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A partire dal XIII secolo,

due scuole teologiche opposte si scontrarono apertamente all'interno del cattolicesimo romano:

quella dei Francescani,

che difendevano l'idea della immacolata concezione,

e quella dei Domenicani

che vi si opponevano, fondandosi sulla Bibbia e sui Padri che abbiamo citato.

Nel diciannovesimo secolo

la lotta si concluse con l'imposizione autoritaria della dottrina sostenuta dai Domenicani ad opera di Pio IX (anno 1854) il quale al proposito, si espresse così:

"Da parte nostra preferiamo seguire l'insegnamento della Scrittura e il pensiero dei Padri della Chiesa antica.

Portiamo dunque a Maria il medesimo rispetto che ebbe per lei l'angelo della annunciazione, nutriamo per lei profonda attenzione quale eletta dalla grazia di Dio per essere la madre terrena del Salvatore, e crediamo che è benedetta tra le donne proprio perché seppe essere un membro fedele e ubbidiente nel popolo di Dio. (Maria viene vista come strumento di Dio, eletta per il piano della salvezza, ma non corredentrice)

Scrive S. Agostino:

"Santa è Maria, benedetta è Maria; però è meglio la Chiesa che Maria. Perché? Perché Maria è una parte della Chiesa, un membro santo, eccellente, eminentissimo, ma solo un membro del corpo; ma il corpo intero vale più di un solo membro. Il capo è il Signore, e Cristo nella Sua totalità è capo e corpo" (cfr. Opera completa di S. Agostino, vol. VII. Serm. 25,13: "La maternità di Maria", pp. 143-159, ed. BAC, Madrid, 1950).

Noi cristiani

siamo convinti di essere coerenti non solo con l'insegnamento della Bibbia, ma anche con il pensiero della Chiesa dei primi quattro secoli e con coloro che tale visione hanno confermato e mantenuto nel tempo, perciò onoriamo Maria come colei che fu scelta per dare la vita terrena a Gesù.

Riconosciamo che Maria fu salvata e resa senza peccato per pura grazia, al fine di compiere la divina missione.

Ella, credendo ed ubbidendo alla Parola di Dio, divenne lo strumento umano di cui Egli si servì per la sua incarnazione, per assumere quindi un corpo che poteva essere offerto in sacrificio. Per tutto ciò che era, che fu resa e che compì, noi riconosciamo Maria e la dichiariamo Beata, poiché il Potente ha fatto in Lei grandi cose.

Maria resa libera dal peccato e ripiena dello Spirito Santo, portando la Parola nel suo grembo, vide con chiarezza e precisa verità la sua realtà, quella del genere umano e, più che ogni altra cosa, quella di Dio. Per questa illuminazione (che consegue all’opera dello Spirito Santo ed alla incarnazione della Parola), Ella potè vedere ciò che mai prima aveva visto e cantare un canto, il Magnificat, che mai prima né Lei né altre creature avevano potuto cantare.

Altre donne videro e cantarono a Dio, ma nessuna mai come Maria: Ella ottenne la visione più chiara, completa e bella.