Noi Riceviamo la Santità attraverso la Fede del Filo Azzurro
Quando le persone pensano a se stesse, sentono di poter fare tutto bene senza compiere errori. Ma quando di fatto si imbattono in un compito, la loro vera competenza e i difetti si palesano chiaramente. Esse scoprono che sono davvero insufficienti e che non possono fare a meno di peccare e di compiere errori. Inoltre, quando le persone pensano che stanno operando bene, illudono se stesse pensando che andranno nel Regno di Dio per quanto è buona la loro fede.
Ma la carne non cambia mai. Non c’è carne senza difetti, ed essa compie sempre il male e rivela i suoi difetti. Se, per caso, pensate di poter andare nel Regno di nostro Signore per il bene che la vostra carne ha compiuto, voi dovete rendervi conto che qualunque cosa sia che la vostra carne ha fatto bene, essa è assolutamente inutile davanti a Dio. L’unica cosa che ci consente di entrare nel Regno del Signore è la nostra fede nella Parola di verità—il filo di porpora azzurra, porpora rossa, scarlatto, che il Signore ci ha salvati. Poiché nostro Signore ci ha salvati attraverso il filo di porpora azzurra, porpora rossa, scarlatto, noi possiamo entrare nel Luogo Sacro solo credendo in questo.
Se Dio non ci avesse salvati attraverso il filo di porpora azzurra, porpora rossa, scarlatto, non potremmo mai entrare nel Luogo Sacro. Per quanto possa essere forte la nostra fede, noi non possiamo entrarvi. Perché? Perché se fosse così, ciò significherebbe che la nostra fede della carne deve essere buona ogni giorno perché no possiamo entrare. Se possiamo entrare nel Regno di Dio solo quando la nostra fede è abbastanza buona tutti i giorni, come possiamo noi, che abbiamo una carne così debole, rendere mai la nostra fede buona ogni giorno ed essere in grado di entrarvi? Se non c’è modo per noi di ricevere la remissione dei peccati da soli, e se non abbiamo fede per convertirci tutti i giorni ogni volta che pecchiamo, come possiamo mai rendere la nostra fede abbastanza buona da entrare nel Regno di Dio? Per iniziare, i nostri corpi dovrebbero essere corpi santi che non peccano affatto, o dovremmo fare le nostre preghiere di pentimento e digiunare ogni giorno, ma quale corpo è mai santo e chi può mai farlo?
Se Dio non ci avesse salvati attraverso il filo di porpora azzurra, porpora rossa, scarlatto, non ci sarebbe nessuno tra noi che potrebbe entrare nel Regno del Cielo. Noi siamo tali che la nostra fede può essere buona un momento ma scomparire il momento successivo. Quando la nostra fede diventa buona solo per scomparire di nuovo ripetutamente, diventiamo incerti se abbiamo davvero la fede o no, e finiamo col perdere anche la fede che avevamo prima. Alla fine, diventiamo ancora più peccatori molto tempo dopo aver creduto per la prima volta in Gesù. Ma Gesù ha salvato perfettamente noi, peccatori insufficienti, secondo il Suo piano di salvezza manifestato nel filo di porpora azzurra, porpora rossa, scarlatto e nel bisso ritorto. Egli ci ha dato la remissione dei nostri peccati.
Solo quando abbiamo questa prova possiamo mettere la lamina d’oro, “sacro al Signore”, al nostro turbante come il Sommo Sacerdote (Esodo 28:36-38). Allora possiamo adempiere il nostro sacerdozio. Quelli che possono testimoniare il loro essere “sacri al Signore” alla gente mentre Lo servono come Suoi sacerdoti sono coloro che hanno la prova nei loro cuori che hanno ricevuto la remissione dei peccati attraverso il vangelo dell’acqua e dello Spirito.
Una lamina d’oro era attaccata al turbante del Sommo Sacerdote, e ciò che legava questa lamina d’oro al turbante era anch’esso un cordone azzurro. Perché, allora, Dio disse che il turbante doveva essere attaccato con questo cordone azzurro? Quello che era necessario a nostro Signore per salvarci era il filo azzurro, e questo filo azzurro si riferisce al battesimo che Gesù ricevette per prendere tutti i nostri peccati su di Sé. Se il Signore non avesse cancellato i nostri peccati prendendoli su di Sé nel Nuovo Testamento attraverso il Suo battesimo, corrispondente all’imposizione delle mani del Vecchio Testamento, non avremmo potuto ricevere la santità da Geova nonostante la bontà della nostra fede in Gesù. È per questo che la lamina d’oro era attaccata al turbante con un cordone azzurro. E chiunque veda il Sommo Sacerdote con la lamina d’oro in cui è inciso “sacro al Signore” può ricordarsi che dev’essere santo davanti a Dio ricevendo la remissione dei peccati. Ed esso fa pensare agli uomini come possono essere santi davanti a Dio.
Anche noi dobbiamo allora rammentare come siamo diventati i giusti. Come siamo diventati i giusti? Leggiamo Matteo 3:15. “Ma Gesù gli disse [a Giovanni]: ‘Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia’. Allora Giovanni acconsentì.” Gesù ci ha salvati da tutti i nostri peccati essendo battezzato. Poiché Gesù prese i nostri peccati su di Sé con il Suo battesimo, quelli che credono in questo sono senza peccato. Se Gesù non fosse stato battezzato, come potremmo persino osare dire che siamo senza peccato? Avete ricevuto la remissione dei peccati solo mediante la vostra confessione di fede nella morte di Gesù sulla Croce con le vostre sincere lacrime agli occhi? Ci sono tanti che, trovando difficile essere rattristati dalla morte di Gesù, con cui non hanno alcun tipo di rapporto, cercano di spremere lacrime pensando alla morte dei loro nonni, alle difficoltà che ebbero quando caddero malati, o alle durezze e alle sofferenze del loro passato. Sia che simuliate di piangere in questo modo, o siate veramente rattristati dalla crocifissione di Gesù, i vostri peccati non possono comunque essere mai cancellati in questo modo.
Come la lamina d’oro con l’incisione “sacro al Signore” era attaccata con un cordone azzurro al turbante del Sommo Sacerdote, quello che cancella i nostri peccati e ci rende santi è il battesimo di Gesù. I nostri cuori ricevettero la remissione dei peccati perché Gesù prese tutti i nostri peccati su di Sé con il Suo battesimo, perché Geova caricò tutti i nostri peccati su di Lui, e perché tutti i peccati del mondo furono passati su Gesù attraverso il Suo battesimo. Per quanto privi di emozioni possano essere i nostri cuori, e per quanto insufficienti possiamo essere nei nostri atti, noi siamo diventati i giusti e siamo stati salvati perfettamente dalla Parola del filo azzurro scritta nella Bibbia. Quando guardiamo la nostra carne, non possiamo essere decorosi, ma poiché la fede del filo di porpora azzurra, porpora rossa, scarlatto è nei nostri cuori—cioè, poiché abbiamo il perfetto vangelo dell’acqua e dello Spirito che ci dice che Gesù prese tutti i nostri peccati su di Sé attraverso il battesimo e subì la nostra condanna sulla Croce—noi possiamo parlare audacemente e senza paura del vangelo. È perché abbiamo il vangelo dell’acqua e dello Spirito che possiamo vivere secondo la nostra fede come giusti, e anche predicare questa giusta fede alle persone.
Non possiamo essere abbastanza grati per la grazia di nostro Signore. Poiché la nostra salvezza non avvenne a casaccio, siamo persino più grati per essa. La salvezza che ricevemmo non è una cosa banale che chiunque possa ricevere anche se non crede in modo appropriato. Invocare il Signore a proprio capriccio, dicendo: “Signore, Signore,” non significa che tutti quelli che fanno ciò possano essere salvati. Poiché abbiamo nei nostri cuori la prova che i nostri peccati sono spariti attraverso il vangelo dell’acqua e dello Spirito, che il Signore ci ha salvati in modo elaborato con il filo di porpora azzurra, porpora rossa, scarlatto e il bisso ritorto, siamo così grati per questa grande salvezza.
La Bibbia ci dice che tutti quelli che credono in Gesù Cristo il Figlio di Dio hanno la testimonianza nel loro cuore (1 Giovanni 5:10). Se non c’è la testimonianza nei nostri cuori, trasformeremmo Dio in un bugiardo, e perciò dobbiamo tutti avere la prova conclusiva nei nostri cuori. Di fatto, non c’è motivo di tirarsi indietro se alcuni vi sfidano e chiedono: “Mostrami la prova che sei stato salvato. Tu dici che quando le persone ricevono la remissione dei peccati, ricevono lo Spirito Santo in dono, e che c’è una chiara prova della salvezza. Mostrami questa prova.” Voi potete mostrare la prova audacemente come segue: “Io ho in me il vangelo dell’acqua e dello Spirito con cui Gesù mi ha salvato completamente. Poiché sono stato salvato perfettamente da Lui, io non sono nel peccato.”
Se non avete la prova della vostra salvezza nei vostri cuori, allora non siete salvati. Nonostante l’ardore con cui le persone possono credere in Gesù, questo in sé non costituisce la loro salvezza. Questo è solo un amore non corrisposto. È un amore che non ha riguardo per come posa sentirsi l’altra persona. Se uno che noi non possiamo amare ha il cuore che palpita, si aspetta qualcosa da noi, prova amore, e ci guarda come se morisse d’amore, ciò non significa che dobbiamo contraccambiare l’amore di questa persona. Allo stesso modo, Dio non accoglie tra le Sue braccia quelli che non hanno ricevuto la remissione dei loro peccati solo perché i loro cuori soffrono per Lui. L’amore non corrisposto dei peccatori per Dio non è nient’altro che questo.
Quando amiamo Dio, dobbiamo amarLo credendo nella Sua Parola nella verità. Il nostro amore per Lui non dev’essere unilaterale. Noi dobbiamo dirGli del nostro amore per Lui, e dobbiamo prima scoprire se Egli ci ama veramente o no prima di amarLo. Se diamo tutto il nostro amore all’altra persona che in realtà non ci ama, non facciamo che rimanere col cuore affranto.
Nostro Signore ci ha rivestiti nella gloria della salvezza dai nostri peccati in modo da non essere condannati per essi. Egli ci ha consentito di entrare nel Regno di Dio e di vivere con Dio, e ci ha dato il dono che ci consente di ricevere la remissione dei peccati attraverso la grazia di Dio. La salvezza di Dio ci ha portato innumerevoli benedizioni spirituali del Cielo. Soltanto questa salvezza che Dio ci ha dato, in altre parole, ci ha consentito di ricevere tutte queste benedizioni da Lui.