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IL TUO SGUARDO MI SALVA

Fissa il tuo sguardo su di me,
o Compassionevole,
come un tempo su Pietro
allorché ti rinnegò,
perché sono del tutto annientato.

Irradia su di me
il raggio della tua misericordia,
tu che sei tutto bontà,
affinché, ricevuta la tua benedizione,
Signore,
io sia giustificato,
io viva,
e divenga puro dai miei errori
che non sono le tue opere
e che mi torturano.

Non ho l'audacia di tendere verso di te
la mia mano colpevole,
fino a che tu avvicini
la tua destra benedetta,
per rinnovarmi, io condannato.


Trionfa dunque ancora una volta
della mia testardaggine
grazie alla tua dolcezza
venendo in mio soccorso,
nella tua benignità.

E per la tua onnipotenza
rimetti la somma totale dei miei peccati:
i miei primi errori, con quelli
della media età
e quelli della fine della vita.
O Cristo,
ingegnoso nel realizzare l'impossibile,
o Re, Luce dei giusti.

 

L, III, p. 277