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Papi eretici

Nota 5. alla lettera sesta di Roma Papale 1882

Ecco una nota di alcuni papi i quali hanno errato in materia di fede.
Papa Zeffirino, nel principio del terzo secolo, approvò la dottrina de' Montanisti, già infallibilmente condannata da' suoi predecessori infallibili come lui.
Papa Marcellino, verso la fine del terzo secolo, diede tale prova della sua infallibilità che, come dice il pontificale di Damaso ed il breviario romano, giunse fino alla completa apostasia, sacrificando agl'idoli.
Papa Liberio, nel quarto secolo, secondo la testimonianza di S. Atanasio, di S. Ilario e di S. Girolamo, divenne ariano, e sottoscrisse la confessione di fede ariana.
S. Girolamo attesta lo stesso di papa Felice II.
Papa Vigilio, nel sesto secolo, approvò l'eresia eutichiana che negava in Cristo le due nature, la divina e la umana.
Papa Onorio I, nel settimo secolo, insegnò la eresia de' Monotèliti, e fu condannato come eretico monotèlita dal sesto Concilio generale.
Papa Niccolò I, nel nono secolo, insegnò che non era necessario battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Papa Stefano VI condannò infallibilmente e ferocemente il suo infallibile predecessore papa Formoso, annullando tutti i suoi atti, e dichiarando con ciò che la validità de' sacramenti dipenda dalla persona del ministro, che è una eresia nella Chiesa romana.
Papa Sergio, successore di Stefano, seguendo infallibilmente l'errore del suo infallibile predecessore, riabilitò Formoso, dichiarò valide le sue ordinazioni, e dichiarò nulle quelle di papa Stefano.
Papa Giovanni XXII insegnava solennemente che le anime dei santi non entreranno in cielo, se non dopo l'universale giudizio: dottrina condannata come eretica dalla Chiesa romana.
Papa Giovanni XXIII fu condannato come eretico dal Concilio di Costanza, e deposto dal papato.
Questi non son che pochissimi de' molti fatti che si potrebbero addurre contro la assurda dottrina della infalliblità de' papi.
Pedro