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L'ATTUALE RISVEGLIO DELLO GNOSTICISMO

Verso la fine dell'era apostolica e al principio del secondo secolo, cominciò a svilupparsi un'eresia chiamata gnosticismo. Questo nome deriva dal termine greco "gnosis" che significa "conoscenza". Gli gnostici pretendevano di aver ricevuto rivelazioni extra-bibliche ed erano disordinatamente affascinati dal mondo invisibile e dalle gerarchie angeliche. Non eri "spirituale" se non avevi ottenuto la loro cosiddetta conoscenza segreta e la descrizione del mondo dei principati e delle potenze. Nell'Epistola ai Colossesi troviamo l'esortazione diretta contro coloro che avevano introdotto di soppiatto nel corpo di Cristo tale conoscenza "segreta", la quale non trovava fondamento nella dottrina apostolica. Tali persone si affidavano "alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale, senza attenersi al Capo, da cui tutto il corpo, ben fornito e congiunto insieme mediante le giunture e i legamenti, progredisce nella crescita voluta da Dio" (Colossesi 2:18). La Living Bible traduce: "Nessuno vi dica, a suo arbitrio, che andrete alla perdizione, se vi rifiutate di adorare gli angeli, come, invece, pretenderebbero alcuni. Magari vi raccontano di aver avuto delle visioni, e per questo vorrebbero obbligarvi. Questi uomini pieni di sé, (anche se fingono di essere tanto umili), sono soltanto degli esaltati, ma una cosa è certa: non sono uniti a Cristo, il capo a cui siamo uniti tutti noi, che siamo il suo corpo. E questo corpo, tenuto ben saldo dalle giunture e dalle articolazioni, può crescere soltanto se prende nutrimento da Cristo, un nutrimento che viene da Dio".
La prossima volta che una nuova "onda" di dottrina colpisce la vostra chiesa domandatevi: "Se è così importante, perché Gesù non l'ha citata? Perché gli apostoli non l'hanno insegnata? Perché non vi è riferimento o ordine al riguardo nella Scrittura? Perché non sembra sia stata insegnata o praticata dalla Chiesa dell'era apostolica?"
Ovviamente, queste domande sono state poste al principio del secolo, fin dall'inizio dell'attuale effusione dello Spirito Santo. Scoprimmo che la dottrina del battesimo nello Spirito Santo e "tutto l'Evangelo" erano stati insegnati da Gesù, dagli apostoli, dalla Scrittura e dalla chiesa del primo secolo. La ragione per cui la dottrina non fu più praticata è da ricercarsi nel fatto che la chiesa trascurò ed abbandonò l'insegnamento biblico sullo Spirito Santo. Perciò lo Spirito Santo diede vita al movimento pentecostale per ricuperare quello che era andato perduto, ma Egli non lo ha fatto per inventare quello che non esisteva inizialmente.
Gli gnostici disprezzavano la Bibbia. Si gloriavano della propria conoscenza "segreta". Essi possedevano il "cibo sodo", mentre gli altri avevano soltanto il "latte". Si consideravano maturi perché comprendevano "le cose profonde dello Spirito". Dobbiamo vegliare perché nella chiesa oggi non risorga una nuova forma di gnosticismo capace di condurre la gente al di là del fondamento sicuro della Scrittura, nell'orbita di individui con capacità persuasive che promuovono e vendono le proprie idee e le proprie esperienze. Questi tali non ubbidiscono alla ingiunzione apostolica: "Predica la Parola" (Il Timoteo 4:2) e preferiscono piuttosto offrire al corpo di Cristo una notorietà fondata soprattutto sul proprio nuovo segreto di "elisir" spirituale.
Inoltre, dobbiamo stare in guardia che questa enfasi gnostica, gemella del misticismo orientale dell'era attuale, non invada astutamente l'adorazione cristiana (il culto). Tale enfasi cerca di introdurre in chi partecipa al culto pubblico uno stato di coscienza alterato nel quale la razionalità è interrotta e l'adoratore vaga inerme in un "om" divino (divino assoluto) dello stato yoga del vuoto mentale. L'adorazione neotestamentaria, mentre colpisce i sensi e le emozioni, coinvolge anche la mente e la volontà. Ai mistici spirituali di Corinto era ricordato che "gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti, perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace" (I Corinzi 14:32, 33).