CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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Lo Spirito Santo non è Gesù Cristo e non è il Padre di Gesù

Ultimo Aggiornamento: 15/04/2012 16:05
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15/04/2012 16:04
 
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Lo Spirito Santo non è Gesù Cristo e viceversa

La dottrina degli Unitariani secondo la quale lo Spirito Santo non è una persona ma una manifestazione del solo Dio, cioè Gesù, è falsa perché lo Spirito Santo è una persona, distinta sia dal Padre che dal Figliuolo, che è stata mandata dal Padre nel mondo dopo che Gesù fu assunto in cielo glorificato. Vediamo ora di spiegare mediante le Scritture che lo Spirito Santo è la terza persona della Divinità che è stata mandata sia da Dio Padre che dal Figliuolo (ma procede dal Padre) in seno alla Chiesa e che perciò non può essere la stessa persona di Gesù.

-  Gesù, nella notte in cui fu tradito, disse ai suoi discepoli: “Il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi rammenterà tutto quello che v’ho detto” (Giov. 14:26); e: “Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me” (Giov. 15:26); ed anche: “Pure, io vi dico la verità, egli v’é utile ch’io me ne vada; perché, se non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo manderò. E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché me ne vo al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato. Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve l’annunzierà. Tutte le cose che ha il Padre, son mie: per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà” (Giov. 16:7-15). Quando poi lo Spirito Santo fu sparso, Pietro disse a quei Giudei riunitisi all’udire il suono come di vento impetuoso e rimasti meravigliati nel sentirli parlare delle cose grandi di Dio nelle loro lingue natie: “Questo Gesù, Iddio l’ha risuscitato; del che noi tutti siamo testimoni. Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio, e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite” (Atti 2:32-33), confermando così che Gesù dopo che si assise alla destra di Dio mandò il Consolatore che aveva loro promesso per insegnargli ogni cosa, per ricordargli quello che gli aveva detto, e per convincere il mondo quanto al peccato, alla giustizia ed al giudizio. Quindi, è chiaro che siccome lo Spirito Santo è una persona perché insegna, ricorda, testimonia, convince, annuncia le cose a venire e glorifica Cristo, ed è stato mandato da Gesù dopo che egli fu assunto alla destra di Dio, lo Spirito Santo non è Gesù, il Figliuolo di Dio, perché quest’ultimo, quando lo Spirito Santo venne nel suo tempio, era in cielo alla destra di Dio.

-  Gesù, sempre nella notte in cui fu tradito, pronunciò le seguenti parole che confermano quanto esposto sin qua. Gesù disse ai suoi discepoli: “Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti. E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce” (Giov. 14:15-17). Ora, Gesù mentre era in terra era il Consolatore che Dio aveva promesso tramite i profeti di mandare al suo popolo, ma siccome egli doveva tornare al Padre che lo aveva mandato e sapeva che i suoi discepoli avrebbero avuto bisogno di un altro Consolatore che stesse con loro sempre ed in ogni luogo disse che avrebbe pregato il Padre che glielo mandasse. Quindi, siccome lo Spirito Santo fu chiamato da Gesù “un altro Consolatore”, noi giungiamo alla conclusione che Egli non è lo stesso Consolatore (la stessa persona di Gesù) che è stato assunto in cielo. E quindi Gesù non è lo Spirito Santo come sostengono gli Unitariani. Gli Unitariani sostengono che queste parole di Gesù indicano “una differenza di forma o di relazione” (David K. Bernard, op. cit., pag. 17), in altre parole è come se Gesù avesse detto ai suoi discepoli che sarebbe tornato in spirito invece che in carne. Ma questa spiegazione non regge proprio perché Gesù parlò dello Spirito Santo come di “un altro Consolatore”, quindi di qualcuno distinto da Lui. E questo è confermato da queste altre parole che lui disse poco dopo: “Pure, io vi dico la verità, egli v’è utile ch’io me ne vada; perché, se non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo manderò. E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché me ne vo al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato. Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve l’annunzierà. Tutte le cose che ha il Padre, son mie: per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà” (Giov. 16:7-15). Notate queste espressioni: “Io ve lo manderò” e: “Egli mi glorificherà”, “Egli prenderà del mio e ve l’annunzierà”; perché esse mettono in rilievo la distinzione tra la persona di Gesù e quella dello Spirito Santo. Se Gesù avesse promesso che sarebbe tornato sotto forma dello Spirito non avrebbe giammai parlato in quella maniera. In particolare si noti l’espressione “Egli mi glorificherà”, che associata a quest’altra detta poco prima: “Egli testimonierà di me” (Giov. 15:26) stanno a confermare che lo Spirito Santo non poteva essere Gesù perché avrebbe glorificato Gesù e reso testimonianza di Lui. Dunque Gesù pregò il Padre il quale mandò un altro Consolatore affinché rimanesse con i suoi discepoli per sempre, sì perché dato che Lui stava per lasciarli soli, essi avevano bisogno di qualcuno che rimanesse sempre con loro per guidarli.


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