precisata con queste mirabili parole: questa è la vita eterna che conoscano Te Padre e Colui che hai mandato il Cristo [Gv 17:3].
Non sono stato deluso e se voi mi chiedeste perché credo in Dio io vi risponderei: perché mi si è rivelato, e se voi mi chiedeste qual è la prova più alta della sua conoscenza, io vi risponderei: perché sono stato con lui.
(...) Posso dire: «Io credo in Dio perché lo conosco».
L'uomo vecchio che è in me crede in Dio solo per analogia, attraverso la natura, la ragione, i simboli; ma il «bimbo» di Dio che è nato e che si sviluppa in me crede in Dio perché lo conosce. E lo conosce perché Lui si fa conoscere.
Ma non nella carne e nel sangue, bensì nella stessa vita divina che gli trasmette nel suo amore.

Questa è la mia forza.
Ed è su questa forza ch'io metto la mia speranza.
Su questa straordinaria realtà che io gioco tutta la mia vita.


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Carlo Carretto, nato ad Alessandria nel 1910 e morto a Spello nel 1988, ricoprì la carica di presidente dell'Azione Cattolica Italiana.
Successivamente, entrò a far parte della congregazione laica dei piccoli fratelli di Gesù, fondata nel 1933 da Renè Voillaume, sulle orme di Charles de Foucault.
Le sue numerosissime opere sono state pubblicate dalle Case editrici La Scuola, Ave, Cittadella, Città nuova, Queriniana, Morcellina/Dadhoniane e Paoline.