00 20/01/2009 13:12
E' talmente vera la cosa, da far dire a Santa Teresa:
"Oh potessi peccare senza offendere nessuno, peccherei perché imparerei meglio a capire il mio Dio". Ma questa è una delle tante follie che sa pensare l'Amore quando è autentico.
Però è certa una cosa: quando giungi lì non ti fa più paura nemmeno il male. Hai vinto e sai che Dio vince.
Peccato però che la vittoria non sia ancora definitiva. Ed è ancora la ragione che torna all'attacco e ti indebolisce nella posizione raggiunta.
Sì, lo confesso: ciò che mi ha reso più difficile l'accettazione di Dio come esperienza, come incontro, è stata proprio la ragione, meglio, la ragione che non ama, la ragione di chi ragiona troppo, la ragione che non sa accettare il suo limite e che, pur non avendo ancora tutti i dati del conoscere, si permette di dire a ogni nuova scoperta: ma questa è cosa impossibile!
(...) Stanco di ragionare ho cercato di amare.

Mi sono pensato come bimbo in braccio a Dio come a mia madre.
Mi sono addormentato così. Allora mi è venuta incontro la contemplazione. E la contemplazione è amorosa. E' al di là della meditazione, anche la più alta e la più profonda.
E nella contemplazione che ho avuto l'esperienza di Dio.
Se nella ragione covava il dubbio, nella contemplazione il dubbio scompariva.
Ho sperimentato che Dio si dà a chi si abbandona totalmente.
E nel suo darsi e nel tuo darti tu non ragioni più. L'amore vero è pazzia, pazzia di Dio, pazzia della creatura.
(...) Fratello, vuoi un consiglio?
Non perdere più' tempo nel chiederti se Dio esiste.
Ci pensa il Reale a dirtelo in tutti i modi. Tutto l'esistere te lo ripete.