00 23/04/2011 21:04
Cosa Ci Accadrebbe Se Non Crediamo Nella Verità del Filo Azzurro?

Cosa accadrebbe se dovessimo credere in Gesù come nostro Salvatore lasciando il filo azzurro fuori dalla porta del recinto del Tabernacolo? Quando Dio ordinò di costruire la porta del recinto del Tabernacolo intessendola con filo di porpora azzurra, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto, cosa avrebbe detto se Mosè avesse invece detto agli Israeliti di costruire la porta solo con filo porpora e scarlatto e bisso ritorto, e gli Israeliti avessero davvero completato la porta in questo modo? Dio l’avrebbe approvata come la porta del Suo Tabernacolo? Egli non l’avrebbe mai approvata come tale. Poiché Dio disse agli Israeliti di costruire la porta del Tabernacolo con quattro fili di diversi colori, se non fosse stata costruita in tal modo, non avrebbe mai potuto essere chiamata la porta del Tabernacolo. Neanche uno dei quattro fili può mai essere lasciato fuori.

La porta del recinto del Tabernacolo doveva essere intessuta di filo di porpora azzurra, porpora rossa, scarlatto e di bisso ritorto. Poiché Gesù, Dio Stesso, venne su questa terra come nostro Salvatore nella carne di uomo, prese tutti i peccati del mondo sul Suo corpo, morì sulla Croce, resuscitò dai morti, e ha in tal modo mondato i nostri peccati bianchi come neve, è fidandosi e credendo in questo Gesù Cristo che siamo stati liberati dai nostri peccati. I colori della porta del Tabernacolo ci dicono come dobbiamo credere in Gesù per essere salvati dai nostri peccati. Quelli che credono nella verità manifestata nella porta del Tabernacolo sono stati tutti salvati dai loro peccati. Essi hanno tutti ricevuto la remissione dei loro peccati, bianchi come neve. Gesù Cristo ha mondato i vostri e i miei peccati, facendoli diventare bianchi come neve. Gesù Cristo è diventato il vero Salvatore vostro e mio.

Questa è la stessa verità manifestata nella porta del Tabernacolo. Tuttavia ci sono molti oggi che non credono nel coinvolgimento del filo azzurro, anche se professano di credere nel filo porpora e scarlatto e nel bisso ritorto.

Per fare ricerche preliminari per questo libro, una volta andai in una libreria Cristiana. Lì trovai alcuni libri sul Tabernacolo scritti da alcuni dei più famosi leader Cristiani. Tuttavia, alcuni non trattavano neppure della porta del recinto del Tabernacolo, mentre altri facevano affermazioni infondate come la seguente: “Cosa ci dicono il filo di porpora azzurra, porpora rossa, scarlatto e il bisso ritorto del recinto del Tabernacolo? Azzurro è il colore del cielo, e pertanto ci dice che Gesù è Dio. Il colore scarlatto si riferisce al sangue prezioso che Gesù versò sulla Croce quando venne su questa terra. Il colo porpora ci dice che Egli è Re.”

Questo tipo di interpretazione è del tutto fuori bersaglio. Che Gesù è Dio ci viene detto attraverso il filo porpora. Quando Dio ci ha già detto attraverso il filo porpora che Gesù è il Re dei re e il Signore dei signori, perché ripetere ancora questo con il filo azzurro? È perché queste persone non conoscono il mistero del filo azzurro che non sono riuscite ad interpretarlo in modo appropriato.

Poiché conoscono solo il sangue della Croce, mettono grande enfasi sul filo scarlatto. Quando vediamo i loro disegni della porta del Tabernacolo, vediamo che è dominata dai colori bianco e rosso. Quando i quattro colori del filo di porpora azzurra, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto devono essere chiaramente mostrati nella porta del recinto del Tabernacolo, i loro disegni mostrano solo il filo scarlatto e bianco, con del filo porpora, ma nessun filo azzurro.

Ci sono tanti in questo mondo ora che parlano di questa insostenibile fede senza neanche rendersi conto della verità del filo azzurro. Ci sono tanti nel tempo odierno che affermano di poter essere salvati solo credendo nel sangue di Gesù sulla Croce, anche se non si rendono neanche conto che Gesù prese i nostri peccati del mondo su di Sé con il Suo battesimo tutti insieme per subire la nostra condanna. I cuori di queste persone rimangono sempre nel peccato. Infatti oggi, domani, e oltre—praticamente, finché muoiono—tali persone rimangono tormentate poiché non possono essere liberate dalla loro peccaminosità. Così alcuni confessano: “Io sono un peccatore davanti a Dio finché non muoio”. Ma questa è davvero la fede giusta, rimanere peccatori fino alla loro morte, anche se credono in Gesù?

Dopo aver creduto in Gesù, quando esattamente diventiamo giusti allora? Il Cielo non è un luogo riservato a quelli che sono diventati senza peccato credendo nel battesimo di Gesù e nel sangue? Il Cielo è davvero un luogo per i giusti, non per i peccatori. Solo i giusti che sono stati definitivamente salvati dai loro peccati e che sono diventati senza peccato possono entrare nel Cielo.

Quelli che si dichiarano peccatori fino alla morte anche se credono in Gesù non sono convinti della loro salvezza anche se tante volte hanno professato la loro fede in Lui, poiché sono ignoranti del filo di porpora azzurra, porpora rossa, scarlatto e del bisso ritorto. Anche se credono in Gesù e Lo pregano, non sono convinti che le loro preghiere avranno risposta. Anche se credono in Gesù, non sono né aiutati né amati da Lui. Possono sentirsi amati mentre mostrano la loro devozione, ma quando rallentano la loro devozione, si sentono come se fossero stati abbandonati da Dio, come se fossero odiati da Lui. Essi pensano che Dio li ama e benedice solo quando Gli danno le loro offerte e devozione, e che Egli non li ami più quando non riescono a darGli le offerte. Quando incontrano delle difficoltà, pensano che Dio li odi, incapaci di capire perché devono attraversare tali difficoltà, e finiscono con l’incolparlo per la loro miseria e non credono più in Lui.

Alla fine, la fiducia tra tali persone e Dio si rompe. Poiché la loro fede è un prodotto dei loro pensieri ed emozioni, è molto arbitraria, precaria, e sbagliata. Quando andiamo a Dio, noi dobbiamo mettere da parte le nostre emozioni. Quando andiamo a Dio, noi dobbiamo andare solo con la nostra fede che crede chiaramente nella verità che Gesù Cristo ha salvato noi, che eravamo destinati all’inferno a causa dei nostri peccati, con il Suo battesimo e sangue. Davanti alla Parola di Dio e alla Parola della Legge, davanti al vangelo dell’acqua e dello Spirito, e anche con le nostre coscienze, noi dobbiamo chiaramente riconoscere che eravamo quelli che non potevano che essere condannanti all’inferno senza eccezione. Solo quando conosciamo, impariamo, crediamo, e ci rendiamo conto di che peccatori siamo realmente e di come Dio ci ha salvati dai nostri peccati possiamo tutti renderci conto che Gesù Cristo è già diventato il nostro vero Salvatore.