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MARIA NATA SENZA PECCATO

Circa il senso dato alla "immacolata concezione", tanto dagli ortodossi greci quanto dai protestanti, appare inammissibile sostenere che Maria, fin dal primo istante del suo concepimento, è stata preservata dal peccato originale.

Se ciò fosse vero, a Maria verrebbe a mancare una delle caratteristiche essenziali della condizione umana, dopo la caduta di Adamo; non avrebbe più parte a quella natura peccaminosa che tutti ci accomuna, per cui il dogma stesso della vera umanità di Cristo potrebbe essere messo in dubbio.

Ma la Bibbia afferma con ogni chiarezza che:

"nessuna creatura umana è immune dal peccato, perché non v'è alcun giusto, neppure uno" (Romani 3,10).

Ecco perché S. Agostino può dire:

"Quando troverai uno che non è nato da Adamo, avrai trovato uno nato senza colpa. Nessuno potrà mai togliere ai cristiani questa verità" (Serm. 293. Nat. Giovanni Battista).

La dottrina apostolica è chiara:

"Per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato vi è entrata la morte; in questo modo la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato" (Romani 5, 12). E l'apostolo aggiunge: "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3,23).

Persino Maria conferma questa verità quando, nel Magnificat, esclama:

"Lo spirito mio esulta in Dio mio salvatore" (Luca 1,47).– Ella piena di umiltà e di chiara visione della realtà, dunque, non confusa, riconosce e confessa che Dio è colui che l’ha salvata da ciò da cui doveva essere salvata: ovvero dal peccato.

Pertanto, Dio l’ha salvata, concedendoLe il perdono dei peccati e permettendoLe di vedere con chiarezza la dimensione della sua missione (Salmo 32).

Ella, liberata dal peccato, con la mente aperta ed il cuore purificato, comprese l’incarico assegnatole da Dio, l’accolse e lo realizzò nella sua stessa natura umana.

Nel momento della annunciazione l'angelo, in riferimento a Gesù, aveva detto:

"Egli salverà il popolo dai suoi peccati" (Matteo 1,21), e Cristo è venuto nel mondo proprio per compiere questa specifica missione: espiare il peccato di tutta l'umanità.

Quando, nella "bolla Ineffabilis Deus" (firmata dal Papa Pio IX) ,

si afferma che Maria è esente dal peccato originale ("intuitu meritorum Christi Jesu, Salvatoris humani generis" cioè "in considerazione dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano"), va osservato che i meriti di Cristo sono applicabili soltanto ai peccatori (… non sono venuto per i giusti ma per i peccatori…) e che anche Maria, avendo trovato grazia presso Dio, è stata dunque sciolta dal peccato e resa pura dalla Parola.

Pertanto, è più accoglibile la versione secondo la quale Maria nacque nel peccato, come qualsiasi essere umano (la Stessa ha fatto bene a dichiarare d’essere stata salvata), ma, per la missione ricevuta, venne perdonata e sciolta da ogni peccato; per ciò poté chiamare Dio suo Salvatore.