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6. «Perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo a ogni nostro debitore...»

«Perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo». Efesini 4:32
«Cristo ha sofferto per voi... Oltrag­giato, non rendeva gli oltraggi». 1 Pietro 2:21-23

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Abbiamo tanto bisogno di perdono per le nostre anime, quanto di cibo per i nostri corpi. Ricordando la preghiera citata sopra, come chiediamo a Dio di non farci portare le conseguenze dei nostri peccati, così noi stes­si dobbiamo perdonare a quelli che ci hanno fatto dei torti.

Ebbene, noi che siamo tanto sensibili alle offese, pensiamo a quelle che facciamo a Dio. Esse lo disonorano e ci impediscono di gode­re del suo amore. Il peso della nostra colpe­volezza, anche se la respingiamo, grava sulla coscienza, ed è sorgente di tante sofferenze. Ma ecco il messaggio essenziale del Vangelo: Gesù Cristo ha pagato il debito delle nostre offese! Ma non basta supplicare per ottenere il perdono; dobbiamo riconoscere le nostre colpe e andare al Signore, così come siamo.

Quando gustiamo il perdono di Dio, diventa anche chiaro che dobbiamo perdonare quelli che ci hanno fatto dei torti. Ma come rispon­dere a un'offesa? Non possiamo negare ciò che è avvenuto, e neppure riconciliarci a buon mercato senza trattare a fondo il problema. Che fare? Andare da quelli che ci hanno offeso, con uno spirito umile, pronti anche a ricono­scere i nostri stessi torti. Questo procedimen­to non è facile, ma permette la guarigione. Portare il perdono è imitare Gesù e rendere quello di cui noi stessi abbiamo beneficiato.