| | | OFFLINE | Post: 511 | Età: 45 | Sesso: Maschile | |
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20/01/2009 13:12 | |
E' talmente vera la cosa, da far dire a Santa Teresa: "Oh potessi peccare senza offendere nessuno, peccherei perché imparerei meglio a capire il mio Dio". Ma questa è una delle tante follie che sa pensare l'Amore quando è autentico. Però è certa una cosa: quando giungi lì non ti fa più paura nemmeno il male. Hai vinto e sai che Dio vince. Peccato però che la vittoria non sia ancora definitiva. Ed è ancora la ragione che torna all'attacco e ti indebolisce nella posizione raggiunta. Sì, lo confesso: ciò che mi ha reso più difficile l'accettazione di Dio come esperienza, come incontro, è stata proprio la ragione, meglio, la ragione che non ama, la ragione di chi ragiona troppo, la ragione che non sa accettare il suo limite e che, pur non avendo ancora tutti i dati del conoscere, si permette di dire a ogni nuova scoperta: ma questa è cosa impossibile! (...) Stanco di ragionare ho cercato di amare.
Mi sono pensato come bimbo in braccio a Dio come a mia madre. Mi sono addormentato così. Allora mi è venuta incontro la contemplazione. E la contemplazione è amorosa. E' al di là della meditazione, anche la più alta e la più profonda. E nella contemplazione che ho avuto l'esperienza di Dio. Se nella ragione covava il dubbio, nella contemplazione il dubbio scompariva. Ho sperimentato che Dio si dà a chi si abbandona totalmente. E nel suo darsi e nel tuo darti tu non ragioni più. L'amore vero è pazzia, pazzia di Dio, pazzia della creatura. (...) Fratello, vuoi un consiglio? Non perdere più' tempo nel chiederti se Dio esiste. Ci pensa il Reale a dirtelo in tutti i modi. Tutto l'esistere te lo ripete.
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