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3. «Venga il tuo regno...»

«Il regno di Dio non consiste in vivan­da né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo». Romani 14:17
«Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l'Onnipotente, ha stabilito il suo regno. Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell'Agnello». Apocalisse 19:6-7

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Sì, Signore, venga il tuo regno! Questa preghiera sale spontaneamente dai nostri cuori, quando sentiamo parlare di guerra e di oppressione. Aspiriamo alla venuta del regno di Dio che porterà la giustizia, la pace, la prosperità!

Tuttavia, non illudiamoci; questo non capiterà prima che sia giudicata l'umanità che ancora oggi è contro Dio. Ciò significa che questa pre­ghiera sia solo per il futuro? No, ha già una por­tata presente. Chi si sottomette a Cristo entra, fin da ora, in un campo morale nuovo, nel regno di Dio, e ne gusta le benedizioni: «Giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo» (Romani 14:17).

Entrare nel regno di Dio è rinunciare alla pro­pria indipendenza. È un atto difficile, perché l'autorità del Signore fa andare in frantumi il trono del nostro "io", e infrange il nostro tenace desiderio di governarci senza di lui. Ma è anche un atto vitale. Invece di vivere per noi stessi, sempre insoddisfatti, si gusta la gioia di vivere per il Signore Gesù. E non saremo più preoccu­pati, poiché Egli dirige la nostra vita con saggez­za e amore.

Cristiani, desideriamo che il Signore ci guidi? Glielo chiediamo ogni giorno? Allora il suo Spi­rito ci farà conoscere ed apprezzare le sante leggi del regno di Dio contenute nella sua Paro­la, e ci renderà capaci di metterle in pratica.