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La testimonianza dei Valdesi, sia negli scritti che nella loro pratica, mostra come l'autorità della Bibbia continui ad essere la regola della loro vita (38). Il primo principio distintivo dei Valdesi, evidente dalla loro condotta quotidiana, era riassunto dalle parole dell'Apostolo: “Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini” (39). Il secondo principio era l'autorità e l'uso a livello popolare delle Sacre Scritture, che essi avevano nella loro lingua natia.

di loro c'erano molte persone che potevano citare a memoria brani della Bibbia. Il terzo principio distintivo era l'importanza della predicazione e il diritto dei credenti di esercitare quella funzione. A questi principi fondamentali, basati sul sermone sul monte, i Valdesi aggiungevano il rifiuto dei giuramenti, la condanna del Purgatorio e delle preghiere per i morti. Non vi sono che due sole vie dopo la morte - essi dichiaravano - la via che porta al Paradiso e la via che porta all'Inferno. I Valdesi di prima della Riforma, nella loro fede e nella loro pratica, durante i secoli influenzano molti popoli. Essi, infatti, mandavano regolarmente missionari (molti fra i quali mercanti) ad evangelizzare l'Europa, e questi missionari attraevano convertiti in grande quantità. Avrebbero, però, dovuto terribilmente soffrire per la loro fede.
È un fatto storico che queste chiese dell'Italia del nord, che erano rimaste fedeli all'autorità della Scrittura sin dal tempo del loro stabilirsi nel secondo, terzo e quarto secolo,attraverso la Riforma, erano le vere chiese. Era la chiesa papale ad essere, come lo è tutt'ora, eretica e scismatica. È il resoconto storico di queste antiche chiese bibliche nell'Italia del nord e nel sud della Francia che la Chiesa cattolica romana ha cercato di sopprimere almeno per gli ultimi nove secoli - una vera “pulizia etnica” spesso condotta con violente crociate e con seicento anni di inquisizione, distruggendo persino la documentazione della loro testimonianza e con una vera e propria manipolazione revisionista della storia. È solo per la provvidenza divina che la Chiesa papale non è riuscita a tutt'oggi ad eliminarle.