Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

                                                  

CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

💝

 

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

IL NUMERO DELLA BESTIA ........

Ultimo Aggiornamento: 02/05/2020 17:07
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39
Città: ROMA
Età: 52
Sesso: Maschile
02/05/2020 16:30
 
Quota


http://www.fmboschetto.it/didattica/Bibbia/numerologia.htm

----------------------------------------------------------------------

« Il Numero della Bestia è un numero di uomo, e il suo numero è seicentosessantasei... »

(Ap 13, 18)

 

 

Il nostro corso sulla Matematica nella Bibbia non può concludersi senza parlare di alcune pseudoscienze (cioè discipline apparentemente basate sul metodo scientifico, ma in realtà prive di qualsiasi fondamento reale) nate dalla millenaria interpretazione della Sacra Scrittura; pseudoscienze che, fondate sulla numerologia, cioè sull'attribuzione ai numeri di un significato quasi mistico, pretendono di interpretare il passato scorgendovi dei significati o dei messaggi riposti, o addirittura di prevedere il futuro. Proprio oggi, nel nostro XXI secolo tecnologizzato e che se la ride di tutto ciò che è sacro, la superstizione dilaga e gli uomini, che hanno volutamente lasciato dietro le spalle tutti i valori dei loro antenati, si affidano preferibilmente a maghi, medium, ufologi, pseudoscienziati e ciarlatani vari, perchè, come diceva il grande Chesterton, « quando gli uomini non credono più a nulla, è allora che cominciano a credere a tutto »!

Tra queste pseudoscienze, la più famosa è sicuramente la Gematria, che è alla base di ogni numerologia biblica, ed è anche l'unica che ha assunto la dignità di "ermeneutica" nel vero senso che si dà a questa parola. La ghematriah, in ebraico גימטריא, deriva probabilmente dal greco "geōmetria", cioè "misura della terra", anche se alcuni la fanno discendere piuttosto da "grammateia" ("grammatica"). Questo termine compare in italiano e nelle altre lingue europee a partire dal XVII secolo, dopo la traduzione delle opere di Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494), erudito fiorentino che la riscoprì durante la grande stagione dell'Umanesimo. La gematria consiste nel trasformare le parole scritte in lingua ebraica nel loro valore numerico, basandosi sull'assunto secondo cui parole e frasi con valore numerico identico sono correlate tra loro, e dimostrano una qualche relazione col numero stesso. Si tratta di un vero e proprio genere di esegesi, che attiene in modo particolare all'omiletica. La fortuna di tale tipo di esegesi fu segnata dal suo utilizzo nella Cabala, l'insieme degli insegnamenti esoterici e mistici tipici dell'ebraismo rabbinico, che la utilizzò per decrittare presunti significati nascosti all'interno della Bibbia ebraica.

La gematria è basata sul fatto che, come si è visto nella prima lezione di questo ipertesto, l'alfabeto ebraico veniva normalmente utilizzato anche come sistema di numerazione di tipo additivo, perchè ad ogni lettera era associato un valore numerico, che qui riassumiamo:

Ne consegue che ad ogni parola in lingua ebraica può essere associato un numero, ottenuto sommando i valori numerici di ogni singola lettera. Il primo uso attestato della gematria si riscontra in un'iscrizione del sovrano assiro Sargon II (721-705 a.C.), in cui si afferma che il re costruì le mura di Khorsabad lunghe 16.283 cubiti in corrispondenza col valore numerico del suo nome. La gematria ebraica invece è utilizzata per calcolare i valori di singole parole, versetti biblici, aforismi talmudici, frasi dalle preghiere ebraiche, nomi di persone, di angeli e di Dio. Abraham ben Samuel Abulafia (1240-1291), uno dei maggiori studiosi medioevali della Cabala, applicò la gematria anche a parole spagnole, greche ed arabe, trascritte con i caratteri ebraici, e alcuni rabbini del movimento chassidico la hanno applicata anche alla lingua yiddish. Yaakov ben Asher (1269-1343), altra grande autorità dell'ebraismo medievale, è autore del "Rimze Ba'al ha-Turim", grande commentario del Pentateuco che ricorre spesse volte alla gematria per individuare riferimenti mistici e simbolici nel testo della Torah. Uno degli esempi più famosi di gematria è rappresentato dalla parola ebraica Chai (חַי, "vivente"), composta da due lettere i cui valori sommati danno come risultato il numero 18. Questo ha reso il 18 un "numero fortunato" per gli Ebrei e, per questo essi spesso si scambiano doni che sono multipli di 18. Un altro classico esempio è rappresentato dal proverbio ebraico "נכנס יין יצא סוד‎" ("nichnas yayin yatza sod"), letteralmente "entrato il vino, uscito il segreto", corrispondente al latino "in vino veritas". Infatti il valore gematrico di יין‎ ("vino") è 10 + 10 + 50 = 70, che è anche il valore gematrico di סוד‎ ("segreto"): 60 + 6 + 4 = 70.

Vi sono diversi metodi utilizzati per calcolare il valore numerico delle singole parole e frasi. Il "Mispar Hechrachi" usa semplicemente la somma dei valori numerici delle lettere ebraiche. Il "Mispar Katan" usa il valore di ogni lettera, ma lo tronca dagli zeri. Il "Mispar Bone'eh" assegna ad ogni lettera il valore di tutte le lettere precedenti all'interno della parola. Ad esempio, il valore della parola "Achad" (אחד, uno) non è 1 + 8 + 4 = 13, ma 1 + (1 + 8) + (1 + 8 + 4) = 23. Il "Mispar Kidmi" associa a ciascuna lettera la somma di tutti i valori gematrici delle lettere che la precedono; quindi, il valore di א (Alef) è 1, il valore di ב (Bet) è 1 + 2 = 3, il valore di ג (Ghimel) è 1 + 2 + 3 = 6, eccetera. Il "Mispar P'rati" assegna ad ogni lettera il quadrato del suo valore gematrico standard: pertanto, il valore di Alef è 12 = 1, il valore di Bet è 22 = 4, il valore di Ghimel è 32 = 9, eccetera. Il "Mispar ha-Akhor" assegna a ciascuna lettera il suo valore standard moltiplicato per la posizione della lettera nella parola o frase: un metodo dunque il cui risultato è sensibile all'ordine delle lettere. Il "Mispar Misafi" addiziona il numero delle lettere nella parola o frase alla loro gematria. Invece il "Mispar Shemi" assegna ad ogni lettera il valore gematrico del suo nome. Per esempio, il valore della lettera Alef è 1 + 30 + 80 = 111, quello di Bet è 2 + 10 + 400 = 412, eccetera. Il "Mispar Katan Mispari" invece riduce il valore numerico totale di una parola ad una sola cifra: se la somma dei valori eccede 9, le cifre del totale sono sommate fino ad avanzare una sola cifra. Per esempio il valore della parola "Achad" non è 13 ma 1 + 3 = 4. Molti di questi sistemi, alcuni dei quali nolto complessi basati su grafi e sull'aritmetica modulare, si trovano descritti nel trattato "Sefer ha-Malchuth" del rabbino David ha-Levi di Draa, cabalista spagnolo del XV secolo.

Come si vede, i metodi numerologici utilizzati dalla geometria sono praticamente infiniti, e spesso in contrasto tra loro. E proprio il fatto che alla stessa parola o frase possano essere associati tantissimi valori diversi, è indice della scarsa affidabilità di ogni scienza numerologica. Infatti le combinazioni possibili delle dieci cifre sono tante, ma non infinite, ed è logico che esse finiscano per ripetersi. Ad esempio, con due cifre (zero incluso) si possono formare solo novanta numeri, da 10 a 99, e ogni volta che uno di essi si ripete, i numerologi tendono a stabilire connessioni tra di essi, attribuendo queste associazioni casuali a un'intenzionale ricercatezza da parte dell'Autore Sacro. Chi infatti si impegna tanto a cercare un ordine in quello che per gli altri è solo caos, è probabile che finirà per convincersi di aver trovato ciò che cerca, vedendo connessioni che solo la sua mente è stata capace di stabilire. Non si tratta di un procedimento mentale diverso da quello di coloro che venerano una macchia di umidità apparsa su un muro, asserendo che si tratta di un'apparizione della Madonna o di Padre Pio; oppure, da quello di coloro che registrano rumori indefiniti su una frequenza audio sulla quale nessuna emittente trasmette, e sono convinti di captarvi voci provenienti dall'aldilà (la cosiddetta "metafonia"), come se nell'aldilà esistessero trasmettitori radiofonici! Questo fenomeno prende il nome di "pareidolia": il nostro cervello tenta spontaneamente di trovare uno schema logico anche dove esso è totalmente assente, e questo vale per le nuvole in cielo (nelle quali i bambini giocano a riconoscere forme di animali o uomini), per le macchie sui muri, per i fuochi fatui scambiati per fantasmi nei cimiteri, ed anche per i numeri estratti con procedimenti più o meno ingegnosi da lunghe stringhe di lettere, per di più considerate sacre, quando non dettate da Dio stesso!

   
   





[Modificato da Cosmo. 02/05/2020 17:07]

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:44. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com