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. «Padre nostro che sei nei cieli...»

«Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spiri­tuale nei luoghi celesti in Cristo». Efesini 1:3

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In risposta alla loro domanda, Gesù ha dato ai suoi discepoli un modello di preghiera chiamata il «Padre nostro». Non per ripeterla meccanicamente, senza fede né fervore, ma perché il suo contenuto orientasse la loro vita di preghiera.

Il «Padre nostro» si divide in due parti. La prima si riferisce a Dio, al suo nome, al suo regno, alla sua volontà. La seconda riguarda i nostri bisogni: il pane, il perdono, la protezione. Quest'ordine è importante. Dio deve occupare il primo posto nei nostri pensieri e nei nostri desideri.

Gesù incomincia invitando i suoi discepoli a chiamare Dio «Padre nostro». Non è più conosciuto soltanto come l'Eterno, il Dio del popolo d'Israele. È il Padre, il protettore celeste di quelli che seguono Gesù. Ancora di più, è colui che ci chiama suoi figli. Ognuno di noi può gustare il privilegio di avvicinarsi a Dio in completa libertà e fiducia. Possiamo godere della misericordia del Padre (Luca 6:36)(i), del suo perdono (Marco 11:25)(ii), delle sue cure (Matteo 6:32)(iii) e della sua benefica disciplina (Ebrei 12:5-6)(iv).

Il nostro Padre è nei cieli. Il Dio che, per mezzo di Gesù, è venuto fino a noi, rimane infinitamente al di sopra di noi. Infine, tutti i poteri, tutti gli avvenimenti sono nella sua mano. E questo Dio tanto grande è nostro Padre. È a lui che possiamo parlare. Che privilegio!

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(i) Luca 6:36: «Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro».
(ii) Marco 11:25: «Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli vi perdoni le vostre colpe».
(iii) Matteo 6:32: «Il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose».
(iv) Ebrei 12:5-6: «Avete dimenticato l'esortazione rivolta a voi come a figli: "Figlio mio, non disprezzare la disciplina del Signore, e non ti perdere d'animo quando sei da lui ripreso; perché il Signore corregge quelli che egli ama, e punisce tutti coloro che riconosce come figli"».

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