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È interessante leggere le parole con le quali Dio si rivolge al suo popolo in Es 19, 4-6: «Voi avete visto ciò che ho fatto agli Egiziani, e come vi ho portato su ali d'aquila e vi ho condotto da me. Or dunque, se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare, poiché tutta la terra è mia. E sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa»
Quest'ultima frase: « un regno di sacerdoti e una nazione santa» sono le stesse parole che da Pietro vengono applicate anche ai cristiani in 1 Pt 2. 9-10 per significare che tutti coloro che ripongono la propria fiducia in Cristo ereditano la condizione di popolo eletto e divengono l'Israele spirituale.

Il patto fra Dio ed il suo popolo viene stipulato ufficialmente il terzo giorno sul monte Sinai con varie manifestazioni di potenza (lampi, tuoni, fuoco, fumo) che indicavano la presenza di Dio. Questo patto fra Dio ed il suo popolo viene ratificato con il sangue di torelli che vengono immolati come sacrifici di ringraziamento all'Eterno. Mosè raccoglie il sangue di questi sacrifici in due parti: una parte viene sparsa sull'altare, con l'altra metà Mosè asperge il popolo dicendo: « Ecco il sangue del patto che l'Eterno ha fatto con voi secondo tutte queste parole » (Es 24, 8).