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21/09/2013 17:51 | |
"La seconda parola" - Alfredo Gennari
Non farti scultura, nè immagine alcuna delle cose che son lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non le servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
- immagine e magia
- immagine di Dio: l’uomo
- la didattica della fede: parola, non immagine
Agostino di Ippona teologo e filosofo (IV-V sec.).
Elimina il 2° comandamento incorporandolo nel 1° e divide in due il 10° per mantenere 10. In questo modo, stabilisce un rapporto fra la prima tavola (tre comandamenti, invece che quattro) riguardante il rapporto uomo-Dio, e la dottrina della Trinità, da lui stesso formulata. Lutero, che fu monaco agostiniano, lo seguì in questa formulazione del decalogo. Solo le chiese Cattolica e Luterana la seguono.
Importanza dell’immagine: nell’antichità, ogni immagine era strettamente collegata con l’essere raffigurato.
Esempi:
- una scena di caccia disegnata (grotte preistoriche), si sarebbe realizzata
- il diavolo, disegnato su una parete, sarebbe apparso. Si riteneva infatti, nel Medioevo, che nessun essere potesse continuare ad esistere separato dalla sua immagine
- qualsiasi cosa fatta su una immagine si sarebbe ripercossa sull’essere raffigurato
- possedere l’immagine di una persona, significava avere un potere preciso sulla persona stessa
- possedere l’immagine di un dio, significava assicurarsene l’aiuto e la protezione tutto questo è magia e la magia non era da Dio permessa per il suo popolo: Dt 18, 9-14 (vedi la maledizione-benedizione di Balaam in Nm 23, 23)
Esiste gìà l’immagine di Dio: Egli ha fatto l’uomo a sua immagine e somiglianza.
- chi costruisce un’immagine è superiore a ciò che vien raffigurato
- l’uomo può solo fare immagini di sé stesso perché non può conoscere Dio
- la perfetta immagine di Dio è Gesù (Eb 1, 3)
- le immagini fatte dall’uomo sono belle e, soprattutto, rassicuranti, tranquillizzanti, mentre Dio non lo è affatto (vedi Es 20, 18, 20 e Dt 4, 15– “Dio è amore” ma è anche “un fuoco consumante”: I Gv 4, 8 e Eb 12, 29)
Dio si manifesta tramite la Parola: è questa la strada scelta da Dio per comunicare con l’uomo.
- ogni immagine è un limite alla conoscenza
- solo con la parola si trasmette conoscenza
- Dio si è presentato con il suo nome non con la sua immagine
- il primo insegnamento di Dio a Israele sono le 10 parole
- anche i profeti continuano con la parola
- infine Gesù, la Parola incarnata e poi scritta dai suoi discepoli
- esempi: Dt 4, 12 / II Co 5, 7 / Rm 10, 17 / Gv 20, 29
Riflessioni e orientamenti:
- l’immagine non ci avvicina a Dio
- l’immagine non fa nascere la fede
- l’immagine non aumenta la spiritualità
- l’immagine aiuta a comprendere meglio solo le realtà materiali
Alfredo Gennari
firenze.chiesadicristo.org/
Pedro
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