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CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

💝

 

 

David Wilkerson 1981

Ultimo Aggiornamento: 24/08/2014 17:13
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21/06/2014 18:53
 
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Se potessimo trascorrere solo cinque minuti, in cielo o all'inferno,
parteciperemmo ad una gara ben diversa.





Se solo potessimo trascorrere cinque minuti in cielo, non parteciperemmo più ad una gara carnale. Se potessimo fare una passeggiata oltre i cancelli della città di Dio; dissetarci nella pace, nella bellezza, negli splendori del paradiso; udire i maestosi cori di angeli e serafini che cantano le glorie del Signore; intrattenerci coi patriarchi, i martiri, gli apostoli e la gente vestita di vesti candide, che viene dalle grandi tribolazioni; se potessimo ancora una volta incontrare i nostri cari defunti, per udire i loro rapiti racconti di quale sia l'eterna felicità; se potessimo sedere accanto alle acque cristalline, sentire il fluire della santa luce di Dio, meravigliarci di quegli splendidi colori, degli alberi perfetti, di fiori e piante sconosciuti agli uomini; e soprattutto, se potessimo gettare uno sguardo, uno solo, sul volto del risorto Agnello di Dio e sentire la gloria, il calore ed il senso di sicurezza che emana dalla sua presenza; ed infine, se potessimo innalzare colui che è dal principio, il nostro Santo, Santo, Dio Onnipotente!

Ritornereste sulla terra per riprendere nuovamente la corsa mortale? Giammai. Tu ed io vivremmo solo per il Signore, rigettando il mondo, i suoi piaceri e le cose carnali. Vorremmo correre la sua gara! Non vorremmo più sviarci, diventare freddi, o servire il Signore con fiacchezza.
Pedro

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21/06/2014 18:54
 
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Se solo potessimo passare qualche minuto all'inferno, non saremmo mai più gli stessi. Essere gettati in quella nera fornace di fuoco e tenebre eterne; essere improvvisamente immersi in mezzo a quel mondo demoniaco di malvagità, maledizione, odio, lussuria e corruzione; ascoltare il lamento dei perduti per l'eternità, testimoniare il loro terrore, lo stridore dei denti, venire spalla a spalla con operatori di iniquità, stupratori, assassini, dittatori mondiali e tiranni, e con quelli che crocifissero il Signore Gesù; ascoltare i loro accenti senza speranza, le inutili preghiere dei dannati; vedere i pugni agitati contro la giustizia di Dio, udirli maledire il giorno della nascita; sentire cosa vuol dire essere perduti, tagliati fuori da Dio, dalla verità, dall'amore, dalla pace e da ogni conforto: testimoniare di quelle visioni incredibili e di scene peggiori di tutte le atrocità di questo mondo messe insieme; e peggio di ogni cosa, stare faccia a faccia con quel sanguinoso aguzzino, Satana stesso, per sentire una paura paralizzante mentre il padre di tutte le bugie cerca di afferrarti per la gola e strapparti la confessione che egli è il signore di tutto; uscire dai cancelli dell'inferno con quel grido dei dannati per l'eternità che ti risuona nelle orecchie, le voci dei malvagi di tutti i tempi, che gridano le loro urla pietose: "Siamo perduti! Perduti! Per sempre perduti! Incatenati alle tenebre ed alle torture eterne!"

Come potresti ritornare sulla terra, dopo una breve visita all'inferno, e continuare ad essere lo stesso? Potresti ricominciare a trascurare la parola di Dio, la sua casa, il suo amore? Ricominceresti con i tuoi obiettivi egoistici di accumulo di ricchezze, d'oro e d'argento, magari pregando Dio per averne di più? Non credo. No, tu ed io vivremmo la nostra ora come se fosse l'ultima. Oh, come pregheremmo, lavoreremmo e studieremmo. Piuttosto che comprare, venderemmo, digiuneremmo, testimonieremmo, aiuteremmo i poveri, staremmo sempre in attesa del ritorno del Signore.
Pedro

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21/06/2014 18:54
 
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Un tempo, avevo l'abitudine di dire all'assemblea: "Non venite avanti per essere salvati solo perché avete paura dell'inferno. Venite con una fede semplice". Ma sbagliavo, sbagliavo completamente. L'apostolo disse: "Conoscendo il terrore di Dio, persuadiamo gli uomini". C'è una santa paura che conduce al ravvedimento.

È vero che l'inferno è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli. È vero anche che i cristiani sono salvati per la grazia immeritata, e che la fede in Cristo è la sicurezza del credente. Inoltre, i cristiani non dovrebbero dubitare della potenza di Cristo che salva e custodisce.

Ma, c'è un grande problema. Una fede passiva, quel tipo di fede fluttuante che va e viene a sprazzi e che è sottoposta agli alti e bassi emotivi, quel tipo di fede non salverà l'anima. Solo la fede che salva, quella che nasce dalla profonda convinzione di peccato, da un cuore che ha rifiutato tutta l'iniquità ed i peccati ricorrenti; da un cuore totalmente e giornalmente arreso alla Signoria di Cristo; solo quel tipo di fede garantisce la grazia.

Con l'aiuto di Dio, ho abbandonato una volta per tutte la gara mortale della carnalità e della mondana spensieratezza! Ho abbandonato la competizione! Non parteciperò più a gare motivate dalla carne, dove prevale l'ego, che fanno piacere agli uomini.

Voglio fare di più che semplicemente abbandonare l'attaccamento mentale a cose, abitazioni, automobili, campi e proprietà. Desidero il potere e la grazia di dominare i miei appetiti, mettere da parte tutta l'immondizia, vendere ciò che non mi occorre, smetterla di acquistare e costruire e procurare cose inutili, e tenere gli occhi puntati su Cristo e sull'eternità, in modo che le cose di questo mondo perdano il loro potere su di me ed il materialismo non sia più il mio signore.
Pedro

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21/06/2014 18:54
 
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Cari, se questo messaggio non vi si adatta, se vi fa adirare o vi turba anche minimamente, forse dovreste fare quello che anch'io ho fatto ultimamente. Chiudetevi con Dio, giorno dopo giorno, e chiedete allo Spirito Santo di accendere la santa luce indagatrice di Dio nella vostra anima. Siate assolutamente onesti con Dio. Chiedetegli di mostrarvi il peccato che c'è in voi. Diventate affamati di Dio e compunti dallo Spirito Santo. Proprio come me, scoprirete ben presto quanto tempo andate perdendo, quanti desideri sciocchi vi hanno bloccato, e cadrete faccia a terra davanti a questo Dio santo, confessando la freddezza ed il vuoto del vostro cuore.

E se lo fate con un cuore onesto, comincerete a ringraziare Dio per aver punzecchiato la vostra coscienza ed avervi stimolato a correre un'altra gara. Ringrazierete Dio per un messaggio come questo.

Santi di Dio, la tromba del Signore sta per suonare. Il nostro Signore sta per tornare nelle nuvole della gloria, per rapire la sposa. Una sposa senza macchie o rughe. Una sposa purificata dalle bramosie, dalla superbia e dalle ambizioni mondane. Spenderemo le nostre ultime ore sulla terra per riporre del denaro in borse bucate?

No, grazie! Io sono semplicemente di passaggio. Non voglio più radici che mi trattengano in basso. Grazie a Dio per le buone cose che mi ha dato, la famiglia, una bella casa, un mezzo di trasporto moderno, ma adesso preparo giornalmente il mio cuore ad uscire da tutto questo per essere accolto fra le braccia del Salvatore. Non voglio essere un fanatico o fare una sorta di voto di povertà, abbandonando magari la mia famiglia ed il suo futuro. Semplicemente, voglio essere liberato da ogni bramosia.
Pedro

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21/06/2014 18:55
 
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Volete smetterla di correre e di battere l'aria invano? Allora smettete la corsa mortale. Disponetevi col volto e con il cuore a cercare il Signore come mai prima d'ora.

Stanno per avvenire dei cambiamenti! Per voi, per me! Siete pronti?

La mia preghiera è che se Dio ha in serbo per me delle benedizioni terrene, si compiaccia di darmi al loro posto, la sua grazia, oppure le possa cambiare in benedizioni spirituali". Edward Payson






PARTE SECONDA


Come discernere i falsi insegnamenti e gli errori

Huldreich Zwingli, il grande riformatore svizzero, lasciò alcuni consigli molto utili su come giudicare una dottrina o un insegnamento. Sebbene scritto 450 anni fa, il suo consiglio è tuttora assolutamente necessario. Includo questo messaggio perché sento che ogni credente debba confutare l'insegnamento e la predicazione di ogni evangelista e di ogni insegnante. C'è una Parola di Dio sicura, che può mantenerci lontano da ogni errore e dai falsi insegnamenti.

"...se cerchiamo solo la mente dello Spirito, non dovremmo perderci. Altrimenti, se applichiamo i nostri sforzi a cercare sostegno scritturale per le nostre opinioni personali, anche se non sono altro che paglia e fieno, saremo sempre nell'errore. È volontà di Dio che solo Lui debba essere l'insegnante. Dovremmo essere istruiti da Lui, e non da un uomo. A noi non appartiene sedere in giudizio della Scrittura e della divina verità, ma piuttosto lasciare che Dio compia la sua opera in ed attraverso di essa, perché è qualcosa che possiamo apprendere solo da Lui ...
Pedro

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21/06/2014 18:55
 
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Le Scritture vennero da Dio, non dagli uomini. Come potremmo esserne i giudici? (v. 2 Pietro 1)

Ti potresti chiedere: chi può assicurarmi di essere divinamente illuminato o meno? L'Iddio che dà luce all'insegnante renderà anche te capace di percepire se ciò che egli dice viene da Dio, oppure no. Tu puoi dire: questa non è la mia esperienza. Se così fosse, guardati di non essere fra quelli che hanno orecchie e non odono, come mostra Cristo, basandosi su Isaia.

La parola di Dio insegna la Sua propria verità ... noi non possiamo modellare ciò che è divino. Chi ti ha mostrato il pensiero di Dio, che tu abbia a proclamare cose che Dio stesso non ha detto, e che tu dica, mentendo, di averle ricevute da Dio? Potresti addirittura cercare di insegnare Dio e costringerlo ad accettare le tue vedute personali ...

Se devi giudicare una qualsiasi materia, pensa così: Prima che io dica alcunché o ascolti l'insegnamento di un uomo, devo consultare la mente dello Spirito di Dio (Salmo 85: "Io ascolterò quel che dirà Dio, il SIGNORE").

Poi, dovresti chiedere riverentemente a Dio la sua grazia, affinché ti dia la sua mente ed il suo Spirito, per non rimanere della tua opinione, ma della sua. Abbi la ferma fiducia che egli ti insegnerà a comprendere giustamente, perché tutta la sapienza è di Dio, che la dona liberamente a quelli che credono.

Quindi vai alla parola scritta del Vangelo, non credendo in nulla che sia contrario alla parola rivelata. Le dottrine di Dio non sono formulate mai più chiaramente di quanto Dio stesso lo abbia fatto nella Sua parola. Gli uomini cercano di torcere e forzare le Scritture, secondo la propria follia.
Pedro

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21/06/2014 18:56
 
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Metti da parte quella veduta personale che tu stesso cerchi di leggere nelle Scritture. So che alcuni dicono di avere esaminato le Scritture e di avere scoperto i passi che sostengono le loro opinioni. Ahimé! Qui veniamo al cancro che sta al centro di tutti i metodi umani. E cioè: gli uomini vogliono trovare nelle Scritture solo il supporto alle proprie vedute personali, così assumono una certa veduta, mettono tutti i testi in relazione ad essa, non importa quanto arbitrariamente, ed in tal modo gli uomini torcono la Scrittura in modo da farle dire ciò che essi stessi vogliono che dicano.

I falsi insegnanti dichiarano che i Vangeli non ci dicono tutto. Ci sono molte cose buone che non sono insegnate nel Vangelo. Così prendono dei versi, senza considerare il contesto, e li torcono secondo i loro progetti ... sono talmente fermi nella loro comprensione umana che sono sicuri che non ce ne possa essere alcun altra ...

Quando ero più giovane, mi ero dato troppo all'insegnamento umano. Circa sette o otto anni fa decisi di dedicarmi interamente alle Scritture. Giunsi al punto in cui, essendo guidato dalla Parola e dallo Spirito di Dio, sentii la necessità di mettere da parte tutte queste cose e di imparare la dottrina di Dio direttamente dalla sua Parola. Allora cominciai a chiedere a Dio la luce ed anche se non leggevo nient'altro, le Scritture cominciarono a diventarmi più chiare, più di quando avessi studiato molti commentari e spiegazioni. La mia debole comprensione non avrebbe mai potuto portarmi a questo punto".
Pedro

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21/06/2014 18:56
 
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Conclusioni





Zwingli non era contro l'insegnamento della Bibbia. Come me, egli credeva che Dio stabilisce degli insegnanti nella chiesa. Ma insisteva sul fatto che non si dovrebbe credere a nulla fino a quando lo Spirito di Dio non lo rivela all'individuo, dopo molta preghiera e studio della Scrittura. Egli credeva pure che anche il più umile fra i cristiani, anche il meno istruito, ha il diritto di mettere in dubbio ogni insegnamento finché esso non sia dimostrato dalla Parola e dallo Spirito di Dio. Egli indicò 1 Corinzi 14 come una prova che anche i credenti non istruiti possono pregare e ricevere rivelazioni della verità che possono smascherare anche il più istruito dei falsi insegnanti.

Perciò, pregate per avere intendimento. Provate tutto ciò che udite, tramite la preghiera e la Parola scritta. Non accettate la pretesa di alcun uomo di avere una rivelazione speciale, che vada oltre ciò che ricevettero gli apostoli. Soprattutto, pregate per ogni cosa e non mettetevi mai a discutere con quelli che credete siano in errore. I falsi insegnanti hanno uno scopo, che è quello di farci conoscere malamente la verità; noi studieremo diligentemente le Scritture, fino a quando non sentiremo la parola di Dio direttamente per noi.

"Ma quanto a voi, l'unzione che avete ricevuta da lui rimane in voi, e non avete bisogno dell'insegnamento di nessuno; ma siccome la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera, e non è menzogna, rimanete in lui ... " (1 Giovanni 2:27).
---
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D
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21/06/2014 18:57
 
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1981-3
È troppo piccolo il tuo mondo?

www.tscpulpitseries.org/italian.html
Pedro

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18/08/2014 16:10
 
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di David Wilkerson
1981
__________


Phillips Brooks, un grande predicatore del diciannovesimo secolo, disse: "I peccatori non hanno alcun diritto di condannare il cristianesimo, perché non l'hanno ancora provato ..."

Sono d'accordo! Non credo che alcun essere umano, sulla terra, abbia ancora scoperto la potenza e la gloria che è disponibile in Cristo, qui ed ora!

In Giovanni 12:25 troviamo una vera sfida alla nostra piccolezza. In un solo verso, Gesù ci chiama a lasciare il nostro angusto e piccolo ambito, per essere trasformati nel glorioso regno della libertà e dell'efficacia. Ancora una vola, Gesù ci chiama: "Il tuo mondo è troppo piccolo; chiedi di avere una vita più grande e più ricca di significato". Ecco qui:

"Chi ama la sua vita, la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna" (Giovanni 12:25).
Pedro

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18/08/2014 16:11
 
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1. Che paradosso: odiare la vita per trovarla!
Disprezzarla per scoprirla!
Non sembra una cosa ragionevole.


Eppure, la chiave per avere una vita abbondante è proprio in quest'affermazione apparentemente senza senso e confusionaria. Questa è la sua sfida al nostro piccolo mondo. Capire il significato d'essa è la porta che introduce ad una rivelazione che ci dà la vita. Gesù disse anche:

"Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, e la moglie, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo" (Luca 14:26).

Sicuramente, Cristo non può volersi riferire all'odio, nei termini di una classica definizione da dizionario: aborrire o detestare, rifiutare o rigettare. La Parola di Dio dice:

"Chiunque odia suo fratello è omicida ..." (I Giovanni 3:15).

"Mariti, amate le vostre mogli, e non inaspritevi contro di loro".

"Onora tuo padre e tua madre".
Pedro

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18/08/2014 16:11
 
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Non è la vita che deve essere odiata, perché essa è un dono di Dio. Non dobbiamo odiare le persone; non sarebbe scritturale.

Dobbiamo imparare ad odiare il modo in cui conduciamo la vita. Dobbiamo odiare ciò che hanno fatto di noi le nostre sollecitudini per la famiglia ed i nostri cari. La tua vita si racchiude tutta nei figli, nel marito, nella moglie, nei genitori? Tutte le tue gioie ed i tuoi problemi si limitano forse a questa cerchia ristretta?

Dio ci sta semplicemente invitando ad allargare l'ambito della nostra vita. La vita deve essere qualcosa di più che solamente tendaggi, bollette, la scuola dei bambini, la salute dei genitori, la parentela. Marta si era abituata ad una vita di routine; Maria voleva crescere! Maria voleva espandere le proprie vedute. Gesù approvò l'atteggiamento di Maria nei confronti della vita.

Non puoi crescere finché non cominci ad odiare la tua attuale immaturità. Non è che devi dimenticare i tuoi doveri ed obblighi verso la famiglia e gli amici; ma potresti rimanere talmente legato a quei doveri, da rimanere bloccato nella tua crescita. Devi svegliarti, una buona volta. Nella tua anima deve sorgere una santa ira, una santa indignazione; devi gridare: "Dio! Odio ciò che sono diventato. Odio i miei malumori. Odio quanto a volte sono irritabile. Odio la mia malinconia. Odio quanto sono diventato meschino. Lo odio! Lo odio! Lo odio!"

Pensa alla persona più spirituale che conosci; quel gigante spirituale che non ha mai paura, sembra sempre gentile e sicuro di sé, così consacrato a Dio, così puro e santo. Egli ti dirà che c'è stato un momento in cui è arrivato a questa crisi, odiando questo mondo con le sue futilità, gelosie, legami. Ha talmente imparato ad odiare ciò che era diventato, da decidersi a voler cambiare. È diventato affamato, terribilmente affamato!
Pedro

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18/08/2014 16:11
 
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Non riuscirai mai a cambiare quello che sei, finché non avrai odiato ciò che hai fatto di te stesso. Non potrai volere di più dalla vita, finché non ti sentirai annoiato e disgustato da quello che hai adesso. Devi diventare tanto scontento e disgustato dalla tua esistenza attuale, da dover dire a te stesso: "Voglio di più dalla vita. Non voglio più vivere in queste futilità, debolezze, legami! Voglio essere liberato!" Devi talmente odiare la tua presente esistenza, da gridare a Dio: "Signore, trasportami nel tuo glorioso regno di potenza e vittoria! Dammi quella vita di gioia che tanti altri stano già realizzando!"

"Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio" (Colossesi 1:13).


2. Quando impari ad odiare ciò che sei diventato,
cominci ad avere fame e sete di ciò che egli offre.


E cos'è che offre il nostro Signore? Offre la morte, come mezzo per scoprire la vita.

"Prenda la sua croce e mi segua ..."
Pedro

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18/08/2014 16:12
 
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Se la via della croce è quella che ci conduce ad una vita più grande, occorre che noi la comprendiamo bene. Se l'abbondanza della nostra vita dipende da essa, sarà bene che la afferriamo meglio.

Prima di tutto, parliamo della cattiva comprensione della croce. Sono state scritte molte cose; quasi sempre complicate. Sembra che pensiamo che la via della croce sia una sorta di sentiero stretto e pieno di obbrobrio, circondato da folle che ci rifiutano e ci beffeggiano, ci sputano addosso e ci deridono. Sentiamo di imitare il cammino di Cristo se anche noi veniamo beffati e rigettati dal peccatore. Pensiamo che il cammino della croce non sia altro che la persecuzione.

Certamente, la sua via è stretta. Per amor suo, saremo perseguitati, e dobbiamo separarci dai malvagi. Ma non è il questo significato più giusto della croce. Ci concentriamo solo sulla sofferenza di Cristo. Magnifichiamo ed ammiriamo il nostro Signore, per essere stato così mansueto verso quelli che lo maledicevano e sputavano su di lui. Parliamo del suo coraggio in quell'ora buia. Delle gocce di sangue nel suo sudore. Parliamo dei chiodi, delle spine e dell'agonia. Ma altri sono morti per la causa di Cristo, in circostanze anche più crudeli.

Se fossi potuto essere lì, nel giorno in cui Gesù veniva spinto e pungolato dalla folla verso il Golgota, avresti sentito in un sussurro il significato della croce. Avresti sentito Gesù continuare a ripetere: "La tua volontà, Padre, non la mia! Vivo e muoio solo per fare la tua volontà." Quello, amico mio, è il significato della croce: la volontà di Dio!
Pedro

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18/08/2014 16:12
 
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Per lui e per noi, c'è una sola croce, con lo stesso significato! La tua croce non è un qualche disturbo fisico o una spina nella carne. Non è una situazione familiare difficile. Non è la malattia o l'infermità. Non è una specie di prova a lungo termine. Non è un peso di alcun genere, fisico, spirituale o di altro tipo. Sentiamo che la gente dice: "È la mia croce, devo sopportarlo." Queste io le chiamo "croci da martire".

La tua croce e la mia sono una sola. Sono la stessa croce che egli portò; con lo stesso significato. La croce è fare la perfetta volontà di Dio. Gesù disse:

"Rinneghi se stesso e prenda la sua croce ..."

Tutto questo non ha nulla a che fare con la negazione di sé, la sofferenza o le privazioni. Il suo giogo è leggero, il suo carico è dolce. Egli pagò il prezzo. Il significato è talmente semplice, che a noi sfugge. È questo: se devi essere un mio discepolo, devi rinunciare alla tua volontà ed accettare la mia. Prendere la croce vuol dire semplicemente accettare l'assoluto volere di Dio. Significa essere completamente arresi a fare le cose col sistema di Dio.

Può la croce essere così semplice, e la sua realizzazione essere così complicata? Niente affatto! Alla croce sono richieste solo due cose:

"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente" (Matteo 22:37);

"Ama il tuo prossimo come te stesso" (Matteo 22:39).

"Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti" (Matteo 22:40).

In altre parole, tutto ciò che mai potrò chiedervi dipenderà dal fare queste due cose!
Pedro

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18/08/2014 16:12
 
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Se l'amore assoluto per Dio è così importante, egli deve mostrarci come fare. Questo è stato il grido di tutti i veri santi:

"Veramente non so come amarlo". Pensiamo al nostro amore per Dio come a qualcosa che facciamo per lui, come lodare ed adorare o andare nella cameretta segreta per parlare con lui. Pensiamo che amarlo significhi essere santi, gentili, testimoniando ai non credenti. No! Dio è amore, e per essere veramente Dio, deve amare.

Amarlo vuol dire permettergli di essere Dio in noi ed attraverso noi! L'amore è qualcosa che egli fa per noi! Abbiamo paura di questo concetto, come se si trattasse di egoismo da parte nostra, ma non lo è! Lo amiamo meglio e di più quando gli permettiamo di fluire attraverso noi, facendo ed essendo tutto ciò che egli dice di essere.

Vedete quel cristiano in ginocchio, che piange, digiuna e prega? Vedete quelle grosse lacrime? Lo sentite supplicare Dio, perché accetti la sua lode ed adorazione? Lo sentite mentre continua a ripetere: "Signore, ti amo! Ti amo!"? È amore, quello? Non quando sono solo parole! Non quando ci si rivolge a Dio come ad un essere solitario ed intoccabile che non ha bisogno di altro che di lodi. Cosa ne pensereste se mia moglie mi venisse davanti per ammirarmi una volta al giorno, dicendo tutte quelle cose, ma continuando poi a vivere la sua vita di sempre?
Pedro

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18/08/2014 16:13
 
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Il nostro Dio ha bisogno di amare! Ha bisogno di persone che se ne approprino, per camminare nella sua potenza ed usare le sue risorse. Lasciate che vi mostri chi è colui che ama Dio con tutto se stesso. È colui il quale con una fede semplice ed infantile si poggia sulle preziose promesse e le rende operative nella sua vita di tutti i giorni. Ignorare tutto ciò che egli ha promesso di essere e di fare per nostro mezzo non è amore. Svolgere la nostra vita frettolosamente, in solitudine, preoccupati, depressi, trascinando il nostro peso, non è amore. Amare vuol dire entrare in Dio ed usare la sua gloriosa potenza.

Conosco molte persone che credono di essere dei grandi amanti di Dio. Digiunano e pregano per mezza nottata. Rifiutano di posare lo sguardo su cose peccaminose. Negano se stesse. Sono sincere. Studiano la Parola di Dio con diligenza. Sono compassionevoli ed oneste. Ma non riescono mai ad entrare nella vita divina di vittoria e riposo. Sono così occupate a combattere il diavolo, che hanno perso di vista il fatto che il diavolo è già stato sconfitto sulla croce.

Alcuni cristiani hanno solo una relazione "intima" con Dio. Sanno veramente come toccare Dio in preghiera. Ma non sanno come vivere Dio. Non hanno una fede di sostanza. Nessuna fiducia, in tempo di crisi.

E che dire dell'amare il prossimo come se stessi? È qui che il nostro mondo diventa piccino. Dio ci chiede di fare la sua perfetta volontà; non di accettare una legge, ma di lasciar scorrere in noi un nuovo flusso vitale. Però, noi non sappiamo neppure cosa dobbiamo veramente fare con tutte queste risorse che ci sono promesse.

Ecco la semplicità di ciò che Cristo sta cercando di affermare in noi:

Odia ciò che sei, poi vieni e scopri la mia nuova vita per te;
Pedro

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18/08/2014 16:13
 
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Rigetta il tuo vecchio stile di vita, accetta la mia perfetta volontà;

Così avrai a disposizione tutte le mie risorse, se accetti semplicemente queste cose come un dato di fatto;

Poi vai ad aiutare l'umanità perduta con quello che io ti ho dato.

La storia del buon samaritano è il modo in cui Dio ci spiega come amare il prossimo. Vi siete mai soffermati a pensare che il buon samaritano è la figura del cristiano che vive una vita abbondante? Era il solo che avesse le risorse per aiutare l'uomo sofferente, lasciato sanguinante e morente dai ladri che lo avevano derubato e battuto.

Sicuramente, il sacerdote aveva compassione. Forse pianse per quell'uomo sofferente. Ma fu costretto a passare oltre, perché era troppo povero, senza un soldo; non aveva nulla da poter usare.

Probabilmente, il levita decise di affrettare il passo per cercare qualcuno che potesse dare una mano. Avrebbe incontrato qualcuno e gli avrebbe detto: "Per favore, ad un paio di miglia sulla vostra sinistra, c'è un uomo sanguinante, vittima di rapina a mano armata. Vedete se potete fare qualcosa per lui".

Ma il buon samaritano aveva quello che bisognava! Mentre il sacerdote ed il levita erano a piedi, egli andava a cavallo. Con sé aveva del vino, l'olio e le bende. Sapeva dov'era l'albergo più vicino. Aveva risorse!
Pedro

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18/08/2014 16:14
 
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Unguento medicamentoso. Laccio emostatico. Una cavalcatura. Un conto in banca illimitato. "Qualunque cifra spenderai, pagherò io ". Ascoltiamo il buon samaritano nella locanda: "Prenditi buona cura di lui; non badare a spese; pagherò io il conto".

Questo è quello che Dio sta cercando di mostrarci: che abbiamo tutte le risorse di cui abbiamo bisogno per vivere pienamente ed amare completamente. Non affrontiamo il mondo come dei poveracci spirituali, ma come figli di un Re, cavalcando splendidamente, equipaggiati per aiutare qualsiasi vicino che soffra.

Amare il tuo prossimo significa avere ciò che occorre per aiutarlo. Non ha nulla a che fare con la simpatia, con i consigli, la gentilezza, l'amicizia. Non puoi aiutare un uomo che ha fame dicendogli semplicemente quanto ti dispiaccia la sua situazione, o che digiunerai e pregherai per lui. Ma puoi essergli di aiuto, nutrendolo!

Volete veramente ubbidire al comandamento del Signore di amare il vostro prossimo come voi stessi? Allora procuratevi qualcosa da dargli. Non potete amare il vostro prossimo finché non avete ciò che occorre per aiutarlo.
Pedro

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18/08/2014 16:14
 
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3. Abbiamo cercato di tenere lo Spirito Santo
prigioniero nel nostro piccolo mondo.


"Spanderò il mio Spirito sopra ogni persona" (Atti 2:17).

Abbiamo predicato dell'effusione dello Spirito Santo in maniera troppo esclusiva. Egli dice "sopra OGNI persona"; non solo sui credenti, ma anche sui non credenti. Gesù stava insieme ai peccatori. Egli li serviva. Pretendeva di essere il loro medico. Perché lo Spirito Santo non potrebbe associarsi ai peccatori? Perché non dovrebbe toccare i peccatori, così come faceva Cristo?

Lo Spirito Santo non fu dato solo a dei santi purificati e santificati. Egli fu sparso sopra il mondo intero. Non deve essere negato a nessuno. Viene a convincere di peccato. Ciò vuol dire che deve essere all'opera nella mente dei peccatori. Egli cerca di guidare i peccatori in ogni verità, per dare forza a quelli che ne hanno più bisogno.

Non fu sparso solo sui centoventi nell'alto solaio. Quel potente vento impetuoso soffiò su tutta la terra, su tutta l'umanità. Non scosse solo quella stanza: scosse tutta la terra! Tutta Israele, l'Africa, l'Europa, tutto il mondo conosciuto.

"Farò tremare tutte le nazioni ..." (Aggeo 2:7).

"...la cui voce scosse allora la terra e che adesso ha fatto questa promessa: Ancora una volta farò tremare non solo la terra, ma anche il cielo" (Ebrei 12:26).
Pedro

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