00 03/02/2009 22:06
 

Rilevanza della risposta alla "prima chiamata"

Vi è ancora da aggiungere che la "seconda chiamata" (quella tipica della vita adulta e di chi ha già vissuto anni di esperienza sacerdotale o di vita consacrata) è tanto più affrontabile quanto più la "prima chiamata", quella degli anni giovanili, è stata vissuta realmente come un avvenimento molto coinvolgente, come invito di Dio che comprende veramente il sacrificio di noi stessi per metterci a disposizione del ministero ecclesiale. In particolare, comprende anche il sacrificio del cuore con la rinuncia all'amore del matrimonio per vivere l'amore al di dentro della consacrazione totale e di una totale disponibilità alla missione.
È veramente molto importante la risposta alla prima chiamata. Essa deve essere coraggiosa, anche se non priva
di tormenti, di giorni nei quali tutto viene messo in discussione da qualcosa che, dentro di noi, si oppone alla proposta di Dio e spinge verso un'altra direzione il nostro futuro. Già la prima chiamata può essere, negli anni dell'adolescenza e della giovinezza, il tempo nel quale sperimentare con una certa drammaticità che il passo della risposta alla vocazione è possibile solo alla potenza della grazia di Dio e che le difficoltà - apparentemente insuperabili richiedono di strappare a Dio la forza, e poi il dono di una pace interiore, che consente di passare oltre il crinale della montagna e di entrare in una condizione spirituale nuova, fatta di luce, di gioia, di intima risoluzione.

L'importanza dello stile nella "quotidianità"

E ancora, la crisi dell' età adulta, oltre a essere una cosa diversa a seconda di quel che è stata la crisi della prima chiamata, è pure caratterizzata dal modo secondo il quale si affronta il quotidiano negli anni che conducono al momento della prova e di una svolta spirituale. Lo stile quotidiano degli anni di vigilia può maturare la capacità di far propria, lentamente, l'indicazione del Vangelo su ciò che è possibile a Dio e non a noi; oppure può creare delle condizioni sfavorevoli, preambolo di un dramma che potrebbe non essere a lieto fine.