CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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Guardatevi da quelli che predicano il messaggio della prosperità

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2009 17:08
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04/01/2009 16:56
 
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Gesù, il fedel Testimone, rese questa testimonianza (simile a quella di Paolo) circa l’angelo della chiesa di Smirne, infatti gli disse: "Io conosco la tua tribolazione e la tua povertà (ma pure sei ricco).." (Ap. 2:9).

Secondo queste Scritture vi sono dei poveri fra i santi che sono ricchi in vista di Dio perchè possiedono dei tesori in cielo; e siccome che i tesori in cielo ce li si fa facendo elemosine ed ogni opera buona bisogna concludere che questi poveri sono ricchi in fede, perchè dimostrano coll’osservare la Parola di Dio, di avere piena fiducia in essa. Ma voi pensate che un’uomo con poca fede venderebbe mai i propri beni per farne elemosine come disse Gesù? Ma pensate che un credente povero che dà al di là del suo potere abbia poca fede in Dio? Ma non sono forse quei ricchi che danno del loro superfluo che mostrano di avere poca fede in Dio? Vi ricordate quella povera vedova che gettò nella cassa delle offerte solo due spiccioli? Che disse Gesù di lei? Egli disse che ella aveva gettato nella cassa più di tutti quei ricchi che ve ne gettavano molto. Perchè? Perchè lei vi gettò dentro tutto quello che possedeva per vivere, mentre i ricchi vi gettarono del loro superfluo. Quella povera vedova dimostrò la sua fede in Dio ed il suo amore verso il Signore in questa maniera. Quella povera donna sì che era ricca in fede ed in buone opere!

Quelli che invece non vogliono fare parte agli altri dei loro beni dimostrano mancanza di fiducia nella Parola di Dio. Sono i ricchi avari che dimostrano di non avere fede in Dio, e non i poveri che danno con liberalità.

Quindi non è affatto vero che chi è povero non ha una grande fede in Dio; io sono sicuro che quando saremo lassù nel cielo assisteremo ad un ribaltamento delle classifiche fatte da molti sulla terra, perchè vedremo fratelli che sulla terra erano poveri secondo il mondo, tanto ricchi, e alcuni che erano ricchi secondo questo mondo che invece possederanno dei tesori inferiori ai loro. Avremo modo di rallegrarci così tanto nel vedere manifestata davanti ai nostri occhi l’eccelsa giustizia di Dio; ancora un breve tempo ed assisteremo pure a questo.

Ÿ Lo spirito benigno e pacifico ha un grande valore.

Pietro ha detto alle mogli nella sua prima epistola: "Il vostro ornamento non sia l’esteriore che consiste nell’intrecciatura dei capelli, nel mettersi attorno dei gioielli d’oro, nell’indossar vesti sontuose, ma l’essere occulto del cuore fregiato dell’ornamento incorruttibile dello spirito benigno e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran prezzo" (1 Piet. 3:3,4).

La donna che ha il suo cuore fregiato di questo ornamento incorruttibile è una donna ricca, perchè possiede qualcosa che è di gran prezzo, qualcosa che ha più valore persino dei gioielli d’oro e delle vesti sontuose. Le donne altezzose vogliono mostrare di essere ricche mettendosi attorno dei gioielli d’oro e indossando delle vesti sfarzose; la donna che teme Dio invece vuole mostrare di essere ricca nel Signore procacciando il bene altrui e procacciando la pace con tutti.

Quindi, secondo la Scrittura, tra una donna ricca vestita sfarzosamente e adorna di gioielli d’oro molto costosi, ma nello stesso tempo astuta di cuore, rissosa e stizzosa, e una donna povera ma forte e virtuosa che veste modestamente ed ha un cuore ornato dello spirito benigno e pacifico, la più ricca è quest’ultima.

Ÿ Il vituperio di Cristo è una ricchezza.

Questa espressione potrà sembrare strana ed inverosimile, ma sta di fatto che ha un fondamento scritturale. La Scrittura dice: "Per fede Mosè, divenuto grande, rifiutò d’essere chiamato figliuolo della figliuola di Faraone, scegliendo piuttosto d’essere maltrattato col popolo di Dio, che di godere per breve tempo i piaceri del peccato; stimando egli il vituperio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d’Egitto, perchè riguardava alla rimunerazione" (Ebr. 11:24-26).

Come potete vedere Mosè rifiutò d’essere chiamato figlio della figliuola di Faraone e scelse di essere maltrattato assieme al popolo d’Israele perchè considerò il vituperio che avrebbe subito a cagione di Cristo una ricchezza; una ricchezza maggiore persino dei tesori d’Egitto. Anche noi dobbiamo reputare il vituperio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori di questo mondo, e questo perchè il vituperio di Cristo ha una grande ricompensa da parte di Dio. Beati e ricchi sono dunque tutti coloro che sono vituperati a cagione di Cristo! Questa è un’espressione che quelli di fuori considerano assurda e fatta da gente che ha perduto il senno, appunto noi, ma non temete perchè essa ha la piena conferma di Gesù Cristo che dice tutt’ora: "Beati voi, quando gli uomini v’avranno odiati, e quando v’avranno sbanditi d’infra loro, e v’avranno vituperati ed avranno ripudiato il vostro nome come malvagio, per cagione del Figliuol dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno e saltate di letizia, perchè, ecco, il vostro premio è grande nei cieli; poichè i padri loro facevano lo stesso ai profeti" (Luca 6:22,23).

Bisogna dire però che non tutti oggi la pensano come la pensava Mosè, infatti alcuni considerano la ricchezza materiale superiore al vituperio di Cristo. Coloro che hanno questo sentimento devono diventare pazzi per diventare savi e ricchi in vista di Dio.

Ÿ La prova della nostra fede è molto preziosa.

Pietro ha detto: "Dalla potenza di Dio, mediante la fede, siete custoditi per la salvazione che sta per essere rivelata negli ultimi tempi. Nel che voi esultate, sebbene ora, per un pò di tempo, se così bisogna, siate afflitti da svariate prove, affinchè la prova della vostra fede, molto più preziosa dell’oro che perisce, eppure è provato col fuoco, risulti a vostra lode, gloria ed onore alla rivelazione di Gesù Cristo..." (1 Piet. 1:5-7).

Cari fratelli, la prova che facciamo in Cristo e con la quale la nostra fede è provata, è molto più preziosa dell’oro che perisce, quantunque l’oro sia provato col fuoco. Voglio mostrarvi come le ricchezze hanno un valore inferiore alla prova della nostra fede mettendo a confronto ciò che le ricchezze procurano con ciò che la nostra afflizione produce.

Le ricchezze fanno questo: procurano gran numero di amici ma anche molti dolori, fastidi e preoccupazioni a coloro che le bramano e se ne impossessano; ma non solo, esse ingannano coloro che confidano in esse e impediscono alla Parola di portare frutto in loro e alla fine li affondano nella distruzione e nella perdizione. Questa è la ragione per cui Salomone disse che "chi ama le ricchezze non ne trae profitto di sorta" (Ecc. 5:10) e che esse "non servono a nulla nel giorno dell’ira" (Prov. 11:4). Ma che produce invece la nostra afflizione? Paolo dice che "l’afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza, e l’esperienza speranza" (Rom. 5:3,4); come potete vedere l’afflizione produce direttamente pazienza e indirettamente produce pure esperienza e speranza. Giacomo ha confermato le parole di Paolo dicendo: "La prova della vostra fede produce pazienza e la pazienza compie appieno l’opera sua in voi onde siate perfetti e completi, di nulla mancanti" (Giac. 1:3,4 Diod. e Luz.). Mediante le afflizioni noi siamo perfezionati da Dio e perciò siamo in obbligo di rendere grazie a Dio pure per esse, perchè esse producono in noi la pazienza, quella pazienza che ci è così preziosa nella nostra vita e di cui abbiamo tutti bisogno per ottenere quello che Dio ci ha promesso. Se le afflizioni non ci procurassero del bene a noi credenti, Paolo non avrebbe detto: "Io mi diletto in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amore di Cristo" (2 Cor. 12:10 Diod. e Luz.); ma egli diceva queste parole perchè egli sperimentava la potenza di Dio in mezzo alle sue afflizioni e perchè per mezzo di esse egli veniva fortificato da Dio, così che poteva dire: "Perchè quando sono debole allora sono forte" (2 Cor. 12:10).


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