00 01/01/2010 18:11

LE NOVITÀ

Come popolo che ha sperimentato l'opera dello Spirito Santo viviamo un cristianesimo fondato sull'esperienza. Quando partecipiamo ai culti della chiesa ci attendiamo di "avvertire la presenza di Dio". È giusto che sia così! La Bibbia esplicitamente insegna che la presenza di Cristo agisce non soltanto sulla nostra mente, ma anche sulle nostre emozioni. Tuttavia, la nostra disposizione all'esperienza (spirituale) può anche renderci preda delle novità. Ecco perché è tanto importante come pentecostali essere fondati sulla Bibbia. Lo Spirito di Dio scorre nell'alveo della Scrittura. Lo Spirito del Signore non si avventura dove la Scrittura non si inoltra. E triste notare che, accanto alla continua ricerca di esperienze spirituali, spesso si manifesta da parte dei nostri ministri una povertà nella predicazione fondata solidamente sulla Bibbia, oppure una mancanza di studio biblico personale da parte dei credenti. Quando queste realtà sono assenti, allora la novità si infiltra come un espediente per attrarre individui e moltitudini.
Anni or sono, un amico saggiamente mi consigliò: "Ciò che ti impegni a fare come pastore per raggiungere le persone devi studiarti di compierlo anche per mantenerle. Se invece ti adegui sempre l'ultima moda, allora devi continuarla a seguire per mantenerti l'uditorio; ma se predicherai la Parola di Dio e metterai sempre Cristo al centro dell'attenzione, allora questo è soltanto tutto ciò che devi fare".
Ho vissuto abbastanza per essere testimone di molti "venti di dottrina" che hanno soffiato nel corpo di Cristo: il movimento dell'ultima pioggia con la sua enfasi sull'olio miracoloso che appariva sulle palme delle mani, il movimento della sottomissione e del discepolato, l'assorbimento nella demonologia, la confessione positiva, il vangelo della salute e della prosperità, il regno qui e ora, la santa risata, ecc. Ho notato che spesso i responsabili che sposano l'ultima ondata tendono anche a seguire la prossima, quando la precedente è scomparsa. Così, alcuni sostenitori e seguaci del discepolato o della fede estrema ora difendono la risata, e il corpo di Cristo dimentica il loro ruolo precedente e come la loro enfasi su aspetti portati all'estremo abbia lasciato un gran numero di persone spiritualmente naufraghe ed anche chiese divise, mentre i nidi finanziari di questi insegnanti senza radici sono stati arricchiti di nuove piume dal loro uditorio semplice e credulone.
Se non stiamo attenti, il movimento pentecostale può ben presto essere conosciuto come "la chiesa di quello che sta avvenendo ora", che fa, cioè, di tutto per attrarre una moltitudine, guidata da espedienti piuttosto che da principi biblici.
L'Apostolo Paolo, alla fine del proprio ministerio, vedeva questa preoccupazione pesare sul suo cuore. Egli (guidato dallo Spirito Santo) ci esorta riguardo a coloro che si introducono nel corpo di Cristo con mode bizzarre e con novità: "Infatti, verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole" (Il Timoteo 4:3, 4).
Talvolta, mi è stato chiesto: "Che ti sta dicendo il Signore recentemente?". Deduco dalla domanda che se non ho ricevuto una "recente" rivelazione non sono in armonia con Dio o sono depresso. Dal mio cuore allora scaturisce la risposta: "Ecco quello che il Signore mi sta dicendo recentemente: "Ama il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutta la mente tua e con tutta la forza tua... Ama il tuo prossimo come te stesso" (Marco 12:30, 31). Abbiamo bisogno di bramare un'esperienza fondata sulla roccia, su Cristo, piuttosto che inseguire la pula dispersa da ogni tipo di vento e da ogni capriccio di dottrina.
Un consigliere di fiducia mi ha ammonito riguardo alle mie responsabilità di ministro cristiano: "Le cose principali sono le cose semplici e le cose semplici sono quelle principali". Questo è certamente vero ed è provato dalla lettura del libro degli Atti degli Apostoli. I primi credenti "erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli (cioè la dottrina) e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere" (Atti 2:42). Vediamo come le cose principali siano proprio le cose semplici.
Lo scrittore Uoyd Douglas parla di un uomo che fece visita al suo vecchio insegnante di violino e gli chiese: "Che c'è di nuovo?". "Ti dirò cosa c'è di nuovo", rispose l'insegnante. Afferrò il suo diapason e lo batté. Il diapason a 440 cicli al secondo emise un "LA" e il "LA" vibrò forte e chiaro.
"Lo senti? Questo è un "LA"', disse. "Ecco al piano superiore un soprano prova in continuazione ed è sempre stonata. Alla porta accanto c'è un maestro di violoncello che suona male il proprio strumento. Dall'altra parte c'è un piano che non è accordato. Sono attorniato da rumori terribili, notte e giorno". Battendo di nuovo il "LA" continuò: "Lo senti? Questo invece è un "LA'oggi e sarà un "LA'domani, non cambia mai". Come credenti, dobbiamo trovare il nostro "LA" nei temi centrali dell'Evangelo: Gesù Cristo, nostro Salvatore, Battezzatore, Dottore e Re che viene!