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L'uso della stessa formula è la dimostrazione del collegamento esistente fra l'Antico ed il Nuovo Testamento, fra il popolo ebraico ed il popolo cristiano, fra l'Israele naturale e l'Israele spirituale. Se volessimo approfondire questo argomento dovremmo citare il capitolo 9 e parte del capitolo 10 della lettera agli Ebrei, ma per brevità lasciamo questo compito al lettore e ritorniamo al popolo ebraico.

Lo abbiamo lasciato nel deserto del Sinai in procinto di stipulare un patto con Dio. Questo patto viene stipulato e ratificato col sangue. Poi Mosè sale sul Monte Sinai e vi rimane 40 giorni e 40 notti durante i quali Dio gli consegna le tavole della legge, i cosiddetti 10 comandamenti scritti direttamente da Dio, e in quella occasione gli comunica anche tutta una serie di prescrizioni e di leggi che riguardavano il culto e la vita civile e sociale. Il popolo ebraico verrà governato da quel momento in poi secondo un sistema teocratico. Cioè con leggi non formulate direttamente dal popolo o dai suoi governanti, ma direttamente da Dio.