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CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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SI TRATTA SEMPRE DI ECUMENISMO

Ultimo Aggiornamento: 31/12/2014 19:18
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31/12/2014 19:16
 
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RACCOMANDAZIONI



La terza consultazione organizzata dal Consiglio Ecumenico delle Chiese e dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso della Santa Sede, con la collaborazione dell’Alleanza Evangelica Mondiale e la partecipazione delle più grandi famiglie di fede cristiana (cattolici, ortodossi, protestanti, evangelici e pentecostali), avendo operato in uno spirito di cooperazione ecumenica per preparare questo documento da sottoporre all’esame di Chiese, organismi confessionali nazionali e regionali ed organizzazioni missionarie, e specialmente di coloro che lavorano in contesti interreligiosi, raccomanda a tali organismi di:

1. studiare le questioni presentate in questo documento e, ove opportuno, formulare linee guida per il comportamento riguardanti la testimonianza cristiana applicabili ai loro particolari contesti. Se possibile, ciò dovrebbe essere fatto ecumenicamente e in consultazione con rappresentanti di altre religioni.
2. costruire rapporti di rispetto e fiducia con le persone di tutte le religioni, in particolare a livello istituzionale tra le chiese e le altre comunità religiose, impegnandosi in un continuo dialogo interreligioso come parte del loro impegno cristiano. In certi contesti, dove anni di tensione e conflitto hanno generato sospetti profondi e incrinato la fiducia nelle e tra le comunità, il dialogo interreligioso può offrire nuove opportunità per risolvere i conflitti, ristabilire la giustizia, risanare le memorie, per la riconciliazione e la costruzione della pace.
3. incoraggiare i cristiani a rafforzare la propria identità religiosa e la propria fede, approfondendo la conoscenza e la comprensione di altre religioni, e di farlo tenendo anche conto delle prospettive dei seguaci di quelle religioni. I cristiani devono evitare di travisare le credenze e le pratiche di persone di differenti religioni.
4. cooperare con le altre comunità religiose impegnandosi nella difesa interreligiosa della giustizia e del bene comune e, ove possibile, essere solidali con le persone che si trovano in situazioni di conflitto.
5. fare appello ai governi al fine di garantire che la libertà di religione sia correttamente e completamente rispettata, riconoscendo che in molti Paesi viene impedito ad istituzioni e persone religiose di svolgere la loro missione.
6. pregare per i propri vicini ed il loro benessere, riconoscendo che la preghiera è parte integrante della nostra identità e del nostro agire, come lo è della missione di Cristo.

APPENDICE: Iter del documento

1. Nel mondo di oggi cresce la collaborazione tra i cristiani e tra questi ed i seguaci di differenti religioni. Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (PCDI) della Santa Sede ed il Programma sul dialogo interreligioso e la cooperazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC-IRDC) hanno fatto esperienza di tale collaborazione. Esempi di temi su cui il PCDI / CEC-IRDC hanno collaborato in passato sono: il matrimonio interreligioso (1994-1997), la preghiera interreligiosa (1997-1998) e la religiosità africana (2000-2004). Questo documento è un risultato del loro comune lavoro.
2. Nel mondo di oggi vi sono crescenti tensioni interreligiose, inclusa la violenza e la perdita di vite umane. Fattori politici, economici e di altra natura svolgono un ruolo in queste tensioni. Anche i cristiani sono talora coinvolti in questi conflitti, sia volontariamente che involontariamente, in quanto o sono perseguitati o partecipano alla violenza. In risposta a questo il PCDI e il CEC-IRDC hanno deciso di affrontare i problemi lavorando in comune per elaborare raccomandazioni condivise sulla condotta da adottare nella testimonianza cristiana. Il CEC-IRDC ha invitato l’Alleanza Evangelica Mondiale (WEA) a partecipare a questo processo, ed essi l’hanno fatto volentieri.
3. All’inizio si sono tenute due consultazioni: la prima, a Lariano, in Italia, dal 12 al 18 maggio 2006, dal titolo “Valutazione della realtà” in cui rappresentanti di differenti religioni hanno condiviso le loro opinioni ed esperienze sulla questione della conversione. In un punto della dichiarazione della consultazione si legge: “Noi affermiamo che, mentre tutti hanno il diritto di invitare gli altri ad una comprensione della loro fede, tale diritto non deve essere esercitato in maniera da violare i diritti altrui e le sensibilità religiose. La libertà di religione impone a tutti noi la responsabilità, ugualmente non negoziabile, di rispettare le fedi diverse dalla nostra, e mai denigrarle, diffamarle o travisarle allo scopo di affermare la superiorità della nostra fede”.
4. La seconda consultazione, inter-cristiana, si è svolta a Tolosa, in Francia, dall’8 al 12 agosto 2007, per riflettere sugli stessi temi. Sono state discusse in modo approfondito tematiche su famiglia e comunità, rispetto degli altri, economia, marketing e concorrenza, violenza e politica. I problemi pastorali e missionari emersi costituiscono lo sfondo della riflessione teologica e dei principi esposti nel presente documento. Ogni tema è importante in se stesso e merita maggiore attenzione di quella che è stato possibile dargli in queste raccomandazioni.
5. I partecipanti alla terza consultazione (inter-cristiana) si sono riuniti a Bangkok, in Thailandia, dal 25 al 28 gennaio 2011 ed hanno portato a termine questo documento.

Fonte: www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/interelg/documents/christian_witness_in_multi-religious_world_ita...

CHI HA ORECCHI DA UDIRE, ODA

Giacinto Butindaro

Tratto da:  giacintobutindaro.org/2014/07/08/il-documento-che-attesta-che-lalleanza-evangelica-mondiale-e-la-chiesa-cattolica-romana-si-sono-...


Pedro

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