| | | OFFLINE | Post: 652 | Sesso: Maschile | |
|
19/03/2012 17:08 | |
Vediamo adesso l’insegnamento sulla canonizzazione dei santi (che si fonda sull’errato significato che essi danno al termine santo e su un’inesistente potere del papa di fare santi alcuni dopo morti). Basta che i Cattolici paghino grandi somme di denaro al papa per ottenere la canonizzazione di qualcuno morto in odore di santità[5] (la canonizzazione è preceduta dalla beatificazione che costa anch’essa parecchi soldi). D’altronde la sapienza dice che “il danaro risponde a tutto”[6] e che “i regali che uno fa gli apron la strada e gli danno adito ai grandi”.[7] Che c’é da meravigliarsi quindi se coloro che hanno grosse disponibilità finanziarie riescono ad ottenere certi ‘privilegi’ (quello di avere un ‘santo’ nella propria famiglia, o nella propria diocesi o parrocchia) dal papa? Certo, per fare santo qualcuno occorre anche che egli sia stato una sorta di eroe spirituale durante la sua vita, e che i suoi insegnamenti siano stati integri dal punto di vista cattolico, e che egli faccia almeno quattro miracoli dopo morto (due per essere beatificato, e altri due dopo la beatificazione per essere fatto santo). Ma su queste cose non ci sono grossi problemi perché la curia romana sa come fare quadrare tutto quando ci sono di mezzo grosse somme di denaro da intascare.
|
|
|
|
|