00 27/09/2009 08:26
ROYAL DUTCH - SHELL OIL CO.
da Manitese

FATTURATO: 127.780 MILIARDI DI LIRE

La comunità Ogoni, nella Nigeria meridionale, sta sostenendo una campagna contro i danni all'ambiente e alle risorse agricole causati dalla compagnia Shell, rivendicando adeguati risarcimenti per la distruzione della terra e dei raccolti. A seguito del massacro avvenuto nell'ottobre 1990, durante il quale furono uccise ottanta persone, il popolo Ogoni, il 4 gennaio 1993, fece una marcia di protesta con 100.000 partecipanti contro le attività delle compagnie petrolifere, compresa la Shell, che avevano lasciato acque inquinate, terreni devastati, eruzioni di gas naturale in combustione 24 ore al giorno, e oleodotti che attraversano i villaggi. Essi considerano il petrolio estratto dalle loro terre negli ultimi 30 anni di loro proprietà e chiedono una percentuale ed un risarcimento per il degrado ambientale. Nell'aprile 1993 un Ogoni fu ucciso ed altri 11 feriti dalle forze di sicurezza nigeriane mentre protestavano per l'istallazione di un oleodotto attraverso le loro terre. Nei trascorsi 10 anni, la Shell ha riversato più di 5,6 milioni di litri di petrolio in Nigeria. Nel 1990 la Shell fu multata per l'eruzione di gas, ma continuò tale pratica, causando problemi di salute nei villaggi Ogoni. Nel giugno 1993 impiegò più di 50 giorni per tamponare una falla di petrolio dalla rottura di un oleodotto. L'esercito nigeriano nel 1993 ha sterminato un'intera tribù, provocando più di 1.800 morti, per consentire alla Shell di continuare le trivellazioni nell'Ogoniland: lo sterminio degli Ogoni avvenne nello stato nigeriano di Rivers tra il gennaio '93, quando la Shell sospese le operazioni, e il 22 maggio dello stesso anno, 10 giorni dopo che il governo militare aveva ordinato di fare terra bruciata. Un alto ufficiale nigeriano ha ammesso nell'aprile 1994 che le rivendicazioni degli Ogoni erano "più che fondate".

Lo scrittore nigeriano Ken Saro-Wiwa, Premio Nobel Alternativo per la Pace e leader del Movimento per la Sopravvivenza del Popolo Ogoni (MOSOP), che chiede da anni che i proventi dell'estrazione petrolifera nello Ogoniland rimangano almeno in parte nel Rivers, uno degli stati più poveri, è stato percosso, arrestato e imprigionato il 22 maggio 1994. .. Saro-Wiwa è noto per il suo impegno pacifista. .. Amnesty International ritiene inoltre che Ken Saro-Wiwa sia un prigioniero per motivi di opinione, e che il suo arresto faccia parte del disegno repressivo nei confronti della popolazione Ogoni, che sta lottando [contro] le compagnie petrolifere. Il 10 novembre 1995 Ken Saro-Wiwa è stato impiccato .. insieme ad altri otto militanti del movimento degli Ogoni, nonostante le pressioni dell'opinione pubblica internazionale.

COSA COMBINA NEL MONDO LA SHELL

.. E' una delle tre multinazionali coinvolte nella causa intentata da 500 contadini del Costarica resi sterili dai pesticidi. La Shell e la Dow Chemical avevano sviluppato e prodotto il pesticida DBCP, che è proibito negli U.S.A. e che ha causato la sterilità nei lavoratori delle piantagioni di banane. La Shell e la Dow Chemical hanno bloccato il processo nel Texas per 7 anni. Negli U.S.A. la Shell Mining Co. era nel 1989 una delle 5 imprese minerarie con le peggiori misure di sicurezza.

.. Nel Parà, in Brasile, la miniera di bauxite è il primo di molti progetti minerari in Amazzonia, ed è controllata da ALCOA (U.S.A.) e da una filiale della Shell, Billiton. La fonderia della miniera userà energia proveniente dalla diga Cachoeira Porteira, che inonderà 911 Kmq di foresta tropicale, compresi alcuni villaggi dell'Amazzonia ..; anche terre abitate da 23 gruppi di popoli indigeni, alcuni dei quali non sono ancora venuti in contatto con l'uomo bianco .., e quindi vulnerabili alle malattie. Nel 1990 .. la Shell ammise di aver scelto una zona in Thailandia per una piantagione di eucalipti perchè sarebbe stato relativamente economico sfrattare e risarcire più di 4.000 indigeni. Fu consentito agli agenti della Shell di usare la corruzione e le minacce di violenza per indurre gli indigeni a lasciare le loro terre.

.. Nell'agosto 1989 .. alla raffineria di Stanlow si ebbe una fuoriuscita di 37.500 litri di petrolio greggio, che inquinò 20 km dell'estuario del fiume Mersey. .. La Shell ebbe una multa di 1 milione di sterline. Fu giudicata incapace di "compiere il proprio dovere di rispetto dovuto alla comunità". Secondo l'Autorità Nazionale dei Fiumi, la Shell era più preoccupata di salvare l'oleodotto che non di impedire la perdita, con un incremento nella fuoriuscita di 7 tonnellate di petrolio. Nel 1992, la raffineria Stanlow a Ellesmere Port era all'undicesimo posto nella lista di Greenpeace dei 50 impianti industriali più 'sporchi', autorizzata dalla NRA a scaricare rifiuti tossici nell'ambiente marino. Fu scoperta ad inquinare illegalmente su 42 dei 275 campioni di acqua prelevati dalla NRA. Fu scoperta anche a scaricare tre sostanze chimiche proibite senza autorizzazione.

.. ARMAMENTI: la Shell è coinvolta nella produzione di tessuti da mimetizzazione tramite Don & Low, e solventi, resine e altri prodotti con la Shell Chemicals. La Shell inoltre fornisce carburante alla marina ed alle forze aeree.

.. TEST SU ANIMALI: nel 1993 la Shell, su richiesta legale, ha testato veleno per roditori su animali, ed anche altri prodotti chimici come detergenti e anticongelanti prevedono test su animali.

LA REPRESSIONE È LA RISPOSTA CONTRO CHI OSA SFIDARE IL POTERE DELLE MULTINAZIONALI PETROLIFERE
di Andy Rowell (da The Guardian)

.. La Shell, in Nigeria, è da lungo tempo al centro delle proteste. .. Nel 1990 .. la Shell ha chiesto l'intervento della brutale Mobile Police Force (MPF) che ha massacrato 80 persone e distrutto 495 abitazioni. La Shell si è autoassolta da ogni responsabilità, anche se aveva chiesto esplicitamente alla MPF di reprimere la manifestazione. .. La risposta della MPF è stata dura: case bruciate, saccheggiate, distrutte; gente picchiata e ferita ..; candelotti lacrimogeni sparati dalla MPF e dalla marina. I manifestanti sono poi stati dispersi a colpi di manganello.

.. Il crescente dissenso degli ogoni è culminato nella grande manifestazione del gennaio del 1993. La repressione è stata feroce : 27 villaggi distrutti, 80 mila profughi, duemila morti. La Shell, come tutte le altre compagnie del delta, ha preso le distanze. Ma .. avrebbe potuto interrompere immediatamente il conflitto, o almeno impedire l'uso della violenza contro i manifestanti.

LA SHELL HA RUBATO LA NOTTE NIGERIANA
da Der Spiegel, 12 ottobre 1995 (pag. 126)

.. Quando piove su Ebubu, i bambini si ammalano. E in autunno, nella regione del delta del Niger, piove continuamente. .. "Soffrono di ogni sorta di allergie cutanee", spiega il medico che da tredici anni lavora in questo misero villaggio ..: "io posso consolarli, ma non posso guarirli". .. L'armadio dei medicinali è praticamente vuoto, perfino un tubetto di pomata per la pelle è una rarità. Così i bambini si grattano a sangue le chiazze di eczema che prudono. "Poi le piaghe s'infettano e il bambino è morto"

.. Qui, la densità della popolazione è altissima. La terra è fertile e la vegetazionne abbondante. Una volta i fiumi erano pescosi e la più grande palude di mangrovie di tutta l'Africa è stata per molto tempo un'inesauribile riserva di cacciagione. Quel paradiso è praticamente scomparso. Le multinazionali del petrolio, come la Royal Dutch Shell, sfruttano da parecchi anni le riserve petrolifere del delta del Niger. Fiamme gigantesche appestano l'aria e mandano una luce intensa sulla foresta, anche di notte. Di tanto in tanto delle esplosioni, dovute alla vetustà degli impianti, distruggono campi e foreste. Le perdite che si producono negli oleodotti arrugginiti contaminano i terreni. Le raffinerie emettono direttamente nell'atmosfera sostanze tossiche non filtrate e i residui chimici vengono scaricati nel fiume e nelle sue ramificazioni.

.. I regimi militari che si succedono trovano in tutto questo fonti considerevoli di profitto e fino a oggi non si sono molto preoccupati dei guasti causati all'ambiente e dei rischi a cui è esposta la salute della popolazione. .. "La gente della Shell è arrivata con i bulldozer e ha preso possesso del nostro paese ", dichiara Nelsono Igbunefu, capo del villaggio di Umuechem. All'epoca, nel 1959, .. nessuno si rendeva conto di che cosa fossero venuti a fare i bianchi. .. Hanno piazzato della cariche di esplosivo, gli hanno dato fuoco, hanno misurato la onde di sovrappressione e con questo sistema hanno localizzato i giacimenti di petrolio più grandi. La popolazione locale stava a guardare, spaventata e interdetta.

.. Oggi, a Umuechem, migliaia di barili di petrolio greggio, di ottima qualità e a basso tenore di zolfo, escono da più di cinquanta pozzi. .. Ogni giorno, la Shell Petroleum Development Company of Nigeria (SPDC) estrae circa 290mila barili di greggio che percorrono più di 6200 chilometri di tubazioni per arrivare fino alla costa ..: per la Shell, nel 1994, il 17 per cento del petrolio che estrae in tutto il mondo.

.. La SPDC del delta del Niger ha speso, secondo quanto essa stessa ha affermato, qualcosa come 23 miliardi di lire nel periodo 1987-1992. Nell'altra colonna del bilancio della Shell sono stati iscritti .. da 45MILA milardi a più di 56MILA milardi di lire di entrate derivanti dall'attività petrolifera.

.. Nella foresta, non lontano dalle capanne del villaggio di Umuechem, gli impianti di combustione emettono una specie di forte sibilo. Queste centinaia di flares .. sputano senza interruzione sostanze tossiche e fuliggine.

Ogni giorno, la sola Shell libera più di 28 MILIONI DI METRI CUBI di gas nel delta del Niger. Quando piove, dal cielo cade un'acqua sporca che contiene, a seconda della direzione del vento e del volume della produzione, ogni specie di sostanze chimiche. Gli abitanti del luogo vanno ad attingere l'acqua potabile da pozzi poco profondi, dove talvolta devono prima allontanare con le mani lo strato di idrocarburi che copre la superficie.

.. La Shell aveva promesso alla gente attrezzature sanitarie, strade, elettricità e scuole. "Abbiamo aspettato, abbiamo supplicato, abbiamo organizzato petiizoni", racconta Igbunefu, di solito così tollerante, "finchè non ci siamo stufati".

In un primo tempo, la Shell ha calmato gli animi facendo qua e là dei piccoli doni. .. A Ejamah, quasi vent'anni fa .., si verificò l'esplosione di un grande oleodotto ..: 12 persone morirono bruciate o soffocate. La Shell .. si impegnò a riparare i danni a sue spese per aiutare la gente. .. A pochi passi dalle capanne del villaggio, non lontano dal luogo dell'incidente di allora .., nonostante il vento leggero, c'è puzza come in una fabbrica di prodotti, chimici, in mezzo alla foresta, nascoste dietro cespugli e alberi alti alcuni metri, ci sono dozzine di pozzanghere. "Quelli della Shell sono gente furba", dice Osaro e rimesta con il suo bastone nella massa appiccicosa. "Hanno scavato buche e poi hanno semplicemente rovesciato dentro tutta la sporcizia". Cinque anni fa, la gente di Umuechem era arrivata al limite : diverse centinaia di uomini e di donne bloccarono l'accesso a un campo petrolifero chiedendo ai dirigenti della Shell di prendere provvedimenti concreti. Ma questi ultimi non erano disposti al dialogo. Intervenne un commando della polizia nigeriana : tre giovani furono uccisi, poi la folla inferocita linciò uno dei poliziotti. L'indomani all'alba, la Special Task Force dello stato di River piombò a Umuechem con automezzi blindati. Il villaggio fu saccheggiato, decine di capanne furono incendiate o fatte saltare in aria con l'esplosivo. I soldati presero l'uomo più vecchio del villaggio e i suoi figli, li trascinarono fuori dalla capanna, li cosparsero di benzina e gli dettero fuoco. Secondo alcuni testimoni, i militari, armati di mitragliatrici pesanti, sparavano su tutto quello che si muoveva. "Non più di qualche settimana fa, abbiamo trovato, per caso, degli scheletri", riferisce Igbunefu - ma non riesce a dire di più. I cadaveri, fra cui quello di suo figlio, trasportati dalla corrente del fiume, erano rimasti impigliati al pilone di un ponte, a due chilometri di distanza dal villaggio. Per le unità speciali, il massacro di Umuechem fu l'inizio di una serie di azioni destinate a terrorizzare la popolazione. Chiunque dia fastidio alle multinazionali del petrolio - è bene che gli abitanti del delta del Niger lo sappiano - sarà brutalmente ricondotto alla ragione o pagherà con la vita.

.. È nato il movimento for the Survival of the Ogoni People ..: 500mila ogoni chiedono miliardi di risarcimento al gruppo Shell. .. Dopo questa sollevazione collettiva, più di un migliaio di ogoni sono stati assassinati, e donne e ragazze sono state violentate. La regione è rigorosamente circondata e unità militari pattuglilano i villaggi. Il portavoce del Mosop, lo scrittore Ken Saro-Wiwa è stato incarcerato [e poi condannato a morte da un tribunale militare e ucciso il 10 novembre 1995].

Pedro