Getta uno sguardo su di me, o fortissimo, Onnipotente, perché se ne vadano le iniquità che sono in me e che il tuo dono venga a rimpiazzarle. O compassionevole, o Provvidenza, Lodato, Luce inestinguibile, ordina con la tua forza infinita che si rinnovi e si affermi l'essenza della mia natura sotto quel tetto corporale che sono le mie membra; | degnati di riposarvi, di abitarvi in maniera stabile, di sederti alla tavola con felici desideri, unendo a te la mia anima; degnati, dopo aver allontanato per sempre la corruzione dei miei peccati, di dispormi alla purità, o Re immortale, che doni a tutti la vita, Signore Gesù Cristo, benedetto nei secoli. Amen. LXXVIlI, IV, p. 422 |