Il problema del Papato
La Chiesa di Roma, nel tempo, elabora parzialmente ed astutamente la sua “ Petrologia “; scalza “ il Fondamento che è Gesù Cristo, Colui che respinge sdegnosamente il regno di questo mondo “, ed aiutata dai teologi pose un altro fondamento: “ la persona di Pietro Vicario di Gesù Cristo “. Come logica conseguenza, anche del concetto errato di Chiesa, ecco l’affermazione della “ giurisdizione universale per diritto divino “ del Vescovo di Roma.
L’inutile tenda che Pietro voleva costruire sul Tabor diventa finalmente una realtà.
Il Vescovo di Roma ora tiene fermamente in mano i “ due poteri”, quello spirituale e quello temporale: Il mondo cattolico - romano ha finalmente il suo “ idolo “ che le folle idolatre acclamano: più di un vescovo, più di un re, più di un imperatore, un pari a Dio:
Il cardinale Bellarmino giunse a dire e scrivere: se il Papa dice che una cosa buona è cattiva è cattiva, se il Papa dice che una cosa cattiva è buona è buona, perché il Papa è più di Dio “.
L’equivoco fatale di “Pietro Pietra “ ebbe volutamente in Roma il sopravvento!
All’orizzonte si profila l’esito tragico di questo equivoco che ha distrutto l’ecclesiologia tradizionale, patristica, quella di Cristo. “ Il mio regno non è di questo mondo “ aveva detto. I regni di questo mondo sono una illusione satanica. Gli antichi Padri della Chiesa ignorano totalmente questa abnorme novità. Come può un uomo sulla terra essere considerato Capo della Chiesa che è presente in terra e nei cieli?
Dobbiamo forse deformare l’immagine di S. Paolo che paragona la Chiesa a un corpo il cui Capo è Cristo? Come può la Chiesa essere un corpo bicipite? Sarebbe solo un mostro! Il Papa in terra e Cristo nei cieli? Come non comprendere la assurdità blasfema di questa immagine dottrinale da secoli imposta ai cristiani d’occidente?
Si è voluto ad arte dimenticare che Pietro fu alla testa della Chiesa di Antiochia? Al tempo di Cristo questa Sede era la capitale della Provincia d‘Oriente dell’Impero Romano. Proprio ad Antiochia perdiamo le tracce dell’Apostolo Pietro. Sappiamo bene infatti dalla Sacra Scrittura che la Chiesa di Roma è stata fondata quasi sicuramente da Paolo, e sicuramente la diretta lui come risulta dagli Atti degli Apostoli e soprattutto dalla Lettera ai Romani che egli stesso aveva evangelizzato dirigendo poi come Vescovo.
Se il primato è un privilegio del successore di Pietro, a chi spetta allora questo privilegio?
Al Papa di Roma o al Patriarca di Antiochia che ne possiede certamente la successione nella Cattedra? I centri visibili della Chiesa si spostano con il succedersi degli avvenimenti storici, ma solo il Cristo Capo indiscusso ed Unico.
La Chiesa fondata da Cristo fu definita nel IV Concilio Niceno - Costantinopolitano nel 325 e nel 381: UNA, SANTA, CATTOLICA, APOSTOLICA ( Cattolica nel senso di sinodale e universale, non di romana ).+
Questo Credo che solamente nella Chiesa Ortodossa è ancora professato in tutta la sua purezza originale, è la ricapitolazione delle verità fondamentali della Fede vera, cioè Ortodossa della Chiesa.
I Santi Padri dei primi Concili hanno voluto proteggere l’inestimabile tesoro della Fede, il Credo, da ogni violazione. I Santi Canoni ( regole di fede ) stabiliscono che chiunque osi alterare, sia in minima parte il sacro testo, con aggiunte o sottrazioni, sia scomunicato, la pena più terribile che la Chiesa possa infliggere a un fedele o a una Comunità o Chiesa Locale.