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GIUSTIZIA Qualità di tutto ciò che e conforme alla volontà e alle norme di Dio. Per natura, per la sua vita e per le sue azioni, l’uomo e peccatore e ingiusto agli occhi di Dio (Gb 25:4; Is 64:6; Ro 3:9-18). Cristo e stato fatto giustizia per l’uomo (1 Co 1:30): egli era senza peccato (Gv 8:46; 1 Gv 3:5), ma è stato condannato al posto del peccatore (Is 53:4-6; 2 Co 5:21). Cosi, la giustizia è stata soddisfatta e Dio può essere giusto nel concedere la giustificazione a colui che crede (Ro 3:25-26). Vd. ESPIAZIONE

GLORIA Grandissimo onore e straordinaria fama ottenuti per meriti eccezionali. La gloria di Dio risalta dalla sua creazione (Sl 19:1-4; Ro 1:20) e mediante l’opera di Cristo (Lu 2:8-14; 2 Co 4:4, 6; Ef 1:17-23). La gloria del SIGNORE apparve nella nuvola sul tabernacolo e nel tempio (Es 40: 34-35; 1 Re 8:10-11), poi in Gesù Cristo che ne è lo splendore (Eb 1:3; Gv 1:18; 14:9-10). Il Signore ritornerà nella sua gloria e magnificenza, e stabilirà il suo regno di gloria (Mt 25:31; 2 Te 2:8; 1 Te 2:12). Il credente partecipa alla gloria di Dio nella misura in cui egli e trasformato all’immagine di Cristo (Ro 8:19; 2 Co 3:18; 2 Te 1:10-12).

GRAZIA Disposizione essenzialmente benevola di Dio verso l’uomo (Is 30:18; 2 Co 12:9; Ef 2:7; 1 Ti 1:14), benedizione particolare concessa da Dio (Gv 1:16; Gm 1:17). Attualmente noi non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia (Ro 6:14), perché Dio concede la sua benedizione non a motivo delle opere, dei meriti e dei privilegi, ma per pura grazia: la salvezza (Ro 3:24), il servizio per Dio (Ro 1:5; 1 Co 15:10; cfr. 2 Co 4:1),1eredità che ci è riservata (1 P 1:3-4; 3:7). Ogni grazia di Dio è in Gesù Cristo (Ef 1:3; Cl 2:10) e viene concessa in risposta alla fede (Ro 5:2; cfr. 2 Co 1:19-21; Gm 1:5-8).



IMPOSIZIONE DELLE MANI Atto con cui si trasmetteva una benedizione particolare o la guarigione (Nu 27:18-20; Mr 6:5; 10:13-16; At 28:8) o, talvolta, la maledizione (Le 16:20-22; 24:14). Era altresì un atto di identificazione con una vittima o un animale offerto in sacrificio (Le 1:4; 8:22). Nel N.T. gli apostoli hanno talvolta, con l’imposizione delle mani, comunicato lo Spirito o certi doni (At 8:17-18; 2 Ti 1:6; cfr. Eb 2:3-4). L’imposizione delle mani da parte della Chiesa sembra essere il riconoscimento di un dono o di una chiamata rivolta a un uomo, come pure un impegno preso nei suoi confronti (At 13:2-3; 1 Ti 5:22, 24).



IMPUTARE (ADDEBITARE, METTERE IN CONTO) Mettere qualcosa in conto a qualcuno (Ro 4:6-8; 5:13). La giustizia di Cristo ci viene accreditata in risposta alla fede (1 Co 1:30; Ro 4:11). La fede messa in conto di giustizia significa che il fatto di credere è sufficiente per comunicare la giustizia di Cristo a colui che crede (Ge 15:6; Ro 4:9-10, 21-25).



ISPIRAZIONE Influenza determinante dello Spirito di Dio nell’anima e nello spirito di un uomo perché egli comunichi esattamente il pensiero e la volontà di Dio (2 P 1:20-21; 2 Ti 3:16; cfr. Ro 15:4; 1 Co 10:11). Le parole dei profeti e degli apostoli erano ispirate da Dio quando essi comunicavano un messaggio da parte sua (2 Cr 20:14-18; cfr. v. 22-23; 1 Te 2:13). Questo vale anche per i loro scritti: nemmeno un iota deve sparire dalla Legge (Mt 5:17-19; 24:35). La Scrittura ispirata da Dio è pura (Sl 12:7; 18:31), santa (2 Ti 3:15), sufficiente (De 13:1; Pr 30:6; 1 Co 4:6; Ap 22:18-19), rivelatrice nei riguardi di Dio e delle sue intenzioni (Gr 29:11-14; Sl 32:8; Gv 20:30-31), nei riguardi del diavolo (Ge 3:1-6; Gb 1:9-11; Za 3:1-2) e nei riguardi dell’uomo stesso (Gm 1:23-24). Vd. SCRITTURA



LEGGE Insieme di precetti dati all’uomo per regolare la sua vita spirituale, personale, familiare e sociale (Gs 1:8). La Legge ha valore assoluto (De 27:26; Gm 2:8-12). La Legge di Mosè designa il Pentateuco, ovvero i primi cinque libri della Bibbia, e si riassume nei dieci comandamenti (Es 20:1-17). Il termine legge si applica talvolta a tutto l’A.T., compresi i Salmi e gli Scritti profetici (Gv 12:34; cfr. Sl 89:34-35; 1 Co 14:21; cfr. Is 28:11-12). Israele era sotto la legge (cfr. Ga 4:4), vale a dire che le sue relazioni con Dio erano regolate dalle clausole del patto concluso al Sinai (Es 24:4-8; cfr. Ga 3:19- 27). La Legge di Cristo è una legge d’amore, di verità e di perdono (Gv 4:24; 13:34-35; 15:13; Ef 4:32), e di libertà (Gm 1:25; Gv 8:36).



LIBERTA’ Possibilità per l’uomo di scegliere sulla base di una vera conoscenza. La libertà dipende dalla conoscenza della verità e dalla liberazione, operata da Cristo, da ogni forma di schiavitù o di asservimento; solo allora l’uomo e veramente libero (Gv 8:31-36; Ro 8:2; Ga 5:1, 13, 24; Gm 1:25).



MEDIATORE Persona incaricata di realizzare un accordo fra due parti. Cristo è il solo mediatore fra Dio e gli uomini (1 Ti 2:5), perché lui solo ha risolto il problema del peccato, per mezzo del suo sacrificio (Is 53:4-6; Ro 8:1); così, egli può condurci a Dio (1 P 3:18; Ai 4:12; Eb 7:25; 10:19-23). Vci. ESPIAZIONE



MESSIA, vd. CRISTO



MISTERO Verità o realtà accessibile all’uomo solo parzialmente a causa dei suoi limiti (cfr. 1 Co 13:9, 12; Gb 11:7-9; De 29:28). La Bibbia menziona, fra gli altri, il mistero della pietà, che concerne Cristo e la sua opera (1 Ti 3:16; Cl 1:25-2:3), il mistero della Chiesa formata da Giudei e da pagani convertiti (Ef 3:1-13), il mistero dell’iniquità (2 Te 2:7), il mistero di Babilonia, la grande prostituta (Ap 17:1, 5-7), il mistero di Dio, che riguarda la realizzazione finale del piano di Dio (Ap 10:7).



MORTE Nella Bibbia questo termine e legato all’idea di separazione. La morte fisica segna la fine dell’esistenza terrena e il ritorno del corpo alla polvere quando l’anima lo lascia (Ge 3:19; Sl 90:3; cfr. Lu 23:46, 52). La morte spirituale e la conseguenza dell’entrata del peccato nel mondo (Ro 5:12). Essa descrive la situazione dell’uomo separato da Dio (Is 59:2; La 3:39), sotto il regno del peccato (Ro 5:21; 1 Ti 5:6), sotto la potenza della carne e del diavolo (Gv 8:34, 44; Ef 2:1-3; 1 Gv 5:19). Per questo motivo l‘uomo ha bisogno di nascere di nuovo (Gv 3:3-8; Ef 2:4-9). Vd. RIGENERAZIONE La morte seconda, conseguenza del giudizio finale, e uno stato di separazione eterna da Dio; nello stagno di fuoco (Ap 14:10-11; 10:11-15).



OFFERTA Dono non cruento fatto a Dio, in contrasto con i sacrifici di animali. Si offriva del fior di farina intrisa d’olio e d’incenso o impastata con olio per fare delle focacce senza lievito (Le 2:1-13), le primizie dei raccolti (Le 2:14-16; 23:10), le libazioni (Ge 35:14) e le decime per il mantenimento dei Leviti (Nu 18:21).

OLOCAUSTO, vd. SACRIFICI



PACE Termine che comporta un’idea di pienezza, di soddisfazione, di riposo, di tranquillità. Cristo ha fatto la pace fra Dio e l’uomo per mezzo del sangue della croce (Cl 1:20; Ro 5:1; Ef 2:14; Fl 4:6-7; Is 26:3).

PADRE Titolo dato a Dio, che esprime il rispetto e l’amore che gli sono dovuti (Ml 1:6; 2:10; Pr 1:8). Dio e il padre di tutti quelli che hanno creduto in Cristo, che hanno ricevuto lo Spirito di adozione e la natura stessa di Dio (Ga 3:26; 4:4-7; 1 Gv 3:1; 2 P 1:4); essi possono veramente dire che Dio e il loro padre (cfr. Mt 6:9; 2 Co 6:18).



PASQUA Inizialmente la Pasqua indicava l’agnello immolato dagli Israeliti in Egitto; essi avevano messo il suo sangue sui due stipiti e sull’architrave delle porte e avevano mangiato la sua carne (Es 12:3-11, 21). Grazie a questa Pasqua (termine derivato dal verbo ebr. pasach che significava originariamente passare oltre, nel senso di risparmiare, proteggere, salvare), l’angelo distruttore era passato oltre gli Israeliti, senza far loro del male, mentre i primogeniti degli Egiziani furono colpiti a morte (Es 12:12-13, 29). In seguito la festa della Pasqua fu la commemorazione di questo avvenimento e dell’uscita dall’Egitto (Es 12:24-27, 41- 42). Ora, Cristo e la nostra Pasqua; egli è stato immolato sulla croce (1 Co 5:7-8; cfr. Gv 6:53-57; 10:17-18), e libera dal peccato e dalla condanna (Gv 1:29; Ro 8:1; 1 Gv 2:1-2). La festa della Pasqua ricorda l’opera di Cristo e la sua risurrezione (cfr. 1 Co 15:3-4, 20-21).



PATTO (ALLEANZA) Impegno di Dio nei confronti di un uomo, di un popolo o dell’umanità, senza richiederne il contraccambio. Si possono ricordare: II patto con Noè, per la conservazione del mondo attuale; ne è segno l’arcobaleno (Ge 8:21-22; 9:8-17). Il patto con Abraamo; Dio si impegna a dare il paese di Canaan alla discendenza di Abraamo (Ge 15:4, 7, 18-21); ne è segno la circoncisione (Ge 17:9-14). Il patto con Israele, o antico patto si tratta del patto della Legge contratto al Sinai; ne è segno il sabato (Es 31:12- 17). Dio si impegna nella misura in cui Israele osserva i suoi comandamenti (Es 20:1-17; Le 18:5; De 4:23; Gr 31:31- 34). Il patto con Davide; Dio si impegna ad assicurare il trono di Israele ad un discendente di Davide. Cristo, della stirpe di Davide, possiede un regno eterno (2 S 7:12-16; Is 9:5-6; Mt 1:1-16). Il nuovo patto; la Legge e le sue caratteristiche erano infatti <>, ma la realtà è in Cristo (Cl 2:16-17; Eb 10:1-4). Inoltre, Israele non ha rispettato questo patto; per tale motivo e stato sostituito con un altro fondato su migliori promesse (Eb 8:6-13). Il nuovo patto si basa sul sacrificio perfetto di Cristo; egli ne è il mediatore e lo ha suggellato con il suo proprio sangue (Gv 19:30; Eb 9:15, 25-28). Il segno di questo patto è il dono dello Spirito (Ro 8:9; Ef 1:13) e le clausole sono la purificazione dei peccati (Ro 11:27) e il dono della vita eterna con ogni specie di benedizioni (Gv 20:31; Ef 1:3; 1 Gv 5:12), in risposta alla fede (cfr. Gv 6:28-29; Eb 11:6). Vd. TESTA- MENTO



PECCATO Disubbidienza a Dio, atto contrario alla Legge divina (Ge 2:17; 3:6-7; Ro 5:19; 1 Gv 3:4); qualsiasi trasgressione dell’uomo è, prima di tutto, un peccato contro Dio (Sl 51:4). Il peccato è anche una potenza malvagia che regna nel cuore dell’individuo (Ro 5:21; 7:11, 17-23). Il peccato originale è la trasgressione di Adamo; il primo uomo e diventato un peccatore e ha trasmesso il peccato a tutta la sua discendenza (Ro 5:12-15; cfr. 3:9-20). (Ro 6:23; cfr. 2 Co 5:21).



PERDONO Atto mediante il quale Dio rimette e dimentica i peccati dell’uomo in risposta alla sua fede nell’opera espiatoria di Cristo (Sl 130:4; Lu 1:77; At 10:43; Eb 9:22). Ogni peccato sarà perdonato all’uomo, a eccezione del peccato o bestemmia contro lo Spirito (Mt 12:31-32; cfr. Eb 6:4-6; 10:29). L’uomo deve perdonare secondo la misura del perdono di Dio (Ef 4:32; cfr. Lu 6:36).



PREDESTINAZIONE Decisioni di Dio, prese prima della fondazione del mondo, di concedere benedizioni agli uomini (Ef 1:3-4). Dio ha predestinato gli uomini all’acquisizione della salvezza in Cristo (1 Te 5:9; 1 Ti 2:3-4), a essere suoi figli e suoi eredi (Ro 8:29; Ef 1:5, 11). Ma poche persone rispondono alla chiamata di Dio e l’accettano per gioire effettivamente dei suoi benefici (cfr. Mt 22:1-14; At 17:32); Gli increduli possono essere utilizzati, loro malgrado, come dimostrazione del giudizio e della potenza di Dio (cfr. Es 5:2; 9:13-16; Ro 9:17). Vd. ELEZIONE