CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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Chi è veramente il Vicario di Cristo?

Ultimo Aggiornamento: 27/12/2008 00:34
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27/12/2008 00:31
 
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Si elegge un nuovo Pontefice, ma…

Chi è veramente il Vicario di Cristo?

di Richard Bennett

Il Signore Gesù affidò la cura universale delle anime alla protezione della Persona divina

dello Spirito Santo. Al riguardo della terza Persona della Trinità (che doveva diventare

il Suo sostituto), il Signore Gesù promise che:
“Quando sarà venuto, convincerà il mondoquanto al peccato, alla giustizia e al giudizio” (Giovanni 16:8). Lo Spirito Santo convince

quanto al peccato quando fa prendere coscienza al peccatore della situazione di perdizione

in cui si trova e del bisogno che ha di ricevere la giustizia di Cristo. E’ Lui che riporta

alla vita un’anima morta nel peccato. Di questo miracolo della grazia, la Scrittura ne parla

in questi termini: “[prego affinché Iddio] illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate

(…) qual è verso di noi, che crediamo, l'immensità della sua potenza. Questa potente

efficacia della sua forza egli l'ha mostrata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo

fece sedere alla propria destra nel cielo”
(Efesini 1:1820).

La maestà, grandezza ed indescrivibile

potenza della funzione del Vicario di Cristo è tale da far sì che questa divina

Persona incuta al credente rispetto, timore e soggezione. Che un qualsiasi essere umano

possa pretendere di assumere la funzione di Vicario di Cristo appare, così, totalmente assurda

e blasfema.

In questo periodo, mentre i cardinali cattoliciromani

stanno eleggendo l’uomo che pretende

prendere il posto di Cristo, l’attenzione del mondo è concentrata sui compiti che

questi dovrà assolvere. Il Vaticano insegna ufficialmente che il vicario (o sostituto) di

Cristo, sia il Papa. La dottrina ufficiale, al riguardo, afferma:

“Il Papa, vescovo di Roma e successore di san Pietro, "è il perpetuo e visibile

principio e fondamento dell'unità sia dei vescovi sia della moltitudine dei fedeli"

[Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 22]. "Infatti il romano Pontefice, in virtù del

suo ufficio di vicario di Cristo e di pastore di tutta la Chiesa, ha sulla Chiesa la potestà

piena, suprema e universale, che può sempre esercitare liberamente" [Conc.

Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 22]”
1.

Il mondo attende con grande interesse chi sia e come agirà il “Vicario di Cristo”: per

questo è sommamente necessario che pure sappia chi sia veramente e come agisce il

vero Vicario di Cristo, come pure quali siano le conseguenze spirituali disastrose del tentativo

di sostituire a questa Persona divina un semplice uomo.

Il vero Vicario di Cristo

C'è una connessione diretta fra la redenzione in Cristo ed il ministero dello Spirito Santo:

ecco perché è un errore madornale confondere l'opera dello Spirito Santo come Vicario

di Cristo, con la posizione o l'opera di un qualsiasi uomo. Gesù Cristo era stato Maestro,

Consigliere e Guida, così Egli invìa lo Spirito Santo come Suo sostituto, affinché così

Egli possa dimorare con noi per sempre (Giovanni 14:16). Nella vita dei credenti, lo Spirito

Santo esercita un'influenza piena, immediata ed universale, come la Scrittura insegna

in modo così meraviglioso:
“Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c'è lo Spirito del Signore,

lì c'è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del

Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione

del Signore, che è lo Spirito”
(2 Corinzi 3:17,18).

L'opera dello Spirito trasforma. Noi veniamo trasformati da un grado di grazia gloriosa

ad un altro finché, per la stessa grazia, noi saremo perfetti un giorno con Lui nella gloria

per sempre. I credenti, quindi, attribuiscono un grande valore al ministero pieno e com

pleto dello Spirito Santo! Di fronte a queste meravigliose verità al riguardo del ruolo e

ministero dello Spirito Santo di Gesù Cristo, è orribile sentire proclamare dal Vaticano:

“Il Papa "è per divina istituzione rivestito di un potere supremo, pieno, immediato

e universale per il bene delle anime" [Conc. Ecum. Vat. II, Christus Dominus,

2]”
2.

Persuadere uomini e donne che il Signore Gesù Cristo abbia lasciato ad un uomo mortale

d'essere Suo vicario sulla terra, pregiudica lo scopo stesso per il quale Gesù è venuto

sulla terra.

La storia delle pretese d'essere Vicario di Cristo

Questa pretesa assurda e bizzarra giunse relativamente tardi nella storia del Papato.

All'inizio, il Vescovo di Roma pretendeva essere il vicario di Cesare e dei suoi successori,

legittimo erede dell'imperatore romano! La città che era stata la capitale dell'Impero romano,

divenne, per il vescovo di Roma, il luogo dove esercitare la sua autorità assoluta.

Gradualmente, altri vescovi e monarchi lo accettarono come successore di Cesare con lo

stesso suo originale titolo, cioè “Pontefice massimo”. In seguito, i vescovi di Roma pretesero

essere “Il vicario del principe degli apostoli”
3, cioè il “vicario di Pietro”4. Poi, nella prima

parte del quinto secolo, il vescovo Innocenzo I (401417)

insistette che Cristo aveva

delegato la potestà suprema a Pietro, e lo aveva reso Vescovo di Roma.

In seguito a questo, egli sostenne che il Vescovo di Roma, come successore di Pietro,

aveva titolo ad esercitare la potestà e le prerogative di Pietro. Bonifacio III, che divenne

Vescovo di Roma nel 607, stabilì sé stesso come “Vescovo universale”, pretendendo,

così, di essere vicario e signore di tutti gli altri vescovi. Non fu, però, che nell'ottavo secolo

che si trovò il titolo particolare di “Vicario del Figlio di Dio”
5 nel documento fraudolentochiamato “La Donazione di Costantino”6 Sebbene che questo documento si sia

comprovato falso nel sedicesimo secolo, i vescovi di Roma, dall'ottavo secolo, usarono

per sé stessi il titolo di “Vicario di Cristo”. Questo titolo è stata la pretesa suprema del

Papa di avere una supremazia spirituale e temporale. Il gusto di un potere di carattere

divino, che risuona in questo titolo, si comprovò irresistibile. Il “Vicario di Cristo” porta,

infatti, chi lo possiede, a non riconoscere altra autorità al di sopra della propria. Considera

sé stesso come Signore di tutti, e proclama con arroganza: “La prima Sede non può

essere giudicata da nessuno”7 .


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