00 12/05/2011 18:09
Il Deuteronomio, scritto in forma di un discorso di Mosè, richiama antiche tradizioni di Israele, cerca di riassumerle sistematicamente, di unificarle e di interpretarle teologicamente secondo nuovi punti di vista. Alcuni testi importanti, che trattano del rapporto dell’Eterno con il suo popolo, sono formulati in modo analogo ai trattati di vassallaggio degli assiri e completano il testo dell’Alleanza (Dt 4, 1-2.44-45; 26, 16-19; 29, 1-2. 29; Gs 23, 1-2.16) con la relativa stipulazione del trattato (2 Re 23, 1-3) e con il rituale della sua rinnovazione (Dt 31, 9-13).

Molti elementi suggeriscono l’ipotesi che il Deuteronomio sia stato redatto in più fasi. La prima redazione può essere probabilmente situata intorno all’anno 700 a.C., sotto Ezechia, in relazione al tentativo, da questi promosso, di centralizzare il culto a Gerusalemme e di opporsi all’invadenza assira. Sotto Giosia si deve aver lavorato intorno a questa opera. L’ultima redazione risale al periodo dell’esilio ed a quello immediatamente successivo.