La donna, dopo il peccato originale, ha subito rispetto all'uomo, le conseguenze più gravi, com'è detto in Genesi 3:16.
Col sacrificio compiuto dal Signore sulla croce, la sua posizione è però cambiata nel Nuovo Testamento, che ce ne presenta l'innalzamento del ruolo spirituale dalla condizione transitoria per motivi disciplinari di 1Corinzi 14:34-35 e 1Timoteo 2:11-12, a quella definitiva di Galati 3:28, dove è scritto:
Non c'è qui né Giudeo né Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù. - Galati 3:28
Il Signore Gesù ha infatti abbattuto le discriminazioni razziali, sociali e sessuali.
Nell'Antico Testamento il profeta Gioele aveva predetto la discesa dello Spirito Santo su ogni carne, maschile e femminile (Gioele 2:28-29) e ci sono state donne con Ministeri importanti, come Maria sorella di Mosè, Culda e Debora che erano Profetesse. Debora era addirittura anche Giudice, amministrava la giustizia, aveva l'autorità di governo e condusse l'esercito d'Israele alla vittoria. Nel Salmo 68:11 (Riveduta - Nuova Riveduta - Diodati vecchia) si parla di donne annunciatrici della Parola di Dio.
I Vangeli ci dicono che le donne furono le prime ad esercitare il mandato evangelistico (Matteo 28:7,10).
Nel Nuovo Testamento troviamo femmine inserite nella Chiesa con incarichi d'alta responsabilità come:
Giunia, che probabilmente era femmina, era stata segnalata fra gli Apostoli (Romani 16:7).
Febe, che era Diaconessa (Romani 16:1).
Aquila ha catechizzato Apollo con Priscilla (Atti 18:26).
Stefana, che probabilmente era femmina, fece visita a Paolo con Fortunato ed Acaico (1Corinzi 16:17) e l’Apostolo invitò i Corinzi a sottomettersi a lei e alla sua famiglia (1Corinzi 16:15-16).
Abbiamo anche esempi di donne che avevano ricevuto dei doni dello Spirito Santo, come le quattro figlie di Filippo l'Evangelista che possedevano il dono di profezia (Atti 21:9). Vi sono poi altre donne che hanno lottato per il Vangelo, collaborando con Paolo (Filippesi 4-3).
Probabilmente la Seconda Lettera di Giovanni è stata indirizzata ad una donna.
Oltre a tutto teniamo presente che nel Nuovo Testamento (e quindi all’inizio della Chiesa) non si parla né uomini Pastori, né donne Pastori, ma si parla di Anziani con mansioni pastorali (1Pietro 5:1-2). I Pastori, come ministero, sono venuti con il tempo.
Ricordiamoci poi che non siamo più nel regime della Legge, ma in quello dello SPIRITO (Romani 7:6).