3° elemento dell'alleanza: “Dichiarazione di alleanza e clausole” (cioè: legge, decalogo) Nell'alleanza tra Dio e il popolo, la legge ha un posto centrale. Nelle relazioni matrimoniali, è importante riflettere sul fatto che se il matrimonio è alleanza, vuol dire che c'è centralità della legge, cioè necessità di riconoscimento dell'alterità con tutti i suoi diritti. La legge non è altro che un modo con cui ci viene detto che noi non siamo soli e che esistono anche gli altri, portatori di diritti; per cui la vita deve essere regolata in modo tale che ci sia composizione di diritti.
La legge è fondamentale nella crescita dell'individuo, perché è la scoperta di non essere unici al mondo. La legge è il grande momento di uscita dall'egocentrismo, dal mondo narcisistico, solipsistico della primissima infanzia per entrare finalmente in relazione scoprendo l'alterità. Il bambino, finché è piccolo, crede di essere solo, o meglio crede di essere lui il centro nel quale tutti gli altri vengono inglobati. Addirittura il bambino, all'inizio, non ha neppure capacità reale di differenziarsi da sua madre. Nel periodo dell'allattamento non c'è ancora vera differenziazione e neanche vera relazione, perché non c'è ancora alterità da parte del bambino. L'alterità comincia quando si scopre che l'altro esiste ed è diverso da me e come tale occupa uno spazio che devo rispettare. Questa è la saggezza matrimoniale, una composizione di diritti ed esigenze diverse, dove si è uno, ma si continua ad essere due: due sposi diversi con esigenze diverse, prospettive diverse, personalità diverse. Ecco l'elemento della legge: l'altro come qualcuno che, poiché è "altro", regola la mia vita e la condiziona. Accettare di lasciarsi condizionare dall'altro è indispensabile per uscire dalla solitudine.
4° elemento dell'alleanza: “I Testimoni” E' necessario che ci siano persone garanti del fatto che l'alleanza è stata veramente compiuta. Questi diventeranno testimoni nel caso in cui il patto si dovesse rompere, perché allora sarebbero loro a dire che quel patto veramente c'è stato e, con la loro stessa presenza, diventeranno accusa verso la parte che si sottrae all'alleanza. Quindi, nel rapporto di alleanza, sia quello tra Dio e gli uomini, sia in quello matrimoniale, c'è una fragilità costitutiva, altrimenti non servirebbero i testimoni. Il fatto che essi ci siano è un fatto cruciale, che confessa una fragilità perché l'alleanza è unione di libertà e, come tale, è necessaria una decisione continua, sempre rinnovata, che può venir meno. Così, coloro che entrano in alleanza contraendo matrimonio, sono consapevoli di questa fragilità, fa parte del loro impegno. Eppure, mentre sono consapevoli di questo, pongono un atto che è "per sempre".
5° elemento dell'alleanza: “Benedizioni e maledizioni” "Se sei nell'alleanza, sei benedetto. Se ti sottrai, sei maledetto."
Nel momento in cui si entra nell'oggi della stipulazione dell'alleanza, si impegna tutto il domani, si è condizionati per sempre perché anche se si volesse uscire dall'alleanza e cancellarla, questo vorrà dire che si entrerà nella maledizione. Ecco l'elemento importante dell'alleanza matrimoniale che, pur nella consapevolezza della fragilità costitutiva, sa di impegnare tutta la propria esistenza perché sa di entrare in una dimensione di dono che, poiché è totale, non può più essere ripreso. Non ci sono "ultime spiagge" in cui ripararsi per riprendersi ciò che si è dato, perché dove il dono è totale, non c'è più nulla da riprendere. Questo dono di oggi, continuamente rinnovato, diventa un impegno per sempre perché ciò che viene totalmente dato in quel momento, non può che essere dato per sempre. Questa struttura di alleanza, dicevamo, rivela il senso del rapporto tra Dio e gli uomini e tra gli sposi. Ma il suo vero senso si manifesta nel momento del suo compimento, in quella "nuova alleanza" che Gesù consuma entrando nella morte. Il mistero della morte trasformata in vita - e vita risorta - è l'ultima e definitiva luce che viene gettata sulla relazione matrimoniale e sull'amore che in essa si esprime: un amore che va al di là della morte perché la trasforma in dono di vita.
xxxxxxxxxx
Pedro